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DRAMMAGOTHICA

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Hardsounds! Presentate la band ai nostri lettori… Ciao a tutti! Noi siamo i Drammagothica, una gothic metal band proveniente dalla città di Benevento. Siamo nati nel 2001 ma è da poco più di un anno che la formazione si è stabilizzata a quella attuale che sembra oltretutto essere la migliore e la definitiva. Non a caso siamo riusciti a sfruttare questo fertile periodo per l’incisione del nostro primo album, 'Ira'. E’ infatti con questa produzione che ci presentiamo al pubblico, proponendoci nell’ambito nazionale e non con ottimi propositi e grandi idee per il futuro. 'Ira' è il vostro primo capitolo discografico. Potete dirci come è stato realizzarlo? Questo primo capitolo, grazie anche all’entrata nella band di Laura Santangelo che ci ha spronati e motivati, è nato quasi come una sfida contro noi stessi. Come prima nostra esperienza in studio non eravamo affatto consapevoli di quello a cui andavamo incontro ed è quindi per questo che abbiamo azzardato tale scelta preparando le nostre creazioni migliori (le nove tracce dell’album) in tempi record e con una metodologia incentrata tutta sulla prospettiva della sala d’incisione. Anche i tempi di registrazione sono stati molto brevi, abbiamo completato il tutto in tre mesi, frequentando la sala esclusivamente durante i nostri fine settimana liberi. Riteniamo in ogni caso di essere riusciti bene in questo lavoro, il prodotto ci pare ottimo e non abbiamo alcun rimpianto. Ascoltare per credere! Ho particolarmente apprezzato due pezzi, "Void" e "The Oblivion's Cradle". Come sono nati? EHEH, per "Void" ci sarebbe da parlare molto. Quel brano ha una storia così breve ed allo stesso tempo così stranamente interessante. Posso accennarvi il fatto che sia nato giorno per giorno per merito ogni volta di un diverso componente del gruppo. Tanto che ne abbiamo avuto tutti una idea completa soltanto a registrazioni concluse! Per quanto riguarda "The Oblivion’s Cradle" invece parliamo di un brano con una lunga storia alle spalle. Infatti questo stesso brano è presente anche sulla nostra prima demo risalente al 2006, periodo in cui alla voce femminile era Manuela Romano, va a lei infatti il merito delle liriche. Fatto sta che in 'Ira' abbiamo effettuato molte modifiche a questi brani più datati, dando maggiore respiro alla musica e curando maggiormente i suoni. A cosa vi siete ispirati per i testi? Questa è una domanda frequente ma anche molto importante. I nostri testi, nel caso del primo album 'Ira', sono correlati, secondo una precisa volontà, al forte tema dell’ira. E’ a questo sentimento, nonché peccato capitale, che ci ispiriamo. Come guidati da una forza che abbiamo dentro e che tendiamo a liberare con la musica, ma anche con quel malessere che vi imprimiamo. Il fine che ci proponiamo è quello di reagire con ogni mezzo alle scelte che la vita compie per noi senza mai interrogarci, di trasmettere questo stato d’animo a chi ci è intorno scatenando e provando a scatenare una stessa reazione che avvicini a noi chi è lì ad ascoltarci. Tristezza, rimpianti, difficoltà di agire, l’aver a che fare con la morte e con forze a cui non possiamo tener testa, sono sicuramente questi i principali fautori d’ispirazione. Ci sono state delle critiche al vostro disco che vi hanno particolarmente colpito? Critiche, si. C’è stato un “critico musicale” che si è soffermato, dopo aver ascoltato l’album, a criticarne l’aspetto. Intendo dire la mera forma esteriore, la copertina, il nostro abbigliamento (che infondo non ha nulla di diverso da quello di tante altre band metal dell’underground) e quanto di più puramente estetico il nostro album presentasse. Avremmo preferito sentire critiche sulla nostra musica, sul prodotto che abbiamo tanto faticato a produrre, e solo “poi” sul nostro apparire. Al contempo però abbiamo amato la definizione di una giovane critica che se ben ricordo è stata anche la prima a recensirci in Italia, definendoci come una stella nascente del gothic metal made in Italy. Quali sono i vostri principali gruppi di riferimento? Lo sono stati sicuramente veterani del goth come Paradise Lost, The Cure, Cremetory, Lacrimosa, ma anche band del presente come i nostri amatissimi Nightwish, gli After Forever, gli Epica e per dar valore anche alla nostra Italia ci sentiamo di citare i Lacuna Coil ma anche i Novembre, i Dark Lunacy e così via. Nella nostra musica c’è un po’ di ognuno di loro. Avete già delle idee per il nuovo album? Certo, il nostro primo capitolo è stato 'Ira', pensiamo di continuare sulla scia dei peccati capitali. Avremmo anche già in mente il nome del secondo, ma lo terremo per noi sperando di creare un effetto sorpresa ogni nuovo album (Dio permettendo). Di certo sappiamo che l’IRA è passata, rimarrà la grinta e la determinazione di sempre, ma anche una più matura ricerca di suoni e armonie. Bene ragazzi, la nostra intervista finisce qui. Vi ringrazio per la disponibilità e vi auguro buona fortuna! Grazie a voi per l’interesse e l’attenzione riservataci. Vi ricordiamo prima di lasciarci il nostro website www.drammagothica.it e la nostra pagina myspace www.myspace.com/drammagothica. Stay Goth

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