PLATENS
Tra i debutti più interessanti del 2004 appena trascorso, va sicuramente menzionato quello del progetto Platens del palermitano Dario Grillo, un artista poliedrico e dalle grandi qualità compositive, capace di condensare in un solo album tantissime influenze e stili musicali, partendo dal rock più melodico sino ad arrivare a veri e propri inserti dal background prettamente sinfonico. Il sempre disponibile Dario ha cortesemente accettato di rispondere alle nostre domande, svelandoci tanti dettagli interessanti sul suo meritevole "Between Two Horizons". Eccolo a voi: Ciao Dario, grazie mille per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Innanzitutto, come va? Grazie a te per lo spazio. In questo periodo sto preparando l'ultima materia universitaria e la tesi quindi puoi immaginare quanto sia di buon umore....Mi verrebbe di fare un grande falò con tutta sta robaccia inutile! Meno male che nel tempo libero ho sempre la musica e la mia ragazza che mi consolano..eh eh A parte questi particolari, è un periodo abbastanza tranquillo. "Between two horizons" sta andando benone un pò ovunque , i responsi sono ottimi e le interviste fortunatamente sembrano non fermarsi. Una bella soddisfazione! Questo mi incoraggia a far meglio per il prossimo album. Sto già registrando qualcosina anche se la fase di songwriting non è completamente finita. Voglio prendermi tutto il tempo possibile per dare il massimo. Anzi ti anticipo che sarà un qualcosa di molto variegato e imponente: un bel punto d'incontro tra "Be" dei Pain of Salvation, "Scenes from a memory" dei Dream Theater, AINA di Sacha Paeth, melodie AOR a profusione, spunti corali abbastanza atipici (spero a tal proposito di servirmi dell'aiuto di alcuni coristi del TEATRO MASSIMO di Palermo come fatto in precedenza con i Thy Majestie), elettronica quanto basta e una massiccia dose di grinta e chitarroni! Certo ,detto in questo modo potrebbe sembrare il "Minestrone findus" ma se alla fine quest'opera non avrà una sua logica e una sua scorrevolezza non uscirà da casa mia, te lo assicuro. Il buon gusto in primis! Inoltre spero vivamente di inserire diversi guests per dare quel tocco di varietà essenziale in qualsiasi Metal Opera che si rispetti. Parliamo ora di "Between Two Horizons", il tuo primo lavoro solista sotto il monicker Platens. Dov'è nata l'idea di tale progetto? Il progetto è nato subito dopo la mia uscita dai Thy. A dire il vero già da quando cantavo con loro mi balenava per la testa l'idea di voler realizzare un album solista, ma per tante circostanze preferivo concentrarmi unicamente sulla band, mentre subito dopo lo split ho potuto organizzare il lavoro e fare un chiaro punto della situazione. Avevo un sacco di materiale inedito accumulatosi negli anni, così dopo un'attenta cernita, ho scelto le cose migliori da inserire nel disco e quelle da scartare. I testi sono stati scritti in un secondo momento. Per quel che concerne invece gli arrangiamenti, li ho curati man mano che registravo in una sorta di improvvisazione continua. E'stato molto piacevole e creativo lavorare così, anche perchè credo che le parti più belle dell'album siano quelle più istintive e meno programmate. L'approccio della tua musica è molto particolare, ad un primo ascolto sembra infatti di avere a che fare con una sorta di hard-rock melodico dal forte retrogusto sinfonico, lustrato e tirato a lucido appositamente per l'occasione. Cosa puoi dirmi a riguardo? Beh... in effetti "Between two horizons" è un bel disco di hard rock con parecchie influenze sinfoniche , progressive e blues. Ma onestamente non capisco il significato di "lustrato e tirato a lucido appositamente per l'occasione".... mi viene in mente