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HEATHEN FORAY

Un album d'esordio - "The Passage" - possente e battagliero che sta ottenendo i meritati consensi positivi da parte dei media specializzati europei. Gli Heathen Foray, band austriaca, sono molto giovani, ma anche assai ambiziosi e determinati. Qualità che potrebbero fare davvero la differenza da qui a qualche anno e che si riflettono nelle parole di Jugern Bruder, fondatore del gruppo. Leggiamo così ci dice... Ciao Jurgen, e congratulazioni per il disco, sicuramente uno tra i più interessanti di questa prima metà del 2009. Siete molto giovani ed all'esordio. Ti va di dirci qualcosa in più sulla band? Gli Heathen Foray nascono nel 2005 quando decido di mettere insieme ad alcuni altri membri della mia allora band, i Plethora. Era nostra intenzione mettere su un gruppo che come caratteristiche avesse in primo piano chitarre e melodie, ma che allo stesso tempo suonasse rude ed aggressivo. Così ci mettemmo subito a lavoro componendo e cercando altri membri. Nel 2007 esce "Forest", nostro primo demo che ci ha portato subito in tour come supporto a Ensiferum, Moonsorrow, Tyr, Korpiklaani e Eluveitie durante il Paganfest. In aprile di quest'anno è uscito il nostro primo full-lenght, "The Passage", per la Black Bards Entertainment. Il nostro stile potrebbe essere descritto come "pagan-metal", ma non è che ci piaccia molto catalogarci. Bene. Passiamo subito a "The Passage". Vi definite, o vi definiscono, Pagan Battle Metal band. Ma a me risulta un po' riduttiva come definizione. Potresti approfondire questo aspetto? Di base si tratta di heavy metal molto melodico e tecnico. Le liriche sono ispirate dalla mitologia della storia. Non usiamo tastiere, flauti né violini sul disco. A noi piace suonare aggressivi nel modo in cui il metal dovrebbe suonare, diretto e senza fronzoli. Al di là delle etichette - che a quanto pare non piacciono nemmeno a te - non è difficile rintracciare nella vostra musica rimandi a band come Amon Amarth e Children Of Bodom. Mi sbaglio? Nel caso contrario, allora quali band vi hanno ispirato di più? Per prima cosa vorrei dire che non suoniamo per somigliare a qualcuno. Ci facciamo letteralmente trasportare dalla musica. Poi chiaramente ogni membro della band ha i suoi riferimenti ed i suoi gusti personali, e questo certo va ad incidere sulla nostra musica. Ma capisco benissimo si possano fare dei paragoni con gente del calibro di Amon Amarth e Children Of Bodom. Per noi è un piacere essere accostati a loro, ma non miriamo a niente se non a suonare quello che ci piace e ci viene naturale. In merito al lavoro svolto dalle chitarre, devo dire è davvero encomiabile. Le linee melodiche sono vincenti e gli assoli davvero entusiasmanti. Si può dire che la lezione dettata dagli Iron Maiden sull'uso delle due chitarre abbia avuto un peso notevole sul vostro modo di comporre. Grazie per i complimenti. Io e Bernd(l'altro chitarrista. ndr) abbiamo deciso insieme di concentrarci particolarmente sugli assoli. Ci sono molte band valide là fuori, ma solo poche si dedicano in modo approfondito alla fase solista. Noi vogliamo che gli assoli siano importanti tanto quanto il resto. Personalmente, devo dire che io e Bernd ci approcciamo in maniera differente alla fase solista. Lui improvvisa molto ed un fanatico dello sweep-picking, mentre io pianifico l'assolo sulla base delle emozioni che il brano suscita. Quindi posso dire che la lezione degli Iron Maiden ha influenza sul mio stile, mentre Bernd deve aver imparato quelle di Wintersun e Dragoforce(ride. ndr). I testi sono sostanzialmente funzionali alla musica. Epici ed a tratti fantasy. Ma c'è da dire che le tematiche sono abusate. Come credi riuscirete a distinguervi dalle altre tantissime band che trattano gli stessi temi? Noi abbiamo poco a che con tematiche fantasy. All'inizio sfruttavamo molto questo filone, ma poi abbiamo capito il nostro paese(l'Austria. ndr) vanta saghe e leggende più interessanti. Certo, hanno comunque a che fare con il genere "fantasy", ma hanno comunque una base di realtà su cui si