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PAUL SPECKMANN

Sapete che c'è? Ogni tanto sento il bisogno di qualcosa di più leggero, che non siano le solite interviste troppo pesanti. Per questo avevo pensato di intercettare Paul Speckmann e Rogga Johansson in occasione dell'uscita del loro terzo cd. Una coppia che difficilmente deluderà gli amanti del death metal che abbiamo imparato ad amare con Master e Paganizer. L'idea era in origine quella di un'intervista doppia, in cui entrambe le menti del progetto potevano dare il loro contributo. Ebbene, Speckmann mi ha risposto in pieno agosto, di Johansson ancora nulla nonostante avesse acconsentito, e a questo punto, essendo a ottobre, direi che ho perso le speranze. Un piccolo spaccato del grande veterano del death metal. O meglio, un padrino, visto che nel 1985 suonava già così.

Ciao, quali sono le ultime cose che hai registrato? 'An Epiphany Of Hate' è uscito a gennaio per FDA Rekotz e anche il disco dei Cadaveric Poison (Metal On Metal Records) è stato pubblicato quest'anno.
 
Descrivi il tuo strumento musicale preferito. Suono il basso, ma per scrivere canzoni ovviamente preferisco la chitarra elettrica e quella acustica. Sono gli strumenti con cui mi esprimo meglio.
 
Chi ha fatto più dischi, tu o Rogga? Non siamo in competizione, Rogga fa quello che vuole e così anche io! Quello che conta è la qualità, credo.
 
Perché bisogna ascoltare la tua musica? Perché è il mezzo con cui esprimo me stesso e si può apprendere molto dalle canzoni.
 
Per chi avesse vissuto su Giove negli ultimi anni: un disco dei tuoi da ascoltare assolutamente? 'An Epiphany of Hate' sarebbe la risposta a chi si chiede cosa accade oggi nel mondo. Tutti i miei cd sono delle registrazioni che contengono ciò che avviene in un particolare periodo storico, e non c'è momento migliore di questo per impararlo, no?
 
La copertina migliore tra quelle dei tuoi album? Si tratta di una cosa soggettiva, le opinioni sono come il buco del culo, ognuno ha il suo.
 
Come sei entrato in contatto con Rogga? Secondo lui ci siamo incontrati una volta, ma non lo ricordo... A parte questo, non puoi giudicare un libro dalla copertina. Rogga è un musicista bravissimo e registriamo grande musica insieme. Si tratta di una conoscenza tramite computer, non posso giudicare la persona.
 
Meglio stare in studio o suonare dal vivo? Mi piacciono entrambe le cose: suono circa cento concerti all'anno.
 
Le condizioni migliori in cui hai registrato? Sono le stesse da sempre.
 
Le condizioni peggiori in cui hai suonato dal vivo? Ci sarebbero troppe schifezze da raccontare!
 
La cosa migliore della vita nello Stato in cui vivi [Repubblica Ceca, ndFrag]? La libertà. 
 
La cosa peggiore? La situazione dei senzatetto.
 
Cosa non ti piace dell'Italia? In realtà l'Italia mi piace.
 
Il più grande errore della tua carriera? Mandare a puttane il contratto con Combat Records!
 
Chi sono i poser? Il 90% della scena metal.
 
C'è lealtà o onestà nel death metal? Non ne sono sicuro.
 
Il primo album death metal mai ascoltato? 'Fuckin' Metal' dei Deathstrike, 1985.
 
In che formato preferisci la musica? Vinile.
 
Il death metal nel 2016 è... Una barzelletta.
 
Il deathcore è... Un genere zoppo.
 
La cosa più metal che hai fatto oggi? Questa intervista e 23 km in bicicletta!
 
La cosa meno metal? Mangiare.
 
La canzone che vorresti al tuo funerale? "Stained Class" dei Judas Priest.
 
Dedicata a tutte le fighette del metal, quelle che si sentono arrivate dopo mezza demo. Muti.

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