GODS OF METAL 2008 ::: parte 1
Esattamente dieci anni dopo il mio primo (e unico) GOM, rieccomi a Bologna per una nuova edizione del Gods Of Metal, il più grande festival metal estivo in Italia. Tre giorni di metallo per tutti i gusti, sotto il sole micidiale che non perdona. Si arriva in quel di Bologna verso 12.30, quindi esibizione dei Kingcrow e Black Tide saltate a piè pari e devo ammettere che l'affluenza non mi aveva fatto sperare al meglio, complice una scaletta di gruppi a mio avviso "riempitivo", ma d'altronde i soldi non crescono sugli alberi, specialmente per il metal e specialmente in Italia. Lauren Harris. Preceduta dall'ombra smisuratamente erculea di suo papà (al secolo Steve Harris), la ragazzina canta a squarciagola le sue canzoncine, innocue, sotto ad un modesto pubblico più intento ad ammirarne la bellezza che ad altro, vista la proposta musicale palesemente preconfezionata e quasi stonante con il nome di tale festival. Una versione british di Avril Lavigne leggermente più dura. Plauso alla grinta, ma una birretta gelata e una pizza maxi mi aspettavano sotto al tendone, per cui arrivederci alla prossima, tante belle cose. Airbourne. Questi pazzi pazzi australiani mi hanno ricordato un po' gli Ac/Dc o più recentemente i The Darkness nel loro vago tentativo di proporre qualcosa di originale semplicemente andando a rivangare quanto di più vecchio e ammuffito ci sia, ovvero l'hard-rock ritmato e sbattuttissimo dei sopra citati canguri. C'è da dire che il pubblico mi è sembrato rispondere bene alla proposta e sebbene ancora intontito dal caldo (complimenti a chi doveva usare gli idranti sul pubblico... qualche volta in più non avrebbe certo fatto male). Suoni un poco scarsini in quanto a corposità, ma gruppo estremamente preso dalle esecuzioni. Voto complessivo buono, anche se personalmente o trovato la cosa abbastanza superflua. Apocalyptica: personalmente il mio secondo obiettivo della giornata a parte i Maiden. Il gruppo musicale finlandese di violoncellisti di formazione classica ha pietrificato tutti quanti a partire dalla scenografia, che richiama l'ultimo album in studio 'Worlds Collide' per arrivare infine alla parte musicale della propria esibizione: fra cover di Sepultura e Metallica (tutti pezzi ultra-classici) e cover di cover (Rammstein che coverizzano David Bowie) i quattro musici, assieme al batterista Mikko Sirén, hanno tenuto egregiamente il palco per un'oretta, sotto il sole di metà pomeriggio, con coinvolgimento e suoni azzeccatissimi. Era la prima volta che vedevo questo gruppo dal vivo, e ne sono rimasto positivamente impressionato. Rose Tattoo, e si comincia a fare sul serio, almeno secondo la Live. I vecchietti dalla terra dei canguri con il loro hard rock vecchio stampo (molto Ac/Dc anche questo) sinceramente mi hanno fatto venire voglia di infrattarmi all'ombra della collinetta ovest. Per carità, esperienza da vendere, ma risultato finale deludente, vuoi per l'anagrafe che pesa, vuoi per un genere ammuffito che non fa presa su un pubblico per la stragrande maggioranza under 30. 'Blood Brothers' cioè l'ultima fatica dei Rose Tattoo è un album che su CD fa la sua porca figura se ascoltato con attenzione, ma sul palco, il palco del GOM non funziona e quindi, come me tanti altri, dopo le prime due/tre canzoni si lascia le postazioni sotto il palco per aspettare... Avenged Sevenfold. Molti miei amici me ne avevano parlato bene, ma la mia parte conservatrice, essendo ragazzuoli, americani e modaioli, li aveva subito etichettati male. Quella più progressista invece era ritornata sotto il palco per assistere alla loro prova, sotto un sole ormai quasi al tramonto, ma sempre presente. Molto in voga negli ultimi anni, gli Avenged Sevenfold dopo essere partiti su ruffianissimi lidi metalcore hanno smorzato la propria proposta musicale verso un più classico, ma non meno incisivo, heavy metal di ottima fattura, più da ascolto casereccio che da palco, a dire la verità. Peccato aver visto tanta gente contestare il gruppo solo perché giovane, americano e avente alle spalle un passato musicale "non trVe" (e di suonare immediatamente prima dei Maiden): la madre degli idioti è sempre incinta e noi in Italia ne sforniamo sempre di ottimi esemplari. Dissapori a parte il gruppo è stato molto energico, dimostrando di saper tenere un palco così grande con maestria e divertendosi. 'City Of Evil' è stato rappresentato benissimo, oltre ad altri pezzi come "Afterlife", "Unholy Confessions" o "Almost Easy". L'audio è stato veramente molto buono, ed anche se impossibile paragonarli agli Iron Maiden, sono convinto che questo sia un gruppo su cui scommettere per l'immediato futuro, senza paraorecchie di sorta. Iron Maiden. Inutile nasconderlo: la stragrande maggioranza della gente presente solo il Venerdì lo ha fatto per gli Iron Maiden. Pur senza avere un nuovo album fresco fresco nei negozi, i Maiden sono sempre i Maiden: e l'arena è stata veramente TUTTA piena. "Aces High", "2 Minutes To Midnight", "The Number Of The Beast" e "Iron Maiden", solo alcuni dei classici eseguiti dal gruppo inglese in splendida forma, e con una scenografia che dire mozzafiato sarebbe poco. Un sound perfetto, un impianto luci ad hoc e tutto l'heavy metal d'annata migliore che si potesse trovare hanno poi fatto la loro parte. Il terreno dell'Arena Parco nord non si vedeva quasi più quando i riflettori si puntavano sul pubblico, solo una distesa di braccia alzate. Come descrivere questo frangente che avrebbe chiuso la prima giornata del GOM 2008? Difficile a parole, sta di fatto che tutti gli altri gruppi sono stati spazzati via in un attimo, e la serata è stata tutta di Steve Harris & soci. Una grande prestazione da parte di tutti i membri del gruppo, che hanno suonato, corso, incitato il pubblico alla grandissima, che ne dicano i detrattori una prova come quella degli Iron Maiden non l'ho più vista nelle due giornate successive, in nessun caso. Il pubblico ha cantato a squarciagola "Fear Of The Dark", così come "Hallowed Be Thy Name ", senza sosta. Personalmente dei giganti, e non sono un assiduo fan della 'vergine di ferro'. E così fra fuochi d'artificio, applausi e tanto sano heavy metal (di scuola inglese, ovviamente) finiva la prima, rovente, giornata del GOM 2008. Ed il giorno successivo sarebbe toccato agli Slayer... [nota] Per motivi di carattere tecnico non abbiamo potuto effettuare le foto durante la prova degli Iron Maiden, così abbiamo dovuto utilizzare le foto di Paolo Bianco di Blogosfere rilasciate sul blog stesso con licenza Creative Commons. Ci scusiamo per l'inconveniente.
Commenti