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CENTURION

Ciao Luciano, benvenuto sulle pagine di www.hardsounds.it... come prima cosa, vuoi dirci 3 motivi per i quali i nostri lettori debbano interessarsi alla musica dei Centvrion?
Un saluto a te Guido e grazie per lo spazio che ci concedi. Tre motivi... dunque... Curiosità, voglia di ascoltare buona musica (questa è di parte... :D), voglia di spaccarsi cervicale e collo al ritmo di head banging che la nostra musica produce sull'ascoltatore. Lo so, ci avevano imposto di scriverlo tra le controindicazioni, ma, diavolo, non siamo mica un farmaco!
A che tipo di pubblico pensi sia destinato un disco come "Invulnerable"? Non temi che questo heavy metal fedele alla linea possa aver "fatto il suo tempo"?
A chiunque piaccia l'heavy metal e non necessariamente quello classico. A mio avviso molti sono gli elementi moderni presenti in questo cd, dipende solo dal punto di ascolto della musica stessa. Ed io credo ci sia un po' di tutto e non solo heavy metal rigorosamente fedele alla linea. Se l'heavy metal avesse fatto il suo tempo, non ci sarebbero state determinate reunion, e determinati come back non trovi?
Stilisticamente, il nuovo disco mi è sembrato ancora più diretto e in-your-face dei precedenti, anche grazie a un maggior uso della melodia nei refrain (ad esempio "Virtus" o "Eternal Return")... sono così lontane le venature thrash/death di "Hyper Martyrium"?
Stavolta si, le venature thrashy di Hyper Martyrium sono state domate. Ma attenzione! Ciò non significa che in futuro non possano riemergere o venire fuse in qualcosa di più originale... chi può mai dirlo. Il nostro pregio è la spontaneità, potremmo nuovamente farci prendere la mano... Stavolta abbiamo voluto focalizzare il nostro sforzo compositivo appunto sulla melodia, una peculiarità ben evidente negli elementi della band. Abbiamo voluto svilupparla pur mantenendo le nostre caratteristiche di cattiveria e senza snaturare il nostro sound. Mentre lavoravamo sui nuovi brani, abbiamo visto che ci piaceva cosa veniva fuori ed abbiamo proseguito in questa direzione.
Ho notato come Germano sia migliorato ulteriormente, acquisendo un completo controllo della sua potenza vocale... la cosa risalta nelle ballads (ben due!) presenti sul disco... come sono nati questi pezzi, un tempo solo accennati in episodi quali "Roma Capvt Mvndi"?
Erano idee che ci frullavano in testa da tempo, le abbiamo sviluppate visto anche lo stile dell'intero disco che si è rivelato essere l'album che poteva dare spazio a questa nostra vena melodica. C'è stato davvero un duro lavoro dietro queste due canzoni, ma il risultato finale ci ha ripagato. Roma caput Mundi è stato un episodio come a suo tempo in Arise Of The Empire trovavi canzoni come Snow Covers Imperial Alps e Ragong Power. Stavolta abbiamo avuto la possibilità di svilupparle meglio anche con un ottimo lavoro in studio di registrazione.
Il promo in mio possesso non includeva i testi delle canzoni... puoi dirci su cosa vertono le lyrics stavolta? Sembra abbiate lasciato un po' da parte l'immaginario per così dire "neo-romano" dei vecchi dischi...
Si, è vero. Stavolta la battaglia per la libertà non si combatte tra eserciti, ma all'interno dell'uomo stesso, contro le deviazioni della moderna società attuale. Una battaglia finalizzata al ritorno alla purezza, alla nobiltà d'animo ed alla trascendenza individuale. Una battaglia che ha come alleati i valori ed i principi della tradizione, come armi vincenti la volontà e la determinazione e come risultato finale l'invulnerabilità dell' animo umano a tutti gli attacchi della decadenza della modernità.
E a proposito dei vecchi testi, un po' tutti sanno come vi siano costati di "scorrettezza politica" a cui sembra che nessuno in Italia sia immune... non ti pare che troppo spesso chi predica il rispetto per le idee altrui si trovi in prima fila nell'osteggiare chi canta un minimo fuori dal coro?
Nel corso della mia vita e per via di molte esperienze fatte ho imparato una cosa: in Italia siamo tutti, arbitri, allenatori, e bravi calciatori quando si parla di calcio, tutti presidenti del consiglio quando si parla di politica e tutti musicisti quando si parla di musica, ma la cosa più bella è che siamo giudici e giuria in campo legale. Si siamo stati tacciati, etichettati, additati. Onestamente? Non me ne frega un cazzo di tutto questo. La nostra musica non è orientata politicamente, non lo è mai stata né mai lo sarà. Magari prima o poi scenderemo, noi italiani, dai nostri piedistalli di giudici, allenatori, presidenti del consiglio, musicisti e, con una rinata obiettività, riusciremo a prendere ciò ci viene proposto, senza necessariamente doverci trovare qualcosa, semplicemente per quello che è: musica. E sai perché credo sia successo tutto questo? Perché noi italiani (e come vedi parlo sempre in prima persona e non rinnego la mia italianità, anzi!) abbiamo vergogna di ciò che siamo stati, perché il fascismo (oddio ho detto proprio fascismo) ha fatto del nostro orgoglio storico un simbolo e troppo spesso ci dimentichiamo che proprio questo nostro passato, ciò che eravamo e che fondamentalmente siamo è stato motivo di sviluppo per l'intera società attuale, la base della civiltà moderna che si basa, appunto, sulle ceneri di un Glorioso Impero che partiva proprio dall'Italia e che è stato base di quella che è l'attuale Europa, riunificando e fondendo le numerose culture e popoli.