l'immagine di un trentenne in smoking, con le scarpe luccicanti , la riga in mezzo ai capelli, i denti d'oro e profumatissimo che sta andando ad una festa di matrimonio con un mazzo di rose in mano.... mah Non mi sembra che il mio album corrisponda a queste caratteristiche...boh...sarà la mia mente malata che fa dei collegamenti strani..... eh eh No, direi che si tratta di un disco venuto fuori in maniera naturale. Avevo voglia di produrre qualcosa di abbastanza originale e mi sono lasciato trasportare dalle emozioni del momento. Ho arrangiato tutto all'impronta senza troppe prove e controprove, è uscito così. Poteva venir fuori anche una tarantella.... magari starei qui a parlare con Raul Casadei e non con te... misteri della scienza...chissà cosa accade al mio cervello quando registro. Leggendo le lyrics dei vari brani ho notato un approccio molto malinconico nel songwriting, elemento particolarmente marcato all'interno di alcune tracce. Tali testi derivano per caso da esperienze personali a te legate? In verità il periodo abbastanza delicato che ho vissuto subito dopo l'uscita dai Thy mi ha indirizzato su delle lyrics un pò taglienti e malinconiche. D'altronde ho trascorso mesi da solo, senza vedere mai nessuno, lavorando sul disco giorno e notte e con l'unico appoggio emotivo della mia ragazza. Puoi facilmente capire in che stato ero. Molto incazzato e deluso per una serie di circostanze che non sto qui a raccontarti. Non so dove ho trovato tutta questa fottuta forza per rialzarmi ma è stata davvero dura. Adesso sono qui e mi sento un'altra persona, molto più matura e conscia del fatto che la vita a volte ti mette alle corde. Sta a noi saperci rialzare e dimostrare il nostro valore in ogni ostacolo che il vivere quotidiano ci pone davanti! La speranza non dovrebbe mai mancare all'uomo. Ritornando alle lyrics posso quindi dire che in parte sono autobiografiche ma altre volte affrontano temi a più ampio respiro, vedi "Angel's Cry" , per esempio, che tratta il tema della perdita di punti di riferimento, oppure "The Last kiss" , song dal sapore dolce amaro che mette in luce le ambiguità e le incertezze delle relazioni sentimentali. Potresti a questo punto elencarmi una piccola descrizione di ogni singola traccia dell'album, svelandoci magari qualche aneddoto nascosto in esse? Aneddoti particolari ce ne sono stati tanti. Alla fine del lavoro, per esempio, dopo l'ennesimo ascolto del cd, ho vomitato... eh eh. L'avevo fradicio in testa e ancora oggi difficilmente lo passo sul lettore! Credo che chi è musicista sta comprendendo appieno quel che intendo dire. Poi ricordo che durante gli ultimi mix si è rotto il processore del PC in maniera misteriosa e temevo di perdere davvero tutto. Infine dopo aver finito il Master, mia madre in maniera delicata mi fà: Dario, era tuo lo scatolo accanto all'armadio? Perchè papà l'ha buttato stamattina! Indovinate un pò che c'era in quel fottuto scatolo??? TUTTO IL BACK UP del disco!!! Guarda sembrano barzellette ma la sfiga mi perseguitava giornalmente. Ho dovuto appendere corni rossi e buttare sale in tutta la casa per tenere lontano il malocchio....hi hi...qualcuno mi pensava male.... Per la descrizione delle traccie sarò veloce e coinciso (e circonciso): 1) Here I am: Musica d'impatto, chitarre dominanti, voce tagliente...un bel gancio tra i denti! 2) Can feel It: Se amate Foreigner e Jim Peterik questo brano dev'essere assolutamente vostro! Chorus stellare e vocals alla Lou Gramm. 3) Your heart will claim his truth: Una ballad dal sapore dolce-amaro, con una bella prova vocale e un intermezzo chitarristico inusuale...Incrocio tra Elton John e Giant. 