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NECROSHINE

Ben trovati su Hardsounds! Per chi non vi conosce, vi va di tracciare i punti salienti e a voi più cari, che ricordate con più entusiasmo, della vostra carriera? I Necroshine si sono formati nel 2001 ma solo 2003 abbiamo trovato una lineup stabile con la quale abbiamo registrato “Through Fear And Madness” (2004) e “From The Deepest Hate” (2005). Si decide in seguito di proseguire con una formazione a quattro senza tastiere e questa nuova lineup fa si che il suono si appesantisca maggiormente e nel 2008 viene pubblicato il full-leght “New Era Of Chaos”. Prima che venga sostituito il batterista viene registrato l’EP “Diabolicunt” (2011). Nel 2006, avete suonato con Vidharr, Occulta Struttura, Obscura Nox Ibernis: per chi bazzica nell'underground, è una bella soddisfazione: bands valide, immagino serata stupenda. Curiosità mia, perdonatemi: com'è la band di Akh e soci, dal vivo (visto che ci avete suonato più di una volta, se non erro) ? Ho un ottimo ricordo di quel concerto, fu in occasione dell’ Iced Tear Fest a Gorizia. Suonammo, oltre alle band che hai già citato tu, anche con altre ottime formazioni. Con gli Occulta Struttura suonammo anche a Torino, non ricordo se lo stesso anno oppure l’anno successivo, comunque, per rispondere alla tua domanda, la band di Akh dal vivo ci ha colpito positivamente, tanto da essere tutt’ora in contatto con lui. Sempre per quanto riguarda il fronte live, avete anche suonato a Londra: com'è stata quell'esperienza? I concerti di Londra sono stati davvero importanti per il nostro background. Un’ottima esperienza, una realtà completamente diversa da quella nostrana. Ci siamo trovati benissimo sia al The Dome che al Monsta dove abbiamo suonato in entrambe le date con gli Spitting Blood. In sede di recensione del vostro nuovo EP, ho mancato di ricordare con precisione una vostra collaborazione con la D.N.A. Label: in che occasione avvenne ciò? Come vi siete trovati con il loro team e cosa ne pensate a proposito? La collaborazione con DNA Label possiamo dire che è nata quasi per caso. Ci siamo subito trovati d’accordo con la loro politica di distribuzione e abbiamo contribuito mettendo a disposizione i primi nostri due lavori “Through Fear And Madness” e “From The Deepest Hate”. Gli esordi dei Necroshine, si legge, erano appartenenti più alla branca gothic/doom: come mai questa scelta in seguito, di passare al metal estremo? Quali furono i principali cambiamenti tra un disco come "From The Deepest Hate" e il successivo "New Era Of Chaos" ? Il cambio di line-up, rappresentò un ostacolo per voi, o riusciste lo stesso ad andare avanti subito, senza problemi? Il passaggio dalla vecchia proposta musicale al Black Metal avvenne nel modo più naturale possibile, ovvero quando nel 2003 la lineup si stabilizzo con il mio ingresso alla chitarra e quello di Matteo alla voce. Ovviamente cambiò il modo di comporre e arrangiare i brani e questo ci portò già con “Through Fear And Madness” all’inizio di un percorso musicale più estremo riproposto anche con l’album “From The Deepest Hate”. Dopo aver accantonato l’uso delle tastiere, quindi non un vero e proprio cambio di linup infatti la formazione rimase invariata se teniamo conto che solo le tastiere erano state tolte, il nostro sound si appesantì ulteriormente ed allo stesso tempo avevamo una consapevolezza maggiore delle nostre capacità e così nacquero i pezzi ultra-veloci di “New Era Of Chaos”, un album improntato principalmente sulla velocità e la violenza dei riff.. Passiamo finalmente a "Diabolicunt". Dalle tonalità monocromatiche dei precedenti dischi, ai colori della copertina del nuovo ep: chi è l'autore e perchè un titolo così al vostro lavoro? Concept o semplice ispirazione? Con “Diabolicunt” abbiamo nuovamente variato la proposta musicale uscendo dai confini del Black Metal suonato fin’ora ed inserendo nella nostra musica influenze da altri generi estremi. Così abbiamo pensato di far capire fin da subito che i Necroshine erano tornati con un lavoro diverso e quindi abbiamo pensato di comunicarlo immediatamente dall’artwork! Abbiamo una grafica che ci ha aiutato a realizzare la copertina che avevamo in mente. Il titolo dell’EP è un gioco di parole dal significato facile da intuire dal quale è nata anche la title-track. Potremmo dire che l’unico filo conduttore tra i brani di “Diabolicunt” è l’anti-religiosità. Purtroppo la religione è un male che affligge molti esseri umani ed è compito di chi non ne è coinvolto dare il proprio contributo al debellamento di questa malattia! Pensate di poter riuscire a trattare per un contratto con una label o è una cosa a cui non tenete minimamente? Qual'è la vostra posizione a riguardo? Come vivete la musica, innanzitutto ... Chi non vorrebbe essere sotto contratto con un’etichetta che promuova la propria musica?! Il contratto con una label è quello a cui aspirano la maggior parte delle band ed ovviamente anche noi. Abbiamo avuto alcune proposte che però non erano in linea con quello che avevamo in mente quindi abbiamo lasciato perdere ed abbiamo deciso di continuare ad auto-produrci. La realtà underground da grosse soddisfazioni e si è a contatto con una realtà dove devi essere tu il primo a voler fare per dare visibilità al tuo gruppo. Questo è un ottimo stimolo per la propria musica. Resta comunque (e non da sottovalutare) la passione per questa musica che fa si che i Necroshine continuino a suonare dopo dieci anni di attività! L'EP è un apripista per un full a cui state già lavorando o ora vi concentrerete pesantemente sulla sua presentazione dal vivo? Quali obiettivi desiderereste raggiungere per il futuro dei Necroshine? Questo lavoro è stato un punto di arrivo per la vecchia lineup, potremmo quasi dire che abbiamo voluto chiudere un cerchio con “Diabolicunt”. Adesso, con l’ingresso in formazione del nuovo batterista Stefano, stiamo aprendo un nuovo ciclo. Siamo già al lavoro sui brani che andranno a far parte del prossimo EP, ma è ancora troppo presto per dire quando uscirà. Posso solo dirti che quello a cui stiamo lavorando non è altro che il giusto proseguimento di quanto cominciato con “Diabolicunt”. In chiusura, non vi ho chiesto una cosa che di solito si chiede all'inizio! Il monicker è un riferimento agli Overkill o non c'entra assolutamente niente? No, nessun riferimento alla thrash band americana. Siamo in chiusura: spazio libero ... live in arrivo? Progetti futuri? A fine maggio suoneremo a Milano con altre interessanti band Black Metal, potete trovare tutti dettagli sul nostro myspace o sulla nostra pagina di facebook, dove per altro è possibile ascoltare in streaming l’intero “Diabolicunt”!! Sicuramente il prossimo passo sarà la pubblicazione del prossimo EP, ma come già detto in precedenza, ci stiamo lavorando ed è troppo presto per dare una data. Un saluto ai lettori di Hardsounds! HAIL!!!

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