ATREYU
A più di un anno dalla loro ultima (che poi era anche la prima in assoluto) calata italica al Flame Fest, tornano i dominatori Atreyu, tornati alla ribalta con un disco di assoluto valore, che ribadisce come la band californiana sia ben più di un trend passeggero. (delle foto accontentatevi; Hardsounds era sprovvisto di photo pass) La serata avrebbe dovuto aprirsi con gli svedesi Engel, che il sottoscritto era davvero ansioso di vedere all’opera, ma l’indisposizione di due membri ha reso impossibile la performance. Peccato. Tocca quindi agli STILL REMAINS (anche loro per la seconda volta in Italia dopo il Roadrage Tour del 2005, nel quale comparivano anche degli sbarbatissimi Trivium) dare inizio alle danze; fin dal primo pezzo in scaletta si nota subito che la band è in palla, e i suoni aiutano parecchio Tj e soci e fare presa sul pubblico entusiasta. Moltissimo spazio dedicato all’ultimo “The Serpent” (magnifiche le esecuzioni della danzereccia “Dancing With Enemy” e della thrashy “Anemia In Your Sheets”), ma ovviamente non mancano i classici del debut album, ovvero il prevedibili trittico “White Walls”, “To Live And Die By Fire” e “The Worst Is Yet To Come”, eseguita in modo inspiegabilmente lento. Tutti promossi comunque, dal solista Jordan Whelan alle backing vocals di Church passando per l’epilettico tastierista e il sempre affidabile Tj Miller. (Quasi) meglio degli Atreyu. STILL REMAINS setlist The Serpent The Wax Walls Of An Empty Room Anemia In Your Sheets Dropped From The Cherry Tree Dancing With The Enemy The River Song White Walls The Worst Is Yet To Come To Live And Die By Fire Stay Captive Il Rainbow è ormai ben pieno (anche se non stracolmo) quando fanno la loro comparsa sul palco gli ATREYU, attaccando con il classico “Bleeding Mascara”. Anche per loro suoni ottimi e serata di grazia, soprattutto Alex che non perde un colpo e il buon Dan, la vera marcia in più per il sound e i riff del quintetto statunitense. A ben vedere, le uniche pecche sono state la performance vocale di Brandon, stonato come una campana e capace di rovinare brani altrimenti perfetti, ed una scaletta che ha forse dato spazio a pezzi non troppo entusiasmanti come “Creature” o “Untitled Finale”. Per il resto i classici ci sono stati tutti, anche quelli più recenti (“Blow”, entusiasmante come su disco); e nonostante il concerto sia finito in maniera un po’ rocambolesca, senza un encore o perlomeno un saluto fatto bene da parte della band, siamo tutti contenti, anche se ho idea che dovremo aspettare un po’ per rivederli qui in Italia. Quindi, se non c’eravate, affaracci vostri. ATREYU setlist Bleeding Mascara Becoming The Bull The Crimson Creature Lose It Blow Ex’s & Oh’s Doomsday When Two Are One Right Side Of The Bed Untitled Finale Lip Gloss And Black
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