CRYSTAL VIPER
In un mondo quale quello del metal in senso molto generale, esistono nella maniera più disparata percorsi e stili che vanno dal melodico all'estremo, con voci pulite, liriche, piuttosto che estremi growl e scream; dove la ritmica e la frequenza sono quando velocissime e quasi imprendibili, quando invece di una lentezza funerea al limite del devastante. Specialmente negli ultimi anni si sono raccolte un sacco di contaminazioni anche da stili musicali che con il metal sembrano non sposarsi assolutamente, ma esistono al contempo delle band che hanno fatto della proposta di uno stile smaccatamente classico e senza qualsivoglia edulcorante il loro credo più profondo. Questo è il caso dei polacchi Crystal Viper, che arrivano con 'Queen Of The Witches' al loro sesto album, e per mostrare ancora una volta muscoli ben potenti, borchie luccicanti ed appuntite, ma soprattutto un heavy metal genuino. Del nuovo album e delle ispirazioni principali ne abbiamo discusso con la bella Marta Gabriel, che è voce, anima e corpo del collettivo polacco.
Ciao ragazzi, e benvenuti su Hardsounds. Siete arrivati al vostro sesto album in circa 15 anni di carriera. Se doveste fare un excursus della vostra esperienza sotto il nome di Crystal Viper, quali sono stati i momenti che ritenete fondamentali per il successo e la solidità di questa band? Guarda, innanzitutto dipende cosa si intende per successo, dato che risulta essere un concetto differente per ogni singola persona. Personalmente, penso che la nostra esperienza sia stata un grande successo, che ha incontrato alti e bassi, ma che è andato contro ogni previsione. Abbiamo l’opportunità di fare quello che vogliamo sempre fare, registrare album, fare concerti, e condividere la nostra passione quale è quella di suonare heavy metal con tutti i fans sparsi per il mondo. Sicuramente, non è potuto succedere spontaneamente; abbiamo dovuto fare molte scelte difficili lungo la nostra strada, e lavorare davvero duramente per restare a galla, ma sono molto contenta e grata di quello che facciamo e dove siamo potuti arrivare.
Voi siete stati sempre devoti ad un heavy metal puramente classico e vero. Pensate quindi che la musica migliore sia sempre quella che i vari Iron Maiden, Manowar ed altre storiche compagini heavy metal hanno prodotto negli anni passati, e che quindi le varie evoluzioni che hanno portato al metal odierno non creano lo stesso impatto e le stesse emozioni? Non c’è qualcosa che si possa indicare come la musica migliore, dato che abbiamo tutti in modo personale degli artisti preferiti, abbiamo gusti personali, e band o musicisti che ci piacciono di più o di meno. Ed è la stessa cosa quando si provano certe emozioni che provengono dall’ascolto della musica, è qualcosa di personale. La gente dovrebbe ascoltare la musica che li renda più felici e che li faccia stare bene. Comunque hai ragione, noi seguiamo il percorso che è stato tracciato dalle band che tu hai menzionato, e che amiamo in modo assoluto, come Iron Maiden e Manowar. Nei nostri cuori è chiaramente presente il metal classico. Ma noi rispettiamo i fans di altre band, o di altri generi metal, come anche di differenti generi musicali. Anche qui tra i Crystal Viper ci piacciono band e generi diversi, ed ascoltiamo molta musica che va oltre il tradizionale heavy metal. Per esempio, sono una grande fan di band come Nifelheim, Dissection o Destroyer 666; ascolto molto doom metal e band come Candlemass e Solitude Aeternus, ma anche molta musica che non ha nulla a che vedere con il metal. Per esempio, mi piace Mike Oldfield, che ha avuto una grossa influenza sul mio percorso musicale, e ascolto anche molta musica classica.
Il titolo del nuovo album è ‘Queen Of The Witches’. Vi chiedo, quanto vi affascina la stregoneria e il mondo dell’occulto? Nello scrivere i vostri brani, vi siete affidati alla letteratura di settore e ad avvenimenti antichi, oppure è il frutto della vostra fantasia? Posso dirti che è vero in parte. Adoro questo genere di letteratura e di film, ma nel caso di ‘Queen Of The Witches’ l’intero concept è basato su eventi realmente accaduti, e tutti i testi sono stati scritti da me. Quindi, posso dire che l’album è una sorta di fantasy, ma comunque basato su eventi veri e su qualcosa che è già successo, come su qualcosa che potrebbe ancora accadere.
