CREHATED
Con un debut album da poco sul mercato, il convincente 'Anthems Of Hate', i thrashers marchigiani Creahted arrivano dritti dritti davanti al microfono di Hardsounds, per l'intervista di rito; il compito di rappresentare la band spetta al cantante e bassista Alessandro "Nitrox" Nardi... Ciao! Come prima cosa presenta la band ai lettori di Hardsounds… Ciao a tutti, i Crehated sono una band modern-thrash metal, formata da 4 amici nel 2005 con la voglia di fare del metal moderno e violento. Tutti avevamo avuto delle esperienze passate insoddisfacenti e quindi la voglia di riscatto era tantissima, e così solo dopo un mese di prove abbiamo esordito, e da allora non ci siamo più fermati: attività live massiccia, un demo ed un disco a distanza di un anno e mezzo l’uno dall’ altro, e una costante evoluzione musicale. Come nasce 'Anthems Of Hate'? Anthems è nato in maniera spontanea, è il frutto di un'evoluzione naturale che abbiamo avuto come strumentisti e compositori, allargando i nostri orizzonti anche a tipi di musica distanti dal metal. E poi soprattutto, c’è stato lo zampino di Mauro Mancinelli, che ha prodotto e registrato il disco, che in studio ha reso ottimi dei brani validi, con qualche chicca, soprattutto per la voce e gli assoli. Quali sono i gruppi da cui vi sentite maggiormente influenzati? Tantissimi, elencarli tutti sarebbe impossibile, dato che ognuno di noi ha un background musicale differente. Diciamo che siamo aperti a tutto, ma ultimamente siamo influenzati solo da chi fa musica nuova e moderna, perché è questo che vogliamo essere un gruppo di metal nuovo. Quali sono i punti di forza del vostro thrash metal? Cos’è che vi rende differenti dagli altri? Tutto! Ah ah ah! A parte gli scherzi, io credo che quello che ci rende diversi è che piano piano stiamo creando una nostra personalità, unica e inconfondibile: un thrash metal moderno, nuovo, con contaminazioni prog, sintetizzatori e altro ancora. Non anticipo molto a chi non ci conosce, dico solo ascoltate e poi commentate! Cosa vuol dire suonare thrash nel 2008? Suonare thrash metal anni ’80 nel 2008 non vuol dire niente, solo copiare. Ma non solo il thrash metal, qualsiasi genere che viene suonato oggi è facile che diventi una brutta copia. Il thrash metal ha fatto storia, è grandioso, violento, maligno. Solo che il tupatupa ha fatto il suo tempo, ora va mescolato con qualcosa di nuovo. Cosa ci puoi dire dell’artwork di 'Anthems Of Hate'? Mi sembra molto suggestivo e ricco di simboli, sbaglio? Ricchissimo, alcune cose le posso svelare, altre rimangono segrete; quello che posso dire è che l’8 che capeggia sul tendone è un simbolo della nostra proposta ed il pagliaccio è l’esecutore. L’idea della copertina è stata principalmente opera del batterista ma la mano ed il merito maggiore va dato al designer dell’artwork, Massi Ricci. Come stanno andando le recensioni del vostro debut? Finora molto bene, tutte positive, ma soprattutto ci fanno capire che la nostra proposta è apprezzata ma soprattutto capita, e questo significa molto per noi, perché comunque volevamo che gli ascoltatori capissero che non facciamo thrash metal old style ma thrash metal nuovo e moderno. C’è qualcosa che col senno di poi avreste fatto in maniera differente? No guarda rimpianti non ne abbiamo, certo quando sei a livello underground sai che c’è sempre di meglio per quanto riguarda la parte della promozione e della visibilità, ma SG Records sta lavorando molto bene per promuovere il nostro disco, quindi per adesso non ci lamentiamo e crediamo nel futuro. Cosa ci dobbiamo aspettare da qui in avanti dai Crehated? Io vorrei dirti di aspettarti di vederci al Gods Of Metal, ma nonostante sia cosciente della nostra capacità, devo guardare in faccia alla realtà. So che possiamo fare molto perché le potenzialità ci sono e la voglia di darsi da fare anche, ora aspettiamo quella cosa che ti fa fare il salto: il colpo di fortuna che ti porta a diventare un professionista. Che tematiche affrontate nelle vostre lyrics? Chi se ne occupa? Delle lyrics mi occupo principalmente io, ma la cosa funziona così: nasce il pezzo e uno di noi propone una tematica, che poi io sviluppo. I temi sono vari, non ci sono temi che adesso direi che non potremo mai toccare, perché scriviamo quello che ci passa per la testa, ma diciamo che 'Anthems' è nato con la voglia di sputare in faccia a chi ci sta sulle palle, sotto vari aspetti e con varie sfumature. Qual è il brano che potrebbe incarnare meglio lo spirito del gruppo? Forse "Reborn In Chaos" , sulla quale tra l’altro ha cantato Paolo Ojetti degli Infernal Poetry; è una canzone nella quale ci sono moltissime variazioni, tanta rabbia, e soprattutto si sente la voglia di spaccare il culo a chi ci viene contro. Com’è la scena metal dalle vostre parti? la provincia di Macerata riesce a valorizzare i giovani gruppi o è necessario andare altrove a cercare fortuna? No, o meglio suonare si suona, ma praticamente gratis, e non sai mai se la serata può andare bene perché molte volte neanche ai metallari della zona frega molto di sentire concerti metal. La provincia di Macerata può essere buona per fare un po’ di rodaggio, per scaldare i motori ma poi devi andare fuori e sperare che ti chiamino il più possibile. Avete già definito degli obiettivi per il futuro? Per ora suonare live il più possibile, e cercare di portare la nostra musica ovunque, in modo che tutti conoscano i Crehated. Poi piano piano vediamo come vanno le cose, comunque il seguito di Anthems è gia in lavorazione. Bene, direi che può bastare… a te il compito di chiudere l’intervista come meglio credi… Vorrei ringraziarvi, perché dedicandoci questo spazio ci aiutate a raggiungere il nostro obiettivo, farci conoscere. Per il resto vorrei ringraziare di nuovo chi ha reso questo progetto quello che è, chi ha comprato e comprerà il disco. State sintonizzati con il nostro myspace (www.myspace.com/crehated) per nuove ed importanti novità. Grazie a tutti! Stay Modern!!!
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