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GOBLIN REBIRTH

Assistere ad un concerto il 23 luglio scorso durante il post covid è stato veramente un evento raro per gli amanti della musica. A ciò aggiungasi: locale all'aperto (Killjoy) con tanto di brezzolina rinfrescante, possibilità di cenare grazie ad menù vasto e di qualità, concerto gratuito e palco con sound che definire perfetto è quasi un eufemismo; siamo a livelli da sogno. Il live a cui ci riferiamo è quello dei Goblin Rebirth in formazione semi originale (assente ovviamente Claudio Simonetti che si è creato il suo combo) ed il batterista originale Agostino Marangolo per cause di forza maggiore, sostituito da Gianluca Capitani. L'onore di aprire le danze lo ha avuto "Killer on the Train", tratto dal film 'Non Ho Sonno', brano dal fortissimo appeal metal che in sede live ha trovato una maggiore forza travolgente da lasciarci spiazzati e piacevolmente sorpresi. Numerosi i brani dall'ultimo omonimo lavoro targato 2015 (come si evince dal setlist) sotto l'egida della newyorchese Relapse Records (dedità perlopiù alla produzione di formazioni estreme, ma con alcune varianti molto interessanti, tipo gli Zombi - ogni riferimento è puramente voluto - che dichiaratamente si rifanno al sound dei nostri); tracce dalla forte connotazione progressive/psichedelica, classica del periodo in cui si sono formati. Immancabili le immagini dei film di Dario Argento cui la band ha curato le varie colonne sonore, enfatizzando l'angoscia ed il terrore, punti di forza dei lungometraggi, tra le quali meritano citazione, tra le altre: "L'alba dei morti viventi" con il suo ipnotico ed ormai riconoscibilissimo giro di basso, l'agghiacciante "Suspiria", la trascinante "Phenomena", "La Chiesa", fino a chiudere il set con l'immancabile ed iconica "Profondo Rosso". Bis richiesti per acclamazione popolare, alla cui richiesta la band non si è tirata indietro tornando prontamente sul palco per chiudere con "Tenebre", dal ritornello vocale riverberato e summa della loro produzione cioè la PAURA e "Roller" anch'essa tratta dal film 'Profondo Rosso' al termine della quale la band si è resa disponibile a saluti e chiacchiere con i fans accorsi. Un excursus emozionante lungo 45 anni nella cinematografia horror e attraverso la sterminata discografia della band, condensato in un'ora e mezza di sonorità progressive ed orrorifiche. 

SETLIST:
Killer on the train
Buio Omega
Dr. Frankestein
Connexion
Book of skulls (2015)
La chiesa
Mad puppet / Death dies
Back in 74 (2015)
L'alba dei morti viventi
Mysterium  (2015)
Forest  (2015)
Zombi
Evil in the machine (2015)
Suspiria
Profondo rosso
Tenebre (bis)
Roller (bis)

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