CALIBRO 35

Band culto nella capitale dedita a riproporre le colonne sonore dei film poliziesci o polizziotteschi che hanno fatto la fortuna del crudo cinema italiano anni 70, (Milano spara la polizia non può rispondere) con cast di eccezione come Gian Marie Volontè, Tomas Milian (non er monnezza, ma il trucido) Maurizio Merli, dai quale più volte il tanto osannato Tarantino ha preso riferimenti per i suoi film. Formazione costituita da chitarra, basso, batteria ai minimi storici (tom, rullante, charleston e timpano), tastiere e sax che ricamano quel rock vintage ora swingato o jazzato ideale coronamento di tutte le scene di lunghi inseguimenti tra le volanti della polizia e quelle dei malviventi sulle mai dimenticate Alfa Romeo Giulietta, che hanno fatto la felicità di chi conta almeno 35/40 anni abituato a vederli. La cornice del riaperto Teatro Valle, di una bellezza da togliere il fiato, sembra un piccolo teatro La Scala per i suoi terrazzini disposti su tre piani, e per il perfetto stato di conservazione, è stato il coronamento ideale per una performance che non ha avuto bisogno di grande amplificazione data la dimensione e struttura delle mura del teatro. Per la chiusura del set migliore colonna sonora non poteva essere scelta, "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", che ha chiuso una serata all’insegna del quasi tutto esaurito e degli applausi ad ogni pezzo proposto che non ha mai evidenziato momenti di stanchezza o di noia.