Rispetto al precedente ‘Possession’, sembra che sia stato fatto un lavoro di produzione migliore e più limpido, in cui vengono maggiormente valorizzati i singoli elementi della band. Vi chiedo se vi siete concordi con questa sensazione, e quali sono state le differenze di restituzione del sound tra i due album, semmai ve ne fossero? Sono d’accordo con te. Mi sento orgogliosa del nostro lavoro su ‘Possession’, ma non credo sia il mio album preferito fatto con i Crystal Viper, in quanto riflette un periodo molto oscuro della mia vita. Durante le registrazioni di ‘Possession’ ho avuto seri problemi di salute, e le sessioni di registrazione sono state molto, molto difficili per me. Ho discusso con molti amici e fans al riguardo e non hanno trovato grandi differenze, ma quanto ascolto ‘Possession’, sento che ho sofferto molto. Con il nuovo album, ‘Queen Of The Witches’, si è rivelata una situazione esattamente opposta. Innanzitutto, eravamo molto eccitati che i Crystal Viper fossero tornati, che avremmo potuto suonare ancora insieme. Abbiamo avuto molto tempo per pensare all’album e per prepararci al meglio, io stessa ho avuto molto tempo per preparare le canzoni, sia musiche che testi. L’energia di questo nuovo album è grande, e la puoi sentire attraverso queste nuove canzoni. Quindi posso dire che questa è la differenza maggiore tra ‘Possession’ e ‘Queen Of The Witches’: l’energia.
Uno degli elementi portanti di ‘Queen Of The Witches’, e della band in generale, è la voce e la presenza proprio di te, Marta Gabriel. Che peso hai all’interno della band? Guarda, io scrivo tutte le musiche e tutti i testi nei Crystal Viper, e quindi credo che sia l’aspetto più importante della band. Se ci fosse qualcun altro che scriva tutte le musiche, molto probabilmente il sound sarebbe totalmente differente, ed alla fine diventerebbe una band diversa.
La tua voce ricorda molto quella della mitica Doro Pesch. Lei è la fonte di ispirazione principale, oppure ci sono altri artisti, anche uomini, che ti danno un contributo ispirativo importante? Sono una grande fan di Doro e dei suoi lavori, specialmente quelli fatti con i Warlock. Nutro un profondo rispetto per lei, ma volendo essere totalmente onesta, non penso di dire che sia lei la mia principale fonte di ispirazione. Ci sono molti artisti e cantanti che mi ispirano, ed alcuni di questi li vorrei menzionare come dei miei eroi, come per esempio Tony Martin e Ronnie James Dio, Rob Halford, Klaus Meine; o per andare sul versante femminile, Gigi Hangach dei Phantom Blue. Quando invece vogliamo paragonarci a dei musicisti, come detto prima sono una grande fan di Mike Oldfield. Gli album che ha fatto negli anni ’70 hanno dato una grossa influenza su di me e sul modo di comporre musica.
Inoltre, anche la struttura dei brani, associata al tuo modo di cantare, ricorda certe soluzioni adottate da Doro ai tempi dei Warlock. Oltre alle ipotetiche ispirazioni culturali di cui facevamo riferimento prima, nel produrre l’album avete preso spunto da ascolti musicali particolari? Penso sia figo che la gente senta nella nostra musica delle similitudini con le band classiche come i Warlock, che è stata una grande band. Ma ho sentito così tanti paragoni con così tante band, che non riesco a dirti quale sia quello corretto. Probabilmente questo è corretto, e che significa che non suoniamo come altre band. Sì, penso di poter dire che ci siano state particolari ispirazioni durante il nostro lavoro su ‘Queen Of The Witches’, come anche il fatto di dare un sound molto classico all’album, molto massiccio ed organico. Abbiamo usato gli stessi metodi che sono stati usati durante le sessioni di registrazione di album storici di band come Black Sabbath (in particolare il periodo con Tony Martin), Judas Priest o Iron Maiden. Abbiamo voluto un sound vero, reale, dinamico e potente, e penso che abbiamo raggiunto l’obiettivo, il nostro produttore ha fatto un bel lavoro.