Nell'ultimo periodo la scena marchigiana, di cui voi siete stati tra i primi esponenti di spicco, è cresciuta molto, e eventi come il Summerslam di quest'estate continuano a confermarlo: cosa pensi delle molte valide bands nate nella vostra terra?
Penso che rifletta esattamente quella che è la realtà a livello nazionale. Tanta voglia di suonare e tanta voglia di emergere. Le marche propongono moltissime band e molte sono cresciute ed altre lo stanno facendo. Purtroppo non seguo la scena così da vicino quanto vorrei e non sono in grado di fare un'analisi dettagliata di questa situazione. Posso però renderti partecipe di quelle che sono le sensazioni associate a tutto questo fermento. Mie. Personali. Ci sono elementi davvero validi, elementi davvero validi a cui manca un po' di modestia ed elementi affatto validi a cui sarebbe necessaria una massiccia dose di modestia. Basta così altrimenti inizia il solito discorso sulle gelosie tra band. Per quanto riguarda i Centvrion, siamo sempre stati collaborativi ed amici di tutti e così continueremo ad esserlo, sia con bands di carattere nazionale (ricordi quel meraviglioso Italian Attack?) che con tutte quelle realtà locali che vorranno esserlo con noi. Bella manifestazione il Summerslam. Mi sono divertito un casino quella sera, peccato che per alcuni piccoli problemi logistici e per dare a tutti i gruppi lo spazio che meritavano, abbiamo dovuto sacrificare, causa ritardi, una parte della scaletta programmata. In ogni caso ben venga chi ha voglia di farsi il culo ad organizzare simili manifestazioni che danno la possibilità a tutti di esibirsi. Un plauso ed un doveroso GRAZIE da parte nostra va agli organizzatori ed AMICI del Summerslam, con l'augurio, di cuore, che il prossimo anno possa crescere ancora di più.
Quanto è importante per la tua band l'aspetto propriamente "rock'n'roll" (fare casino in giro, divertirsi, contatto coi fan...), e quanto quello meramente "professionale" (esercizio, prove, impegni, interviste,pianificazione...)
Al momento quello promozionale sta assorbendo gran parte della mia giornata non lavorativa... Purtroppo è difficile amministrare la propria vita con tutti gli impegni che si hanno ed a volte, quando si è a briglia sciolta è meraviglioso poter lasciare andare proprio quell'aspetto più rock'n'roll e divertirsi con tutti gli amici ed i fan. In ogni caso si può far collimare entrambi gli aspetti, divertendosi quando ci si esercita, quando si prova, quando si lavora alla promozione. Siamo ancora un po' come musicisti che hanno l'entusiasmo del primo disco, ogni novità è una sorpresa, ogni traguardo raggiunto una soddisfazione. Ci piace così perché siamo così. E, sotto l'aspetto musicale, entrambe le componenti sono importantissime se vanno a braccetto.
Sinceramente: pensi che i Centvrion abbiano raccolto quanto meritato? O che ci sia ancora terreno da conquistare per voi?
Tutti i risultati, i traguardi raggiunti dai Centvrion sono stati meritati, se avessimo meritato di più, ci sarebbe sicuramente stato riconosciuto. Ci siamo evoluti, abbiamo fatto esperienza, siamo migliorati, ci siamo affiatati... chissà che questi elementi, associati ad un migliore lavoro in studio ed in sala prove, non ci permettano di meritarci qualcosa in più di quanto non riconosciuto fino ad ora. Non siamo noi a decidere cosa ci meritiamo. Affatto! È il pubblico che stabilirà il nostro valore e noi rignrazieremo sempre qualsiasi sia il risultato che raggiungeremo.
Qual è un sogno che, come musicista, senti di aver realizzato? E qual è un sogno che invece speri di poter tramutare in realtà grazie alla tua musica?
Suonare al Gods of Metal. Suonare di nuovo al Gods of Metal perché il ricordo è indelebile e la voglia di condividerlo con i nuovi elementi della band è enorme. Chissà che ad Enrico, trovandosi a leggere questa intervista, non salti la pulce nell'orecchio per l'anno prossimo...
Bene Luciano, l'intervista e finita... saluta tutti i legionari dell'heavy metal che ti stanno leggendo e arrivederci a presto sulle nostre pagine!
Un saluto a tutti i nostri fan, vecchi e nuovi, a chi ci odia ed a chi ci ama. Stay metal!

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