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VOLCANO RECORDS & PROMOTION

Napoli è una città che raggiunge il milione di abitanti considerando anche l'hinterland. Però è miseramente sotto gli occhi di tutti la povertà di offerta di eventi rock e metal. La presenza di un nuovo nome in città non deve passare sotto silenzio, soprattutto in una prospettiva di crescita. Perché di eventi e di musica di qualità non ce n'è mai abbastanza. Sperando che le solide premesse delineate dal preciso Guido Sabia possano essere la base di qualcosa di importante, andiamo a conoscere la Volcano Records & Promotion.

Un nome importante e iconico per una giovane etichetta nata alle pendici del Vesuvio. Quanti siete a lavorarci e che ruoli avete, precisamente? All’interno della Volcano abbiamo una struttura ben delineata; ognuno di noi svolge un ruolo ben preciso al fine di incrementare la produttività in base alle nostre skills individuali. Condivido la Volcano con i miei soci Sergio Toledo Mosca (Direttore Generale), Alessandro Liccardo (Direttore Commerciale), mentre io rivesto il ruolo di Direttore Responsabile occupandomi nello specifico di controllare e coordinare la gestione dei processi produttivi: sono costantemente in contatto con tutti i comparti della nostra etichetta, dalla distribuzione al management. Insomma, il mio telefono squilla in continuazione!.

In che forma agisce la Volcano Records & Promotion? La Volcano nasce come agenzia di promozione, quest’anno abbiamo esteso la nostra ragione sociale inserendo tutte le attività connesse alla distribuzione e al comparto discografico in senso stretto.

Come e quando vi è venuto in mente di fondare questa nuova figura discografica? Partiamo dal presupposto che la Volcano è fatta da musicisti per i musicisti, all’inizio avevamo l’esigenza di creare una figura intermedia che si ponesse come un ponte tra chi fa musica nell’underground e gli operatori del settore. Col tempo però abbiamo visto un sacco di band (anche di livello) sgretolarsi firmando contratti con sedicenti etichette, il cui unico scopo era quello di fare soldi vendendo alle band stesse le proprie copie. Così abbiamo deciso di fondare la Volcano Records, con l’obbiettivo di fare diversamente impresa, innanzitutto tutelando le nostre band, e in secondo luogo, puntando tutto sulla promozione di quest’ultime cercando di incidere per davvero nella loro crescita.

Records & Promotion: cosa si fa nell'una e nell'altra delle "divisioni" di Volcano? In quale delle due branche vi sentite più ferrati? Come ti dicevo, la Volcano nasce come agenzia di promozione, dunque, la nostra priorità è stata quella di garantire alle nostre band l’organizzazione di eventi e concerti nonché un ottimo servizio di ufficio stampa che conta la collaborazione di numerose webzine di settore, giornali cartacei, radio e tv. Oggi con la nascita dell’etichetta offriamo ai nostri artisti, oltre al servizio di promozione, che già curavamo con la vecchia Volcano promotion, anche la distribuzione (fisica e sugli store online) del proprio album e l’organizzazione di tour nazionali ed internazionali.

A chi ti ispiri per l'operato manageriale dell'etichetta? E come qualità della musica? Noi cerchiamo di studiare con molta attenzione il lavoro delle grandi etichette indipendenti, cercando di carpirne tecniche e segreti. Applichiamo tutto questo al contesto italiano per creare plusvalore e discontinuità con quello che troppo spesso siamo abituati a vedere.

Chi sono gli attuali artisti presenti nella scuderia? A quali generi musicali siete aperti? Essendo profondi conoscitori del mercato hard’n’heavy, con la Volcano abbiamo deciso di dedicarci in particolar modo agli artisti che suonano questo genere; infatti nel nostro roster vantiamo la presenza degli Hangarvain, band che ha calcato e condiviso il palco con artisti di grido internazionale (Darkness, skillet, Gilby Clark, Y&T, Hardcore Superstar), dei Metharia il cui album, in uscita sugli store digitali il prossimo 14 ottobre, e infine conta la presenza di alcuni dei membri storici dei litfiba, non dimentico i Widow Queen e i giovani Mastribes. Insomma, una scuderia ricca ed in espansione. Tuttavia pochi giorni fa abbiamo lanciato una sotto etichetta della Volcano, la "Native Division Records", con la quale daremo spazio anche alle band che suonano un genere diverso (dal pop al jazz). La Native rappresenterà una sorta di cantera, dove grazie allo scouting, ricercheremo progetti interessanti che in prospettiva potrebbero diventare appetibili per addetti ai lavori e soprattutto per il pubblico.

Cosa cerca la Volcano in un gruppo? Cosa ti fa dire "ok, devo fare lavorare questa band per Volcano"? Sarebbe scontato dirti il talento, nel nostro roster accettiamo solo band che abbiano voglia di lavorare e mettersi in discussione giorno dopo giorno. Con noi si lavora sodo non ci accontentiamo mai, abbiamo la pretesa e la voglia di incidere per davvero nel percorso dei nostri artisti.

Quali sono i comportamenti che in gruppo (o nei musicisti in generale) ti infastidiscono? Sicuramente la superbia e la presunzione di alcune band che credono che basti aver fatto qualche cd per sentirsi arrivati. Molti musicisti, ancora oggi, si illudono che il "successo" ti venga a bussare alla porta, ma in realtà non hanno la minima idea di come vada il mondo e di quanto sacrificio occorra per raggiungere un piccolo risultato!