muovono. Quindi, miriamo a distinguerci dagli altri parlando di quello che conosciamo meglio e ci coinvolge personalmente. Però devo dire che una cosa che vi distingue subito dal resto, a prima vista, è lo spettacolare artwork della copertina. Ne circolano davvero di orrende in giro. Ce ne vuoi parlare? E' un lavoro dell'artista svedese Jonas Jakobsson il quale si è ispirato al testo del brano "Dragon's Eye". In questa canzone un gruppo di eroi parte alla conquista di nuove terre, ma deve fare i conti con il pericolo che si avvicina alle loro spalle. Siamo molto contenti dell'artwork, a tal punto da scegliere come titolo dell'album quello che Jonas ha dato alla sua opera. Ma come mai avete scelto proprio "The Passage"? Dove dovrebbe condurre metaforicamente? La ragione per cui abbiamo scelto questo titolo risiede proprio nella raffigurazione. Si, è una metafora perché come gli eroi anche noi vogliamo conquistare nuove "terre". Le vostre foto promozionali vi ritraggono in pose figlie di clichè ed anch'esse abusate. Spade, sguardi truci e via dicendo. Quanta autoironia c'è in esse, ed in che percentuale vi prendete eventualmente sul serio? Sul piano personale non sono affatto una persona come nelle foto promozionali. Inizialmente nelle nostre foto non c'era l'ombra di una spada, ma la nostra label ha insistito ne facessimo altre con le spade. Ti posso assicurare che nessuno della band vive di clichè, ma alla fine quello che vedi rimanda a quanto trattiamo nei nostri testi. Detto questo mi preme anche sottolineare che vogliamo divertirci, per questo motivo abbiamo pensato di usare queste nostre "maschere" anche sul palco. Alla fine è solo una questione di entertainment. Che cosa significa per te essere pagano? Vi limitate ad esprimerlo solo attraverso la musica, oppure anche in privato seguite una filosofia di vita che si rifà all'aggettivo? Anche sul piano personale possiamo definirci come "pagani", soprattutto sul piano teorico. Nel senso che non andiamo certo per le foresta a vivere come si faceva secoli fa, ma miriamo a convogliare la nostra eredità culturale nell'attualità. Tenere sempre presente da dove si viene, ma senza che questo significhi tornare indietro. Ritorniamo per un attimo al disco. In tal senso l'opener "Fading Tree" è un chiaro messaggio in merito a quanto di dannoso l'uomo stia producendo sulla natura. Si, "Fading Tree" parla di come l'uomo stia distruggendo la natura dimenticando completamente quali sono le sue radici. L'albero sta lentamente morendo, perde le sue foglie e le radici inaridiscono senza che nessuno se ne preoccupi. Per noi pagani quelli radici sono tutto. In merito allo stile, possiamo dire che il vostro è ben delineato. Pensate di muovervi sulle stesse coordinate in futuro, oppure di sperimentare qualcosa di nuovo? Dopo aver ricevuto così tante recensioni positive devo dire ci sentiamo molto più sicuri sul nostro stile attuale. Abbiamo già cominciato a comporre materiale per il nuovo disco, e questi sarà sicuramente sullo stile di "The Passage". Però devo dire anche che proveremo ad andare avanti ed a valorizzare qualche nuovo concetto. Starete di sicuro promuovendo "The Passage". Come vi state muovendo? Si approssima l'estate ed i festival saranno tanti. Parteciperete a qualcuno in particolare? Stiamo lavorando in stretto contatto con la nostra label per organizzare le date. Parteciperemo ad alcuni festival sia in Austria, sia in Germania. Saremo spesso on stage, in pratica. Magari andremo anche in tour da soli, chi può dirlo... Bene Jurgen, siamo giunti alla fine. Ti saluto, ma come da rituale per Hardsounds.it lascio concludere a te l'intervista. Hai altro da aggiungere? Beh, prima di tutto ti ringrazio per l'intervista. Credo sia molto importante supportare ed essere supportati da magazine di un certo peso come il vostro. Per chi volesse conscerci meglio, invece, vi invito a visitare il nostro sito ufficiale e la nostra pagina Myspace per ascoltare qualche brano del nostro disco: www.heathenforay.com www.myspace.com/heathenforaymetal

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