EXILIA
Terza serata del Venice Rock Festival, che vede stasera come headliner i milanesi Exilia. Nessuno è profeta in patria, infatti i nostri vengono giustamente premiati in Germania (ma non solo) e snobbati in Italia, testimone anche la vergognosa affluenza di stasera. Arrivato in ritardo a causa di impegni personali perdo di conseguenza lo show degli Statobardo giusto in tempo per assistere alle prime battute dei REMORSE, band veneta attiva nel circuito underground ormai da diversi anni e discretamente conosciuta (collaborazioni con membri di Raw Power e vari concerti in Inghilterra). Nonostante le persone sotto il palco siano al massimo una ventina il trio si sbatte a dovere e tiene il palco con professionalità, grinta e perizia tecnica da vendere concentrandosi sull'ultimo cd "A Clown Smile" mentre il cantante/chitarrista Samuele scherza col pubblico tra un brano e l’altro, invitando più volte a supportare la scena underground italiana; il veloce punk/rock/crossover dei Remorse convince a più riprese anche se, bisogna essere onesti, il picco dell’attenzione si è raggiunto con la cover di “State Oppression” dei Raw Power. Tolto ciò, una performance di spessore che ha visto come unica pecca la scarsissima partecipazione della striminzita audience. REMORSE setlist Eleven:Changed Rimose An Half Of Devil Fear By Myself Workin' Down, Life 2 Lymph Of Life Three For Free I Love You Face Scored With Scars A[S]pain I Go Color Coagulation State Oppression An Half Of Devil (bis) Mezz’oretta di cambio palco ed ecco tutto pronto per i quattro EXILIA; fortunatamente il pubblico si è rinfoltito e si accalca discretamente numeroso davanti allo stage (ma nemmeno troppo), in concomitanza con l'arrivo sul palco di Ale, Elio Alien e Random accompagnati dall’intro che li porta all’opener dell’ultimo album “Unleashed”, “Coincidence”. Sull’attacco della strofa ecco fare capolino la minuta Masha, chiaramente in formissima sin dal primo vocalizzo e sempre in movimento (vedere i suoi lunghissimi dreadlock biondi/blu/altri colori vari agitarsi mentre zompa al ritmo della musica è davvero uno spettacolo). Sarà sull’appena citato “Unleashed” che si concentrerà tutto lo show, e non poteva essere altrimenti vista l’impressionante numero di potenziali hit ivi contenuti; “Underdog” è preceduta da un sacrosanto discorso di Masha sulla vergognosa scena, o meglio industria musicale italiana, l’intensa “Starseed” è dedicata ad un’amica scomparsa mentre “Day In Hell” e “Stop Playing God” rimarcano il lato più aggressivo dei quattro musicisti. C’è spazio a sorpresa per un brano inedito intitolato “Kill Me”, che finirà sul nuovo disco in uscita a gennaio 2006, ancora più pesante e violento del materiale di “Unleashed” senza dimenticare la melodia e un ritornello di facile presa. Le premesse sono dunque ottime. Il tempo passa e malgrado la band stessa si accorga di trovarsi davanti a pochissima gente, si impegna come fosse ad uno show sold-out e Masha, figura carismatica oltre che eccellente singer, scherza e gioca con il pubblico ad ogni brano fino ad avere in pugno la folla. Credo che pochissime, forse nessuna band italiana tenga il palco bene come gli Exilia, ai quali l’esperienza tedesca ha senza dubbio fatto accumulare sicurezza e padronanza di sè; a testimonianza di ciò la band si permette di coverizzare in maniera perfetta, assolo compreso, “Enter Sandman” dei Metallica entusiasmando praticamente ogni singola persona presente, con il pubblico che sovrasta la bionda singer per tutta la durata del brano. Effettivamente credo che tutti nessuno escluso abbia cantato gran parte del pezzo, e scusate se è poco. Lo show arriva alla fine con “Where I’m Wrong”, conclusa la quale Masha presenta i singoli membri del gruppo che si ritagliano ognuno un brevissimo spazio solista, giusto per farci capire che non siamo davanti a degli sprovveduti che suonano quattro accordi in croce. La band ringrazia, saluta, augura la buonanotte e se ne va, visibilmente soddisfatta. Proprio come noi. EXILIA setlist Coincidence The World Is Falling Down Underdog Starseed Day In Hell Kill Me Can’t Break Me Down Stop Playing God Enter Sandman Where I’m Wrong
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