CAN'T STOP THE MADNESS 2003
E' un caldo martedì di luglio, per l'esattezza martedì 8: sono le 17 e mi appresto ad uscire da lavoro. Questa non sarà una sera come tutte le altre: insieme al fido Cold Night Wind (CNW) mi aspetta infatti una trasferta all' "Indian's Saloon" di Bresso (MI) per il "Can't Stop The Madness", festival in cui band quali Hyades, Silence, Soul Takers, Dgm e Thunderstorm si alterneranno sul palco per fornire qualche ora di divertimento e di buona musica. Circa alle 18:00 io e CNW siamo in autostrada in direzione di Milano: contando che lo spettacolo inizia alle 20:00 dovremmo arrivare giusti per prendere posto e goderci lo spettacolo,inoltre grazie alle indicazioni del fido Pierre Hound trovare il locale non sarà sicuramente un problema. Il problema nasce, invece, sull'autostrada dove i segnalatori luminosi ci indicano, dopo Bergamo, la presenza di code a tratti: invece ci troviamo fermi in una coda che parte da Bergamo ed arriva fino alla barriera di Milano Est; in parole povere per rangiungere l'"Indian's Saloon" ci mettiamo la belllezza di due ore e mezza! Arriviamo sul posto convinti che il concerto sia già iniziato ma, sorpresa numero due, scopriamo che lo spettacolo inizierà solo alle 21:30. Dato che siamo a Milano e quindi verso la mezzanotte bisogna "mettere il volume a zero", facendo due piccoli conti rimangono ad ogni singola band circa trenta minuti di concerto ciascuna: un'assurdità! All'ingresso altra novità: hanno appena aperto, sto pagando e partono a suonare gli Hyades! Cavolo, ma aprire dieci minuti prima no? Riesco ad entrare perdendo la prima canzone del gruppo milanese e incontro Pierre che sta seguendo l'esibizione...... [Flames Of Hell] Garibaldi e Vittorio Emanuele si incontrarono a Teano…io e Flames, quest'oggi, ci incontreremo a Bresso per seguire il "Can't Stop The Madness". Il luogo è l'Indian's Saloon, teatro di tanti show infuocati sia per la loro intensità che per il fatto che d'estate il posto è una vera fornace! Con queste sicurezze, mi dirigo comodamente verso la meta prestabilità riflettendo non senza preoccupazione sul fatto che nell'altro senso di marcia di questa A4:Torino-Trieste, il traffico è pauroso (chissà a che ora arriverà il resto della truppa di Hardsounds!!!). Verso le ore 20.00 giungo all'Indian's e mi accorgo che dentro, la musica è già iniziata…un'attimo! Ma è ancora il soundcheck! Mi soffermo, quindi, a parlare con artisti, amici e conoscenti e ben presto il mio telefono cellulare inizia una "paurosa" melodia di richiamo (niente "paura", ho "Fear Of The Dark" come suoneria!). E' Flames che dall'intasata autostrada mi chiede chiarimenti sul percorso da seguire…il povero capo con il fido scudiero CNW arriveranno appena in tempo per seguire l'inizio delle "ostilità". Tutti i convenuti all'evento di oggi (artisti compresi) tergiversano sino all'ultimo minuto prima di varcare la soglia dell'infuocato locale, così tra due chiacchiere e qualche saluto in giro, decido di fare qualche scatto con la mia nuova macchina digitale…No, scusate, come non detto…la mia proverbiale nomea di persona imbranata fa nuovamente capolino: ho dimenticato le batterie a casa! (Flames, non mi licenziare!). Puntuale nel ritardo, alle 21.30 inizia il primo show, quello degli Hyades…un'attimo, ma fuori c'è ancora molta gente che deve fare il suo ingresso: date loro tempo di sbrigare la pratica biglietto e di godersi tutto lo spettacolo! Alla seconda canzone degli Hyades incontro finalmente i miei due colleghi bresciani: capo Flames Of Hell ed il suo fedele ColdNightWind… [Pierre Hound] HYADES Gli Hyades, salgono sul palco per primi non per riscaldare la folla (siamo tutti già caldi e ben sudati!) ma per prenderla a calci e pugni nello stomaco. Power/Thrash senza fronzoli e compromessi è la proposta dei milanesi! Subito a suo agio, Marco, il singer, sfodera tutta la sua perizia di show man per incitare il pubblico a partecipare al massacro sonoro in atto. Dietro di lui, una sezione strumentale di tutto rispetto scandisce alla perfezione le note dei brani originali e delle distruttive cover. Tra queste, da segnalare la mitica e devastante "Angel Of Death" degli Slayer, interpretata con grande passione dal gruppo. Nota: per i disinformati, gli Hyades vedono sedere dietro le pelli, il grande drummer Mauro "Jorgy" De Brasi, batterista dei Soul Takers (tra breve on stage!), che qui trova sfogo nell'interpretare la parte più violenta del suo drumming. Uno show veramente appassionante, coinvolgente e trascinante! Bravi! [Pierre Hound] SILENCE E' il turno dei Silence! La band lombarda attacca con grinta, ma è subito vittima di un problema di comprensione…problemi con la definizione delle scalette porta Danny ad intonare una canzone ed il resto del gruppo a far partire la musica di un altro. Dopo le dovute