4) Into The fire : Come alcuni hanno detto, la mancata "song che Stallone avrebbe voluto nei suoi Rocky"....eh eh...puro eighteen Style! 5) My Reason: Uno dei brani più complessi dell'album dalle molte faccie, una sorta di Jimi Jamison meets Journey e Firehouse. 6) Check It Out : Influenze glam rock ed elettroniche. Hardline su tutti uniti a Whitesnake e Skid Row. 7) Angel's Cry: Intro alla Thy Majestie con strofa atmosferica e "magica" seguita da un chorus molto catchy e memorizzabile al primo ascolto. Parte strumentale atipica. 8) Tha Last Kiss : Ballad ispirata al film "L'Ultimo bacio" di Muccino. Grandi melodie e interpretazione. Ottimi assoli. Vicina a Fair warning e Signal. 9) Chasm of Madness: Up tempo hard rock con sfumature blues! Una bella sleasy song in puro american style...mi vengono in mente Van Halen ma anche gli Steelhouse Lane....boh fate voi! 10) Waves of sea : Sicuramente la canzone più Giant style del lotto. Molta atmosfera, grande solo di chitarra (per me il migliore del disco) e molta melodia. Merita sicuramente. 11) Between two horizons : Brano strumentale pensato più per i Thy Majestie dato il suo sapore sinfonico e dinamico. Una piccola suite di chiusura molto profonda. Spero di essere stato convincente...comprate, comprate ....ah ah Com'è stata sin qui la risposta a livello commerciale del cd? Sei soddisfatto delle vendite e dei giudizi espressi? Fin ad ora non mi posso lamentare, i responsi continuano ad andare alla grande un pò in tutti paesi. Proprio oggi ho fatto un'intervista per "aardschok", la più grande rivista metal in Olanda che mi ha dato il Top release, cosa davvero inaspettata! Inoltre in Germania , la mia promoter Sandra sta facendo un lavoro grandioso per Radio e magazine. "Into the fire" è stata più volte trasmessa su canali radio nazionali e le richieste sono state tantissime, stessa cosa posso dire per Spagna e Francia anche se in maniera più contenuta.... se solo si riuscisse a fare un bel video e a mandarlo alle varie emittenti televisive sarebbe il massimo. Credo che il potenziale commerciale di "BTH" sia altissimo, ma mi rendo conto che per fare conoscere il disco in giro dovrei avere alle spalle una VIRGIN o una BMG. Senza nulla togliere alla Frontiers che si spacca continuamente, ma la verità è che ci vogliono anche i soldoni per fare esplodere una band, non solamente le qualità musicali e tecniche. Detto ciò è davvero precoce adesso stilare un resoconto delle vendite. Se ci pensi, l'album è uscito da poco più di un mese e in molti paesi è in piena promozione. Bisogna aspettare almeno 7 o 8 mesi per farsi un'idea più chiara, ti farò sapere comunque. Ma qual'è esattamente il background musicale di Dario Grillo? Quali sono gli artisti della scena attuale e passata che influenzano il tuo modo di comporre? Guarda ci perdiamo veramente di casa.... (questa me la devo segnare, n.d.r.) Ci sono migliaia di band che hanno influenzato il mio modo di suonare e fare musica. Anno dopo anno i miei ascolti sono cambiati per cui un'elenco sarebbe opera vana e impossibile. A grosse linee mi ha influenzato tutta la scena Hard Rock, heavy metal, class metal e AOR americana degli '80, moltissimo power metal europeo in tutte le sue sfumature, tantissima musica classica e operistica visto il mio passato in conservatorio, il blues di J.Lee Hocker, Clapton, e tutta la wave roll blues del Missisipi sessantiana, il progressive alla Genesis, Yes e Rush che continuo ad apprezzare grazie all'opera della mia ragazza, impazzita per i settanta, poi lo street rock e il glam della scena losangeliana di qualche decennio fà (Poison, Motley Crue, Guns'n'roses ecc.). Unisci tutto al mio amore incondizionato per la musica etnica, folkloristica, celtica e irlandese senza dimenticare la mitica Disco