Quali sono i punti principali dei contratti che stipulate coi musicisti? Guarda, il punto focale dei nostri contratti è la promozione, lavoriamo davvero tanto sulla crescita del brand, anche grazie anche al nostro comparto commerciale (BrandUp Music), che cura in maniera dettagliata le migliori strategie di marketing  da adattare in base all’esigenza dell’artista o dell’evento da promuovere. Molte band tralasciano completamente il lato della comunicazione, preoccupandosi solo di fare musica, correndo il serio rischio di fare uno splendido lavoro in fase di produzione ma che verrà vanificato, in quanto il prodotto non essendo posizionato per bene sul mercato, verrà ascoltato da pochissime persone. Noi ovviamente, con il nostro lavoro, cerchiamo di evitare tutto questo.

In che formati pubblicate i vostri album? Puntate su tutti i supporti (dall'analogico al digitale) o alcuni li reputate oramai superati? Certo che no, con la Volcano garantiamo sia la distribuzione fisica in Italia attraverso la partnership con Audioglobe che la presenza su tutti principali negozi e piattaforme online in tutto il mondo.

Come si svolge una giornata tipica di lavoro in Volcano? Questa è davvero una bella domanda. Diciamo che inizia alle 9:00 e purtroppo non sappiamo mai quando finisce!

Avete dei dischi particolari in rotazione in ufficio? No, ci piace scoprire sempre qualcosa di nuovo!

Rapporti con la stampa e le webzine: alcune etichette smettono di mandare promo o concedere accrediti ai vari recensori a causa di scritti negativi. Secondo te è giusto? Cosa ne pensi? Credo che tagliare i rapporti con la stampa da parte delle etichette, sia una scelta poco professionale. La critica anche se feroce deve rappresentare un momento di crescita per la band.

Digitando su Google "Volcano Records" si è subito indirizzati verso le pagine della Volcano Entertainment, grossa label americana facente parte di Epic Records (a sua volta con Sony). Come intendete personalizzare e rendere unica la vostra offerta rispetto a questo agente quasi omonimo e alle altre case discografiche in generale? Come ti dicevo prima, molti dei nostri competitor puntano a rivendere alle band le proprie copie. Noi cerchiamo di diversificarci, offriamo ai nostri artisti un servizio di promozione che è affidata al comparto BrandUP music, specializzato in social media marketing e branding strategico. Lavorando bene con la promozione ci risulta più semplice rendere appetibili le nostre band al pubblico e soprattutto agli operatori di settore, riuscendo a garantire a quest’ultime tour e booking.

A Napoli è attiva un'altra big del settore, nonchè orgoglio sia italiano che dell'hard & heavy. Sto parlando della Frontiers Records. Come vi ponete nei suoi confronti? Magari in modo "complementare", visto che i DGM, che hanno pubblicato il loro ultimo e bellissimo album proprio per Frontiers, hanno fatto da headliner per il vostro festival a luglio. Beh, sicuramente la Frontiers è il nostro punto di riferimento, sono la dimostrazione che quando si ha un sogno e la determinazione giusta nulla è impossibile, poi personalmente sono cresciuto ascoltando i dischi da loro prodotti, che hanno contribuito non poco a fare la storia dell’AOR. Il Volcano Rock Fest è stata una bellissima esperienza…ascoltare poi i DGM da dietro le quinte è stato davvero fantastico, se Frontiers vorrà continuare a concederci qualche artista a noi non può farci altro che piacere!

A questo proposito, si potrebbe pensare a una "task force" di Volcano e Frontiers per portare a Napoli un po' di nomi caldi dell'hard rock, dell'heavy metal o dell'AOR? Ma magari, come ti dicevo prima, Frontiers è un colosso dell’hard&heavy, per noi è solo un orgoglio essere in qualche modo accostati a loro. L’augurio ovviamente è quello di poterti dare in anteprima un giorno l’annuncio di una “task force” tra noi e Frontiers, chissà….

Quanta "napoletanità" c'è nella Volcano? E al contrario, quali saranno i benefici che la Volcano potrà portare a Napoli? Fin troppa, già nella scelta del nome volevamo assolutamente trovare qualcosa che ci legasse in maniera immediata alla visceralità della nostra terra. Di qui il rischio di omonimia di cui mi chiedevi sopra. Non posso dirti quanto ne beneficerà Napoli, però ti posso garantire che stiamo costruendo una nuova scena rock che nella nostra città mancava da tempo. La nostra mission è ricreare spazi dove la gente possa divertirsi e ascoltare musica in tutta tranquillità; siamo molto orgogliosi di questo, non a caso al Volcano Rock Fest abbiamo ricevuto tantissimi feedback positivi.

Siamo alla conclusione. Dove troveremo voi di Volcano Records nei prossimi mesi? Quali sono i vostri prossimi obiettivi? Saranno sicuramente mesi di intenso lavoro, siamo in crescita costante e ci auguriamo a breve di aprire un comparto internazionale. Prima di andare lasciami ringraziare i lettori che hanno avuto la pazienza di leggere fino alla fine l’intervista, vi saluto ricordandovi che, qualora una band avesse del materiale da proporre, può contattarci su facebook, sul sito della Volcano Records, dove c'è un apposito Form da compilare, o per email all’indirizzo [email protected]. Vi auguro una buona e piacevole lettura di Hardsounds.it!

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