You are here: /

IVORY

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Hardsounds: che ne dite di presentare la band ai lettori? Grazie ad Hardsounds per l'interessamento!! Gli Ivory nascono alla fine degli anni novanta, ma di quella formazione sono rimasti solo Salvo (chitarra) e Luca (basso). Dopo svariate esperienze live e in studio, per varie cause, tra le quali i consueti cambi di line up, la band si ferma a lungo e i singoli componenti colgono l'opportunità di dedicarsi ad altri progetti musicali, per lo più strumentali in ambito rock fusion: Salvo con gli Attitude e altre comparsate su progetti altrui (su tutti la Heavy Rumba) e Luca con i Meridian, più vari progetti live. L'amore per il rock e metal però dà nuovamente l'opportunità di ripartire praticamente da zero nel 2005. In poco più di un anno e con una line up finalmente assestata - Ivan al microfono, Andrea alle tastiere e Il Pedro alla batteria- viene pubblicato prima il promo CD 'Atlantis Falls', che ha ottenuto ottime recensioni un po’ ovunque e poi segue l'entrata in studio per il debut CD contemporaneamente alla firma con la Heart of Steel Records per la pubblicazione appunto del full lenght 'Time for Revenge'. Ed ora eccoci qui...!! Dopo il vostro demo 'Atlantis Falls' siete finalmente giunti al vostro debut album. ci potete dire di cosa tratta? Andrea: 'Time for Revenge' è un titolo che non è stato scelto a caso. Dà esattamente il senso di come ci siamo sentiti durante le fasi di produzione ed ancora prima, quando si pensava solo a suonare ed arrangiare i pezzi. Non sono mancate le difficoltà per questo gruppo, iniziando dal primo full-length, registrato ma mai ufficialmente pubblicato, fino ai vari cambi di line-up, ma nonostante questo non abbiamo mai mollato e abbiamo voluto a tutti i costi raggiungere questo risultato! Per questo ne siamo così orgogliosi, perchè ci siamo impegnati al massimo e ci abbiamo creduto, ed oggi possiamo finalmente, a modo nostro, rendere omaggio alla musica, che è parte fondamentale delle nostre vite! Quali sono le band che vi influenzano di più? E nel campo dei libri e dei film quali sono le opere, se ci sono, che guidano i vostri testi? I testi, almeno sul nostro debut, sono influenzati spesso, ma non sempre, dalla storia e dalla mitologia (retaggio anche del tipo di studi fatti...), ma non mancano i frequenti richiami all'attualità e ad esperienze di vita vissuta, spesso celati in contesti più astratti in cui l'ascoltatore può immedesimarsi a sua volta. Ciò non significa che in futuro si possa anche allargare lo spettro delle tematiche trattate uscendo dal contesto storico/mitologico. Per quanto riguarda le band che ci piacciono potremmo farti un elenco lunghissimo e anche di più, diciamo che siam felici di poterti citare anche band italiane quali Labyrinth o Vision Divine; poi penso che siamo tutti d'accordo nel nominare gruppi quali Maiden, Dream Theater, Angra, Elegy, Shadow Gallery, Europe, Deep Purple, Toto, Helloween e molti altri ancora, và a periodi...keep changing!! Salvo: per la letteratura, oltre ai testi dei tempi dell'università che sicuramente hanno volenti o nolenti influenzato parte delle nostre letture successive ed oltre ai soliti Tolkien o Lovecraft attualmente sto riscoprendo vari classici della letteratura italiana; da Pirandello a Calvino... e per i film fantasy, trhiller e commedie sono tra i miei generi preferiti. Luca: sono d’accordo, gli argomenti di studio universitario hanno dato anche a me svariati spunti per scrivere dei testi, due esempi sono "Symbols of Pyramid" e "Rise". Andrea: la mia passione per la musica è nata con i Queen, fantastici in tutto come nell'eterogeneità dei loro brani, cosa che cerchiamo di fare anche negli Ivory, non limitandoci ad un genere o ad uno stile ben definito, tranne che il nostro appunto! Altre band, oltre a quelle citate, per me