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MORBO

Ciao Andrea. Come mai hai "resuscitato" i Morbo proprio ora? Andrea [Cipolla, chitarra]: Ciao e grazie per l'interesse verso i MORBO. In verità si può parlare di non morti, i componenti della band sono dislocati in differenti città, quindi puoi immaginare che i ritmi per interagire fra di noi siano un po' diluiti. Si lavora insieme fra Roma, Oslo, Bologna e Palermo. Il titolo del disco cosa indica? Mirko [Scarpa, vocals]: La "dissezione musicale" è riferito al death metal. "Dissezione" in quanto il genere, nella sua concezione piu' pura e vera, dovrebbe tendere a scardinare i riferimenti universalmente accettati per il concetto di "canzone", è un ricollegarsi alla natura della proposta musicale, lontano dal mainstream e dall'essere comunemente digerito dalle masse. Ma la dissezione musicale punta anche ad evocare il concept e visione dietro la sfera lirica dei Morbo, dove un pianeta in decomposizione materiale e spirituale è al centro del nostro target espressivo. Ne siamo assuefatti e dipendenti ("Addiction...") , in quanto il genere musicale da noi proposto è parte integrante della nostra aura vitale. Puoi indicarci le band che vi hanno influenzato maggiormente nella composizione? C'è anche qualche gruppo di formazione più recente che ha capito come scrivere delle canzoni di vero death metal? Andrea: L'idea di base era di ricreare le atmosfere fangose degli Autopsy, poi man mano che lavoravamo insieme è uscito il nostro tocco personale, il death metal è stata sempre la nostra malattia. Mirko: Si, direi che le nostre infuenze sono piuttosto chiare, andando ad abbracciare le radici del genere, in linea con Possessed, Repulsion ed Autopsy per l'appunto, ma anche oggi ci sono un gran numero di death metal bands che sono in grado di recuperare la vera essenza di un genere fin troppo annacquato e denaturalizzato. Direi che il nuovo incipit per la rinascita del death metal sia stato dato da Death Breath (sia lodato Nicke Anderson dietro la batteria) e Repugnant, i cui rispettivi debutti sono da considerarsi delle vere e proprie gemme che hanno dato inizio ad una reazione a catena. Quando nasce un pezzo dei Morbo, sai subito che farà parte di un loro album oppure ci vogliono adattamenti e inserti da parte di tutti i componenti affinché abbia un suo stile definito? Andrea: Quando nasce lo scheletro di un pezzo, solitamente la struttura rimane invariata. I pezzi nascono già ben delineati su quello che dovrà accadere, l'arrangiamento di tutto il resto avviene sempre in modo naturale. Parlaci invece della registrazione. Sembra che ci siano ancora posti in cui si riesce a creare un autentico suono della morte... Andrea: Le registrazioni di Addiction sono avvenute in 3 studi differenti. La voce è stata registrata ad Oslo. Le parti di chitarra ritmica a Roma e il resto del lavoro a Palermo. Ci sono studi dove si riesce a lavorare molto bene, ma credo che la cosa essenziale rimanga sempre il gusto del musicista, avere idee chiare aiuta molto. L'artwork è fantastico! Avete supervisionato la sua creazione oppure l'artista ha capito subito quello che volevate? Mirko: Si, siamo veramente soddisfatti del lavoro fatto da Adam... l'impatto caotico che ha il disegno si svela man mano che lo si osserva, ne escono così fuori i tanti dettagli che ne delineano il concept di fondo: in un contesto post-apocalittico un coro di morti si eleva all'interno di una cattedrale fatiscente, attorno tutto è decadenza... dalla materia alla morale alla spiritualità di una razza destinata all'auto-distruzione. In base a queste coordinate ed alcuni testi che ho attentamente considerato, il disegnatore ha liberato la sua vena artistica... A proposito di artwork, di recente se n'è andato H. R. Giger, che ha prestato le sue opere per molte copertine del mondo metal, diverse celeberrime. Che ricordo hai di lui? Andrea: I suoi incubi visivi mi hanno sempre affascinato sin da ragazzino. Il primo impatto con la sua arte fu con la copertina di "to mega therion". Giger ha alimentato la mia passione per il lato oscuro dell'animo umano, così come ha fatto il death metal. Ci sono stati cambiamenti di line up o del modo di comporre rispetto alla demo precedente? Mirko: Al momento del "concepimento" dei brani del demo, Antonio