scuse, inizia il concerto vero e proprio dove i cinque propongono un estratto del loro repertorio più famoso, dovendo tagliare, purtroppo per problemi di tempo, alcuni dei brani che di solito presentano dal vivo. Un netto taglio anche alle cover ed ai duetti insieme a Gianluigi, il cantante dei Soul Takers. Anche la vivacità di Danny e di tutti gli altri viene un po' meno, vuoi per il gran caldo, vuoi per l'intoppo iniziale che ha minato un po' l'umore dei cinque. In definitiva, per chi conosce già i Silence, uno show in sottotono…coloro che li hanno sentiti per la prima volta stasera, ne sono rimasti positivamente impressionati. [Pierre Hound] SOUL TAKERS Dopo l'intermezzo Silence, Jorgy ritorna on stage con l'altra sua band, i Soul Takers. La musica e le atmosfere cambiano…i sei "raccoglitori di anime", iniziano da subito a sciorinare il loro romantic/dark/prog con classe ed eleganza. A causa di problemi di acustuca (sofferti da tutti i gruppi della serata), l'impasto dei suoni non è dei migliori, ma questo non impedisce ai convenuti di apprezzare le armoniose melodie vocali di Gianluigi, le stupende note di piano e chitarra di Federica e Francesca, il grande violino di Yari e le ritmiche precise del basso di Andrea e della fenomenale batteria di Jorgy. Uno show emozionante ed ammaliante. Al termine dell'esibizione dei Soul Takers, la cover di turno dove Marco degli Hyades e Danny dei Silence, prendono posto sul palco e con Gianluigi danno vita ad una furiosa "Be Quick Or Be Dead" a tre voci! Grandi! [Pierre Hound] DGM Nella mezz'ora scarsa dello show dei DGM sono riuscito a farmi un pò di idee su questa band: ottimo affiatamento, pezzi tratti dall'album "Hidden Place" (che compongono quasi l'intera scaletta dell'esibizione di stasera) egregiamente suonati, grinta e voglia di coinvolgere e divertire il pubblico. Tutti i musicisti mi hanno fortemente impressionato, soprattutto Titta Tani che, oltre che ottimo cantante nei DGM, ha dimostrato di avere una marcia in più anche dietro le pelli in gruppi quali i Necrophagia e i Daemonia del Sig. Simonetti. Cosa dire di più? A parte che mezz'ora per godere appieno dell'universo prog dei DGM è troppo poco, ho visto sul palco non solo degli ottimi musicisti, molto tecnici e grintosi, ma persone che amano stare on stage e amano far divertire la gente sulle note delle loro canzoni. A chiudere l'esibizione di stasera dei DGM c'è una cover degli Europe, vediamo se indovinate quale..... bravi "The Final Countdown" cantata a due voci da Titta e da Gianluigi dei Soul Takers: grande cover a chiudere una grande mezz'ora di musica. Spero di rivederli con più tempo a loro disposizione per godermeli al meglio. [Flames Of Hell] THUNDERSTORM Chiudono la serata i Thunderstorm, band che fa del doom la propria fede: anche in questo gruppo la classe non manca certo e, fra reminescenze sabbatiane, i 30 minuti di esibizione scorrono cadenzati dalle tipiche ritmiche del genere. Il pubblico apprezza e segue avido l'esibizione centellinando le canzoni che i ragazzi ci propongono una dietro l'altra finchè, purtroppo, l'esibizione deve aver fine per motivi di tempo e non ci resta che tornare a casa contenti si, ma col rammarico di aver visto 5 buone band esprimersi per così poco tempo.... [Flames Of Hell] Per concludere: - Acustica: non un gran chè (e il mio è un complimento!), visto che vicino al palco si sentiva a fatica il basso, mentre in fondo al locale i suoni risultavano impastati e di difficile comprensione. - Organizzazione: da rivedere visto che organizzare una serata accumulando un ritardo in partenza di un ora e mezza è un pò tanto, facendo poi suonare ogni band solo per mezz'ora circa. - Indian's Saloon: a parte l'acustica (vedi sopra) il locale è bello, forse un pò piccolo per manifestazioni del genere e magari dotandolo di sistema di condizionamento si eviterebbe di far sudare così tanto tutti gli avventori del locale intervenuti nella serata di oggi. [Flames Of Hell] Al termine della serata, il bilancio mi sembra tutto sommato positivo, anche se i problemi di cui si è parlato hanno un po' smussato l'entusiasmo dei più. Scambiati i saluti di rito, tra noi collaboratori di HardSounds (tra cui anche l'esperto di Hard Rock, Zorro), con i "nostri" fans e, dopo le dovute interviste, con gli artisti, ci dirigiamo tutti verso le nostre "casette". Mi è piaciuta la serata e tutti i suoi contorni…ancora una volta, una iniziativa che fa bene alla musica. NOTA FINALE: HardSounds ha sponsorizzato il concorso bandito dai DGM, con in palio alcune copie dell'ultimo album della band "Hidden Place". Bene, i vincitori sono stati Roberto Roverselli e Simone Pera…nell'augurare a questi due "fortunati" ragazzi un buon ascolto, caliamo un velo pietoso su tutta la faccenda! (risate generali in tutta la redazione!!!) [Pierre Hound]
Commenti