È da ‘Legends’ del 2010 che collaborate con un’importante etichetta come AFM Records. Un’etichetta che ha sempre trattato metal con le palle. Qual è stata la scintilla che ha fatto nascere questa solida collaborazione? E quali sono secondo te le band e i musicisti attuali che hanno le palle? Sì, sono molto felice di collaborare con AFM Records, dopo molti anni ci sentiamo finalmente a casa. Se non contiamo il live EP che abbiamo fatto prima di ‘Legends’, questo è il nostro quarto album in studio che abbiamo fatto per AFM. Dopo che il nostro precedente contratto si era concluso, abbiamo iniziato a contattare alcune etichette, ed abbiamo deciso di accordarci con AFM, che ci ha offerto condizioni serie ed affidabili, e come tu hai detto, conoscono molto bene il metal. Riguardo alle “palle”, penso che tutte le band con voce maschile le abbiano, inclusi i Crystal Viper, che è un’eccezione in quanto hanno me come cantante, ma abbiamo comunque 3 maschi nella band. (ride)
Sicuramente, musicisti con le palle sono Ross The Boss, Mantas e Steve Bettney, che hanno dato il loro contributo in ‘Queen Of The Witches’. Quali sono le caratteristiche migliori di ognuno, e che tipo di consiglio particolare vi hanno dato? È già una tradizione quella di invitare musicisti di band che amiamo e rispettiamo, e di far parte come special guest nelle nostre registrazioni, ed anche questa volta non potevamo e non volevamo agire diversamente. Manowar, Venom e Saracen hanno avuto una grossa influenza su di noi, e siamo grandi fans delle loro band, e così abbiamo invitato Ross The Boss, Mantas e Steve dei Saracen per suonare con noi. Siamo in contatto con Ross e Mantas da molti anni, e quindi è stato facile coinvolgerli; loro potevano anche rifiutare, sicuramente, ma penso che si siano divertiti. Con Steve dei Saracen è stato leggermente diverso, dato che lui non ci conosceva; ma l’abbiamo contattato, gli abbiamo inviato un demo del brano “We Will Make It Last Forever”, e lui ha accettato l’invito di cantarlo in duetto con me. Ciascuno di loro è un brillante musicista ed un grande artista, aventi uno proprio e caratteristico stile, ed è stato forte averli con noi nel nostro nuovo album.
Dal punto di vista del riscontro verso il pubblico, da chi avete avuto l’accoglienza maggiore (sia dal punto di vista delle vendite e degli ascolti in streaming, sia in sede live)? Vuoi dire dove i Crystal Viper risultano più popolari? Riceviamo un sacco di messaggi e di supporto da ogni parte del mondo, ma posso dire che riceviamo un riscontro molto forte, più di ogni altro, in paesi come Germania, Spagna e Grecia, oltre che Stati Uniti e Giappone. Penso sia il fatto che l’heavy metal tradizionale in generale è molto popolare in questi paesi, e rispettivamente è il genere che la fan base dei Crystal Viper apprezza di più.
Il vostro paese d’origine, la Polonia, è un paese che secondo te vi considera a dovere, e considera il metal in generale? Oppure dovete affidarvi ad altri paesi per raccogliere un seguito positivo? Il metal in Polonia è un genere che viene fatto bene, ma i polacchi sembrano preferire generi più estremi, come black metal e death metal, ed è sempre stato così. Molta gente qui ci vede come un qualcosa di inusuale, qualcosa di esotico, quindi è vero che i Crystal Viper risultano in qualche modo più conosciuti in altri paesi rispetto alla Polonia. Sicuramente, abbiamo dei fans leali anche qui, ma confrontati con le band più estreme siamo quasi sconosciuti.
Grazie della piacevole chiacchierata. Concludiamo con un saluto al pubblico italiano che vi segue e che vi aspetta dal vivo. Grazie dell’intervista, è stato un piacere! Sarebbe grandioso tornare in Italia, abbiamo suonato nel vostro paese solo una volta, molti anni fa, assieme ai Virgin Steele ed agli Angel Witch (durante lo Steel Fest del novembre 2011 all’Estragon di Bologna, ndr). Sarebbe fantastico tornarci! Ciao, siamo una Metal Nation!
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