Music e il POP "paninaro" e "glamour" di un certo periodo e avrai un'idea del mio background musicale. A parte questo c'è da dire che ascolto anche tantissima roba odierna ma anche in questo caso evito di fare nomi o di stilare liste. Sarebbe un'impresa..... Prima di dar vita alla parentesi Platens eri il singer dei The Majestie, una affermata power metal band nostrana, che ha spinto i propri confini musicali anche al di là del territorio nazionale. Quali sono i motivi che ti hanno portato ad abbandonare il gruppo? Sono motivi comunissimi che spingono centinaia di musicisti a lasciare le proprie band di origine. Niente di tracendentale, le solite incomprensioni caratteriali, i soliti scazzi che a lungo andare si trasformano in intolleranza.... in una sola parola: incompatibilità musicale e caratteriale. Ancora oggi non ho capito realmente tante cose su queste persone, ma la cosa non mi interessa più sinceramente così come credo non interessi a loro. Ne è passata di acqua sotto i ponti, chi ci pensa più....avevamo la nostra carta vincente col terzo disco ma la corda era troppo tesa per arrivare alle sezioni di registrazione di "Jean D'Arc" in una atmosfera rilassata. Non avrebbe avuto senso continuare a far finta di niente, lavorando in un clima poco sereno e rilassato, così ho mollato per il bene di entrambe le parti. E' stata una scelta difficile perchè si è trattato anche di interrompere ogni tipo di rapporto extra-musicale con loro ma cosa ci vuoi fare? La vita è questa. Le scelte difficili e importanti, se sono accompagnate da una buona consapevolezza, fanno sempre crescere a maturare. Così è stato nel mio caso. Cosa puoi dirci relativamente all'esperienza di collaborazione con la nostrana Frontiers Records? Che vuoi che ti dica.... si va avanti a mail su ipotetiche eruzioni del Vesuvio e cassate (dolce tipico siciliano) in costante spedizione!! Sono dei Golosi! E poi tra i palermitani e napoletani c'è sempre stato un certo feeling.... chessò il dialetto simile, la stessa "malantrineria", veniamo entrambi dalla dominazione Borbonica (direi barbonica) che ci ha segnato a vita... eh eh A parte gli scherzi, sono dei ragazzi gentili e troppo tranquilli. Amano il loro lavoro e lo fanno con tantissima personalità. Non ho nulla da rimproverargli. In campo Hard Rock sono decisamente i numeri uno! Stai quindi già lavorando per il seguito di "Between Two Horizons"? Certo, come ti ho già accennato in precedenza, ho già cominciato a scrivere parecchio materiale inedito. Pensa che durante le sessioni di registrazione di "BTH" mi venivano delle idee nuove in testa e le registravo immediatamente per non scordarle. Avrò accumulato circa 180 minuti di musica da organizzare e sistemare, anzi ti anticipo che il secondo disco sarà una vera sorpresa. Non la normale continuazione di "BTH" ma qualcosa di differente ed eterogeneo. Ho in mente una grande METAL OPERA di quelle che lasceranno il segno, anche perchè ne ho sempre voluto realizzarne una, spero di riuscire a portare a termine questo sogno. Poi starà a voi giudicare... io ce la metterò tutta! OK Dario, siamo arrivati al capolinea. Grazie mille per la tua sempre marcata cortesia, ed eccoti il dovuto spazio per congedarti da questa intervista, oltre che per salutare come meglio credi tutti i tuoi fans ed i lettori della nostra webzine. Beh, un grazie ad Hardsounds per la bella recensione e lo spazio che mi avete concesso.Un grazie ai lettori per l'attenzione....che dire di più?? Visitate il mio sito www.platens-opera.com, scaricate qualche sample così da farmi sapere la vostra opinione. Magari se poi decidete di comprare l'album è ancora meglio : Ciao!!!
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