IRON MAIDEN - FLIGHT 666: The Movie
21 aprile 2009: i fan di tutto il mondo l'hanno battezzato il “Maiden Day”. Sarà infatti in questa data che, in poche sale digitali in contemporanea in tutto il mondo, verrà proiettato “Flight 666”, film-documentario sull'ultimo tour degli Iron Maiden. Insieme ad un pugno di colleghi siamo stati invitati ad assistere all'anteprima della proiezione, ed è giunta l'ora di tirare le somme. Innanzitutto va precisato che non si tratta del solito DVD live: le scene tratte dai concerti ci sono, eccome, ma sono solo il condimento, l'aggiunta che dà quella sfumatura di sapore ad un piatto già di per sé altamente gustoso. E' infatti un film molto particolare questo “Flight 666”: interviste, backstage, curiosità... quelli che di solito sono i contenuti speciali sono qui i protagonisti. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, una troupe canadese ha seguito gli Iron Maiden per la prima parte del “Somewhere Back In Tour” lo scorso anno, realizzando riprese che vanno dall'India al Canada passando tra l'altro per il Sudamerica, gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi ed il Giappone. Il risultato finale sono circa due ore piene zeppe di curiosità, di riprese mozzafiato, di interviste, di aneddoti. Dalle riprese aeree fatte da un secondo aeroplano per catturare le immagini dell'Ed Force One (il Boeing customizzato pilotato da Bruce Dickinson) alle arene più incredibili (in India il palco era completamente in legno), con uno sguardo particolare ai fan più devoti ed alle loro maggiori “follie” (in Brasile è stato intervistato un sacerdote che fa sermoni domenicali sulla moralità dei testi degli Iron Maiden), “Flight 666” è la storia di un'impresa incredibile: caricare tutta la crew e le attrezzature (oltre 12 tonnellate di roba tra strumenti e materiale per il palco) su un Boeing 757 appositamente modificato e coprire oltre 70000 Km per un totale di 23 show alla media di praticamente un concerto ogni 2 giorni scarsi. Non può non venire alla mente “Where Eagles Dare”: chi altri avrebbe potuto tanto? Non mancano le interviste con i membri della band e della crew, ma anche i momenti di svago, gli scherzi, Nicko che rischia di far saltare una data per colpa di una pallina da golf, l'intera famiglia Harris... Non stiamo parlando di un semplice documentario, ma di una vera e propria testimonianza di ciò che è ruotato attorno ad un tour da record. Una testimonianza che si configura praticamente come una visione obbligata per tutti i fan dei Maiden, ma anche un filmato interessante e curioso per tutti, "non fan" compresi. Incredibile infine l'emozione di vedere un film del genere in una sala cinematografica: con tutto il rispetto per gli home theater, le dimensioni e la qualità di immagine e suono di una vera sala sono tutt'altra cosa. Per rendersi conto di cosa sto parlando, c'è una sola possibilità: assaltare le sale il 21 Aprile. Il Maiden Day sta arrivando: “Flight 666” sta per atterrare, siete avvisati...
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