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ALAN PARSONS LIVE PROJECT

Alan Parsons e la sua band tornano in Italia dopo il recente tour di Ottobre, e "atterrano" al Gate 52 di Bussolengo (VR). Devo dire che non ero mai stato in questo locale del veronese, quindi non sapevo cosa aspettarmi per quanto riguarda organizzazione ed acustica: non è certo facile trovare posti in cui si possa ascoltare un concerto in modo ottimale. Prima però di fare il nostro ingresso e piazzarci in posizione per assistere al concerto io e Vlad, degno compare per la serata, dobbiamo attendere che arrivi la compagnia femminile: le due belle mantovane Kendra ed Emy non si fanno attendere più di tanto e, dopo il rituale scambio di convenevoli, siamo pronti per entrare nel locale. Il Gate 52 si presenta molto accogliente e abbastanza capiente (circa 1500 posti): purtroppo la configurazione è quella di un disco pub quindi palco messo in un angolo e poco rialzato (troppo a livello del terreno per avere una buona visione se non si è nelle prime file) e prezzi delle bevande abbastanza salati. Completa il quadro delle note negative il fatto di non poter scattare fotografie col flash (per questo non trovate foto allegate al report) e un servizio d'ordine fin troppo zelante che voleva quasi impedirmi di portar con me la macchina fotografica, situazione risolta facendo notare che il mio nome era negli accrediti sotto la dicitura "Stampa". Ma veniamo alla parte suonata: diciamo subito che il locale dimostra di avere un'ottima propensione per la musica dal vivo, visto che sin dalle prime note si capisce che l'acustica è veramente ottima e che il volume è ben regolato, alto ma non assordante. Alan Parsons e compagnia sono in ottima forma, musicalmente smaglianti come lo scorso ottobre: anche la scaletta è molto simile a quella della scorsa calata italica, a parte la colpevole mancanza di "Limelight", vero immortale cavallo di battaglia di Mr. Parsons. Il mix fra vecchi successi e canzoni del nuovo album ("A Valid Path") è convincente: canzoni come "Mammagamma", "Prime Time", "Eye In The Sky" e "Old And Wise" sanno come scaldare i cuori dei fans, accorsi in buon numero per testimoniare il loro amore per la strana miscela musicale sapientemente creata ed aleborata negli anni da Mr. Parsons. L'unico appunto che si può fare sulla resa sonora è che i livelli della chitarra di Godfrey Townsend e del microfono del cantante P. J. Olson erano un po' troppo bassi, rischiando molte volte di essere sommersi dal resto della band: comunque un buon concerto, che non arriva però alle vette di quello dell' Alcatraz dello scorso anno. In definitiva se siete fans della band e vi siete persi questa data rammaricatevene pure, visto che l'esibizione è stata degna del blasone del gruppo: la prossima volta cercate di essere presenti!

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