BANG YOUR HEAD 2011 - DAY 1
Giampiero Novello ha seguito l'edizione 2011 del Bang Your Head, storico festival tedesco che ormai si svolge dal 1996. Ecco in dettaglio quanto vissuto nella giornata del 15 luglio con il piglio irriverente di chi all'evento ci va davvero per divertirsi. Hardsounds pubblica con piacere il suo resoconto. HUMAN ZOO - Sostituire i Crashdiet all'ultimo momento non è complicato visto che gli svedesi sono dei tossici e i drogati sono inaffidabili. Infatti gli HZ ripagano con uno show vigoroso, hanno belle canzoni e il sax li distingue dalla massa. Melodie a profusione, i pochi presenti alle 10 del mattino se li gustano insieme alle prime birre. PORTRAIT - Il cantante più scarso del festival, peggio dei cantanti death e di Tom Araya. Hanno anche il chitarrista più obeso del festival il quale contiene il lardo con una cartucciera-panciera tra il desolante e l'ilare. I testi satanici li bollano come maledetti menagrami. Statene alla larga, vi si seccano i pomodori. CRYSTAL VIPER - Se non avessero alla voce una ragazzetta caruccia come le commesse di Intimissimi, probabilmente non suonerebbero qui. Ma ci sono anche gruppi peggiori e con cantanti calvi, quindi accettiamo quello che viene. Tra l'altro la signorina suonerebbe anche la chitarra, ma in realtà fa qualche accordo e poi si lancia in un solo totalmente casuale: fosse il solito calvo, tireremmo le pietre, invece la attendiamo in Italia. STORMWARRIOR - Rocciosi e indigesti come un'insalata di crauti. Ma suonano sempre, in tutti i festival. In Italia una situazione del genere si spiega con parentele o amicizie pesanti, in Germania sorge il sospetto che gli Stormwarrior piacciano davvero. Al basso hanno Yenz, che suona con qualunque band di Amburgo. LEGION OF THE DAMNED - Uaaaaaaaaurgh! Sbraaaaag! Blurrrrrrrrrgh! Poi hanno passato il resto del festival a bighellonare per rimediare autografi (zero, i tedeschi chiedono autografi solo durante i meet and greet, sennò ti ignorano), e donne (non ho seguito le loro evoluzioni, ma se hanno rimorchiato prevedo per loro duri mesi di riabilitazione). CRIMSON GLORY - Poterli vedere dal vivo è un privilegio, Todd LaTorre è un buon (e a volte ottimo) sostituto di Midnight. Questo è il meglio che si possa vedere col monicker Crimson Glory. Drenning ha speso i guadagni dei primi due album in lifting e dentista, adesso sembra una professoressa acida delle superiori. Il bassista è Kiefer Sutherland. Effetto "Rockstar": prima di "Queen Of The Masquerade" uno del pubblico lancia un acuto scimmiesco in sfida al cantante, il quale si mette in posa e strilla Stand Up and Shout a pieni polmoni, pettinando tutto il Baden-Wuttenberg. DEATH ANGEL - Thrash Metal On Dope per una band che suona ogni estate in Germania, al punto che ti viene il sospetto che questi filippini abbiano trovato lavoro laggiù. Faranno i tassisti, immagino. Tributo finale a R.J. con una convincente "Heaven and Hell" (chi se l'aspettava che Osegueda avesse doti vocali?). QUIET RIOT - È una cover band di lusso, ma i lifting e una scelta di sartoria estremamente azzeccata permettono alla band di presentarsi in maniera decente sul palco. Mark Huff canta meglio di DuBrow, ed ascoltare "Metal Health" al Bang Your Head vale il prezzo del biglietto. Ruffianata centrale di Frankie Banali che al microfono chiede un minuto di silenzio per Kevin DuBrow e Randy Rhoades: dopo dieci secondi gli organizzatori gli intimano di iniziare a suonare perché siamo in Germania e queste italianate non funzionano. CRIPPER - Sconosciuti con moretta tatuata alla voce che rutta come mio zio Mario. In Germania pure loro hanno un pubblico, e poi vengo a sapere che hanno fatto quattro album: adesso capisco perché i CD non li compra più nessuno. ASPHYX - Old school death metal, mamma mia quanto mi sono piaciuti. Se fosse stata una gara di imitatori del latrato canino il cantante avrebbe vinto a mani basse. AMORPHIS - Grandi questi finnici malinconici, metallici, ma non caciaroni, con le tastiere liquide che riportano alla mente deserti del Nevada e rockstar fatte di peyote che si credono lucertole. In Germania il cantante sembra essere una specie di sex symbol e lo intervistano chiedendogli quali tecniche usa per mantenere i suoi dreadlocks dopo più di 12 anni senza tagliarli. OVERKILL - Blitz è l'Iggy Pop del metal, e questo basta per far sbavare le centinaia di tedesche sovrappeso. Detto questo, ero impegnato a procacciarmi uno spiedo di mezzo metro spennellato con salsa piccante: carne di pollo, ovviamente, ma tanto anche il pollo sa di maiale in terra teutonica. IMMORTAL - La Gang dei Panda arriva truce e borchiatissima, partono tre petardi da Sagra del Peperone e Abbath si mette nella posa del water. Lo schema viene ripetuto per poco più di un'ora, ma almeno posso riflettere sul fatto che questo black metal, almeno per i gruppi con un certo seguito, è diventata l'ennesima "Rock'n Roll Swindle". La maggioranza del pubblico segue tranquilla con birra in mano, i più esaltati sono i minorenni, ma scene desolanti non ce ne sono state. Peccato, un'ora buttata via. ACCEPT - Per la Germania è la band live TOTALE. Tutti i classici, perfetti come suono, una partecipazione del pubblico pari a un uragano. Hanno preso un cantante uguale a Udo, ma che mangia meno e riesce a parlare in inglese visto che è yankee, per il resto delirio assoluto: bombe a mano, esplosioni, laser, paracadutisti, niente tette al vento (a parte quelle del chitarrista dei Portrait). Un fan molesto mi ha obbligato a fare con lui le mossette sincronizzate da teutonic metal per un quarto d'ora, dopo l'ho mandato a prendere le birre e sono scappato.
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