molto importanti sono Pain of Salvation, Symphony X, Fates Warning, Genesis e Peter Gabriel; per quanto riguarda l'Italia sicuramente i mitici Goblin e i progetti di Claudio Simonetti e i fantastici DGM. Devo dire che ho trovato il vostro disco interessante nonostante alcune pecche di cui parleremo dopo. Vi va di raccontarci traccia per traccia il vostro cd? Luca: Con piacere. L’album inizia con due tracce – "The Pharaoh" e "Symbols of Pyramid "– dal forte impatto melodico e vicine ai canoni power, i cui testi sono legati alla storia dell’antico Egitto, un tema forse molto trattato ma, secondo me, sempre ricco di spunti interessanti. "Gates of my Heart" ci porta verso ambiti eghties, più legati alle influenze prog-hard rock di Salvo, con un testo di Ivan che spazia in territori astratti, in cui il sentimento è la chiave di volta.. credo uno dei pezzi più riusciti del disco. "Rise" tratta di ecologia e di come non ci si renda conto dei rischi che questo mondo corre. Con la title track "Time for Revenge" si torna su territori hard rock e generalmente è anche la canzone a cui spetta la chiusura in sede live; si passa quindi a "Just the Eyes", una ballad, melodica al punto giusto con parole d’amore, a mio avviso, non banali. Con "Aeternal Dance" si spinge sull’acceleratore, un pezzo che a me suona un po’, con la massima modestia per carità, Simphony x o Angra style! E’ un brano che ci riporta in territori power prog con molte porzioni strumentali, lunghi scambi di assoli e liriche legate al tema della reincarnazione vista però in maniera distaccata. Il pezzo dall’arrangiamento più elaborato è certamente "Atlantis Falls" che narra appunto la fase conclusiva della caduta della mitica Atlantide ed è forse il pezzo più marcatamente prog dati i frequenti cambi di tempo e gli arrangiamenti molto ricercati, ma mantiene sempre una forte impronta melodica. Dopo la strumentale e sognante "Heaven’s call", che riprende melodicamente il climax del pezzo che la precede, l’album si chiude con "Gothic Cathedral", forte di una melodia di immediato impatto su un arrangiamento che inizia in territori folkeggianti per concludersi nei canoni power. Il testo è fantasy e narra di visioni scaturite da un’ipotetica sindrome di Stendhal che potrebbe occorrere in una magniloquente cattedrale gotica, costruita su rovine celtiche (tale cattedrale esiste e si trova in Francia e la sua storia è molto interessante). Ho trovato abbastanza mediocre la parte tecnica di 'Time For Revenge': ci potete dire cosa è successo in fase di registrazione del disco? Mah…Sicuramente se avessimo avuto un budget maggiore lo avremmo impiegato per migliorare ulteriormente la produzione del CD, che comunque ci vede impegnati ognuno sul proprio strumento senza artifici o trucchetti vari. Avremmo potuto registrare tutto in casa e credimi ci saremmo anche risparmiati dei soldi; tanto oggi quel tipo di produzioni di "plastica" piacciono e sono sicuramente rassicuranti per "l' orecchio medio". Noi abbiam preferito evitare il copia e incolla, abbiamo suonato ogni singola nota del disco senza filtri o trigger sulla batteria, senza autotuner o simili ausilii. Col senno di poi sicuramente avremmo voluto continuare a rifinire e migliorare il tutto... certo è che per il prossimo prodotto cercheremo di non tralasciare niente ed elevare ulteriormente i nostri standard. Abbiamo fatto un primo passo, ora vogliamo andare avanti cercando di fare sempre meglio!! Time for Revenge è comunque una fotografia nitida di ciò che sono gli Ivory oggi, con i suoi pregi e difetti. Avete già carne al fuoco per il prossimo platter? Se si, ci potete anticipare qualcosa? Come ti anticipavo ci sono già anche piani per affrontare la prossima produzione affinché possa valorizzare al massimo le nostre nuove composizioni. Abbiamo già due, tre canzoni in cantiere e di base continueremo a privilegiare