SEX MODE
Ciao Lynx! Raccontaci brevemente di chi sono e come sono nati i Sex Mode! I Sex Mode provengono da un parto vero e proprio. Un travaglio, un lavoro intestinale che ci ha portato a seminare, crescere e mietere noi stessi, nel sangue e nel sudore. Una storia adolescenziale, di ragazzi cresciuti assieme sui banchi di scuola (qualcuno sotto), alleati assieme con una missione vera e propria: riconvertire il mondo ad un selvatico sorriso, immergere la gente in una lifestream di Smarties© di fuoco. Le nostre gioie sono esplose scontrandosi con i nostri dolori, vicende umane sono quelle che riguardano questo progetto. Faccende di amore ed odio, dove le deflagrazioni di felicità inondano i nostri mali. Siamo psicopatici, il modo in cui esprimiamo noi stessi credo che clinicamente si definisca schizzofrenico. Ad un nostro concerto puoi respirare rabbioso ottimismo, estatica redenzione, furiosi groove… tutto in una dimensione ruspante e casereccia. Pensate di guardare Matrix in un cinema porno. O un film porno all'interno della Matrix. Qualche cosa del genere… Il vostro demo d'esordio si intitola Pivet Piskels, cosa significa? Pivelli Piskelli. Dei ragazzetti, degli inesperti. Entusiasti della scintilla all'orizzonte e pronti ad infoiarsi per una festa. E' quello che ci accusano di essere, ma è quello che noi amiamo essere. E' una dedica al pubblico, ricordandogli di prendersi ironicamente, tornare ad una psicoattiva fanciullezza esaltata e stupita del mondo incredibile che ci circonda. Proponete un genere piuttosto particolare, come lo definiresti? E' curiosa questa domanda. I giornalisti sanno che le band odiano classificarsi ma gli chiedono sempre di farlo. Ineffetti a noi non dispiace definire il nostro genere, anche per amor di chiarezza, quindi rispondo con il nome del secondo EP: Aphrockphunk! Afro, rock e funk con un equivoco sulla pronuncia, trascinando in ballo anche il punk. Da cosa traete ispirazione? Tutto il nostro passato e le nostre esperienze ci contagiano. Ma Conrad diceva che l'uomo ha in se l'arte di fare cose grandiose poiché nella sua mente non sono solamente racchiusi il presente ed il passato, ma anche il futuro. Per questo diciamo: "Un'infermiera, per l'amor dell'Arte!".) Ci ispiriamo alle nostre letture e alla pittura, al cinema, al teatro scarcerato (e scalcinato), in modo da impostare il discorso non solo sulla musica, ma sull'estetica di essa; sulla riproduzione di atti deliranti, associabili alla ripetizione dei riti e delle tradizioni. E ogni volta rimescolandone le regole e rivolgendone il risultato al pubblico come a dire: "Abbiamo preso la ricetta della Torta Paradiso e al posto delle uova abbiamo messo il cemento. Al posto del burro c'è il Prume… E come farina, filetti di Cacamero tipo 00. Assaggiatela: vi piace?". Puntate molto sull'originalità ispirandovi ad un sound molto diretto, pezzi come "Piacere, Sex Mode" o "Bizzarro!" non passano di certo inosservati al primo ascolto. Quanto conta per voi impressionare e stupire? Tanto quanto pisciare in un lavandino liscio. Essenziale ma se non lo facciamo è lo stesso. C'e' qualche difficoltà a parlare di questo argomento a causa delle polemiche che spesso ci sentiamo fare. Qualcuno dice che il nostro show è un teatrino e non musica, ma non si accorgono quanto i significati che stanno dietro alle arti siano interscambiabili fra loro. Sentire noi è un po' come un'opera lirica che si svolge nell'inferno di Benedetto Croce. A dire queste robe ci scappa quasi da ridere… Come diceva Dante a Virgilio: "guidami tu che a me viene da ridere". E Caronte chiedeva di scendere gentilmente dalla sua canoa che sennò faceva tardi allo Yacht