era della partita, ma sfortunatamente ha dovuto accantonare il progetto a causa di problemi personali. Sul disco dunque, assieme ad Andrea, è stato Giorgio a fare da parte integrante per la stesura strumentale dei brani. Come avete impostato i rapporti con le altre vostre band durante la registrazione? Andrea: Nessun problema di sorta, alle mie band do la stessa importanza, riesco a seguire tutto senza problemi. Mirko: Non ci sono state interferenze alcune, in quanto i miei altri progetti hanno lunghe gestazioni o sono al momento in attesa di sviluppo... Ho lavorato a questo debut con assoluta priorita'. La Memento Mori è una etichetta spagnola. Perché siete "emigrati"? Hai voluto evitare qualche sorta di conflitto di interessi con la Despise The Sun, che tu stesso gestisci? Andrea: Semplicemente perché la Memento ci ha fatto un'offerta molto conveniente. Con la Despise the Sun Records ho già in cantiere varie uscite, quindi ho evitato. Sono previste diverse versioni: cd, cassetta e lp. Tu da fan quale prenderesti? Con quale formato musicale sei cresciuto e che valore ha ancora oggi il supporto fisico rispetto all'mp3? Soprattutto, si vedono su Youtube album caricati per intero, senza interruzioni. Può essere utile in qualche modo? Andrea: Personalmente per comodità utilizzo molto il formato CD, ma fra le tre preferirei la versione LP, anche perché avrà un poster dall'interno, una bella copertina ha sempre il suo fascino a vederla stampata in grande. Gli Mp3, e il formato digitale in generale, stanno prendendo molto piede, ma non riesco proprio a concepire un ascolto del genere, mi sembra un approccio molto anonimo e freddo. L'unico modo utile per una cosa del genere è il farsi un'idea generale di come sarà effettivamente una nuova uscita discografica, ma per conto mio finisce li. Mirko: Adoro il suono, il calore, l'organicita' ed il volume del vinile. Ho cominciato a comprare lp piu' o meno all'eta' di 10 anni (pur non disdegnando il cd) e ho sempre creduto che sia il miglior formato per ascoltare musica. Non do assolutamente valore agli Mp3 se non per un ascolto estemporaneo, in quanto il formato in questione degrada il suono e la sua dinamicità. Gli album interi su Youtube possono essere utili per farsi un idea generale su di un gruppo o su di un disco...nulla piu'. Avete intenzione di supportare l'uscita del disco con date dal vivo? Come vedi la scena death metal romana e poi italiana? Si suona in giro oppure -purtroppo- tirano altri generi più plastificati? Mirko: A causa della distanza tra i vari membri del gruppo ci rimane difficile organizzare date live. Dopo l'uscita del formato vinile pero' abbiamo intenzione di puntare decisamente su dei live. Riguardo la scena italiana ho espresso in più occasioni il mio disappunto e sconforto generale, specie se il tutto si paragona a ciò che succede all'estero (in cui comunque circola oggi palesemente tanta immondizia) ... sono però felice di constatare che da poco meno di dieci anni diversi gruppi VALIDISSIMI sono usciti fuori e splendono di luce propria in un mare di mediocrità e qualunquismo; vorrei citare Bunker 66, Noia, Children Of Technology, Haemophagus, Necromessiah, Doomraiser, Krossburst, Vesper, tra i tanti nomi che oggi ammiro. Italia o non Italia comunque, è chiaro che il mainstream impone le regole del mercato, sta all'ascoltatore con un background musicale e gusto scegliere nel marasma di proposte... E' ovvio che il fan medio dei Behemoth avrà problemi ad ascoltare un disco dei Bastard Priest e viceversa (per fare un esempio)... In estate esce il nuovo dei tuoi Corpsefucking Art. Qualche anticipazione? Andrea: "Quel Cimitero Accanto alla Villa" è in uscita per Sevared Records il 14 Giugno, e per supportare l'uscita a breve partiremo per tre settimane per un bel tour negli Stati Uniti. Il release party avverrà proprio il 14 a Las Vegas, sarà una grande esperienza. Il disco conta dieci nuovissime tracce e devo dire che il sound anche qui ha un sapore più antico, un ritorno al brutal death come si suonava nei primi anni novanta. Siamo ai saluti. Andrea: Grazie per il supporto, gloria e vita alla nuova carne. Mirko: Grazie mille per l'interesse! Boicottate il Mc Donald's-death metal e la musica di plastica!!

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