il lato melodico delle composizioni, senza tralasciare quello tecnico/esecutivo che rispecchia il nostro animo più prog!! Difficile dire già che disco sarà, cercheremo di evolvere, non avrebbe senso fare sempre le stesse cose, ma quello che conta per noi è almeno cercare di scrivere delle belle melodie accompagnate da arrangiamenti in grado di valorizzarle. Luca: Sul fronte delle tematiche, personalmente mi sto orientando verso la filosofia, un campo che, con la massima umiltà considerata la difficoltà della materia, ultimamente ha catturato la mia attenzione. Andrea: Col prossimo lavoro cercheremo di introdurre argomenti legati all'evoluzione, alla società e al modo di vivere e pensare moderni, cosa che interessa tutti noi. Sarà possibile vedervi live presto? Avete già delle date? Oltre a varie tribute band in cui alcuni di noi son coinvolti, come Ivory abbiamo recentemente suonato qui a Torino proponendo live buona parte dei pezzi del debut e qualche cover. Sicuramente cercheremo di fissare presto altre date e a tal proposito invitiamo i lettori di Hardsounds a visitare il nostro myspace www.myspace.com/ivorymetalband dove saranno comunicate tutte le news inerenti l’attività del gruppo. Sai, se non sei una tribute band è molto difficile avere una attività live costante, o comunque suonare in condizioni professionali. Anche in passato non sono mancate serate in locali “estremi”, con cameriere che passavano attraverso il palco (quando c’era!!) per arrivare ai tavoli, o spazi angusti in cui un movimento di troppo ti faceva rischiare il manico della chitarra in cambio di una birra e un panino!! Ci siamo divertiti e abbiamo bellissimi ricordi di tutto. Ora saremmo felicissimi di suonare il più possibile, ma ci piacerebbe riuscire a presentare al meglio il gruppo dal vivo e se fosse possibile anche fare da support band per gruppi dalla attività più consolidata, beh, non esitate a contattarci [email protected] saremo pronti a salire sul palco!! Quali sono stati i cd che vi hanno colpito di più nel 2008? E quelli che vi hanno deluso? Salvo: Personalmente devo dire che il nuovo degli Almah lo ho trovato formalmente perfetto, anche troppo. Melodia, tecnica, cura degli arrangiamenti...bello. Anche l'ultimo Whitesnake è molto bello e anche Torn degli Evergrey. Deluso no, ci piace scoprire i lati migliori anche di ciò che magari lì per lì non è esattamente come ci aspettavamo. Un disco contiene sempre il messaggio di chi lo ha composto e suonato; magari non è sempre subito comprensibile, ma il bello è anche riuscire a scoprirlo. Onestamente però l’ultimo dei Metallica, a proposito di produzione, poteva esser meglio!! Luca: Anche io non sono rimasto troppo colpito dall’ultimo Metallica, mi è invece piaciuto Revolution Renaissance, dal classico sapore Tolkki, dall’aspetto melodico per me molto invitante. L'intervista si chiude qui: vi ringrazio per la vostra disponibilità e vi auguro buona fortuna. Grazie ancora a voi per lo spazio concesso; fate un salto su www.myspace.com/ivorymetalband e se vi piaceranno i pezzi non esitate a contattare la Heart of Steel Records alla email [email protected] il modo più veloce per avere il CD…anzi ce n’è un altro più veloce, ma non usatelo eh!!

MANY DESKTOP PUBLISHING PACKAGES AND WEB PAGE EDITORS NOW USE Reviewed by Admin on Jan 6 . L'Amourita serves up traditional wood-fired Neapolitan-style pizza, brought to your table promptly and without fuss. An ideal neighborhood pizza joint. Rating: 4.5

Commenti

Lascia un commento

live report

Appunti01

DEFLORE + OVO
Glitch - Roma

Gli industrial mongers romani festeggiano i 20 anni di carriera presentando il nuovo lavoro 'Defective Music for A Daily Psichosis', sempre su Subsound Records; il più complesso di tutta la loro produzione. L’opera sale alla distanza attraverso t...

Nov 23 2024

2015 Webdesigner Francesco Gnarra - Sito Web