Club. Credo che questa risposta sia la più esauriente. Come nasce un pezzo dei Sex Mode? Come prende vita l'idea di una vostra canzone? Normalmente arriviamo in sala con i martelli di gommapiuma per prenderci a mazzate nel caso che due di noi siano d'accordo sulla stessa cosa. Assumiamo del gran Prezzame ed è già tutto più chiaro. Lynx si presenta con una linea di canto, oppure si parte da un riff di basso o una chitarra che suona bene; altre volte si da il "four" e quello che grandina dopo diventerà con un paio di sgrossature un pezzo da "sing-along". Cerchiamo sempre che la parte strumentale esprima lo stesso concetto del testo che adoriamo infarcire di nostre definizioni e richiami a tutto ciò che si presta. A questo proposito vorrei chiarire che Charlie cita non perché sa ma perché scimmiotta (Cita). Perchè i lettori di HardSounds.it dovrebbero venire ad un concerto dei Sex Mode? Porno diva, perché il nostro spettacolo è un misto tra cinema hard e un concerto hard core rock blues punk funk afro. Qui lo dico qui lo nego. Anche perché se dovete sentire cazzate tanto vale che veniate a sentire noi. E se dovete sentire buona musica tanto vale che ascoltiate noi. E se dovete fare qualche cosa, tanto vale che veniate a divertirvi con noi. Noi abbiamo una missione nella vita ed è amare una donna e quella donna… siete voi! Amateci di contraccambio. Grazie. A tal proposito, quest'anno avete avuto l'onore di partecipare ad un importante manifestazione come il Goa Boa. Come è andata? Guarda, torno ora dal Goa Boa e mi si profila il Tora Tora. Abbiamo scoperto com'è il mondo di un festival musicale, conoscendo gli artisti delle altre band, sorseggiando birra con loro, distribuendo Pivetz Piskels al bassista dei Kings of Leon, al chitarrista di Femi Kuti, baciando Peaches e facendoci scattare foto dal batterista dei Phoenix e ammirando la collezione di preservativi del tastierista. E' un'ambiente divertente ma piuttosto chiuso se non ti ci lanci contro con impeto giovanile. Una delle cose più belle di quella giornata è stato ricevere critiche e complimenti da questi grandi personaggi ed invitarli nel nostro camerino offrendogli acqua liscia e brugos. Quella stanzetta di due metri per due l'abbiamo conciata come i nostri corpi prima di un concerto. C'e chi dice che non è arte, ma è estremamente divertente. Guardando avanti nel futuro della tua band, cosa vedi? Un futuro ancora oscuro a dire il vero. Non ci sentiamo per niente al sicuro nel polverone che abbiamo attorno (creato anche da noi stessi). Abbiamo in progetto di spararci addosso aria di rinnovo e fortificare affinchè sia inattaccabile qualunque base tecnica. Vogliamo diventare grandi e chissà che davvero i Pivetz Piskels non diventino Adultz Maturizzimi. Noi non ci poniamo alcun tipo di limite, e proseguiremo con i deliri di lucidità, le confusioni etniche e un sacco di frastuono. Questo è tutto, ti lascio lo spazio per i saluti ai lettori di HardSounds.it! Odio i momenti degli adii, mi fanno sentire triste. Però darsi un arrivederci è propositivo per il futuro, per cui lasciamoci nel migliore dei modi: "Ho un conflitto interno ma presto sparirà, scissione delle idee, due personalità, vorrei tutti tornassimo all'originalità, ognuno con la popria testa in un'unica… Identità! Identità, Identità Whooo-hooo-hooooooo-Yeaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!" Applausi. Sipario. Fade out. Bravi. Grazie. Bis. Ciao. Ciao. Butta giù. No, dai, butta giù tu. Dai, al tre… No, dai voglio stare ancora un po' al telefono… Domani devo alzarmi presto… Ma io ti amo. Anche io ti amo. Cluk. Tu-tu-tu-tu-tu.tu. Smuak.
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