Jake Brown: RICK RUBIN
Per quanto possa essere poco condivisibile un parere di MTV che ha definito Rick Rubin come il produttore più importante degli ultimi vent'anni, ci sentiamo in buona parte d'accordo con l'ormai ex canale musicale. E' da questo assunto che Jake Brown parte per esplorare il mondo del geniale producer il quale, partito dalla produzione di un singolo di LL Cool J nella prima metà degli anni Ottanta, fonda poi la Def Jam prima, e la Def American dopo. Precursore dell'idea che l'hip hop ed il rap dovessero intrecciarsi e campionare il rock ed il metal per superare la stagnazione artistica, Rubin produce e guida con coraggio gente come Run DMC, Public Enemy e Beastie Boys e li porta al successo fin da subito. Innamorato degli Slayer e di Glenn Danzig al primo ascolto, il mago newyorkese comincia con loro un lungo cammino che lo porterà a produrre dischi di grande successo per band dal grande appeal commerciale e dall'altrettano enorme talento come Red Hot Chili Peppers, System Of A Down, Rage Agaisnt The Machine, Audioslave, The Cult, Metallica, Linkin Park e moltissimi altri, compreso anche il redivivo Johnny Cash nella sua resurrezione artistica da metà anni Novanti in avanti. Attraverso un continuo rimando a dichiarazioni ed interviste pubblicate su magazine e quotidiani dallo stesso Rubin, Brown fotografa la sua storia da un punto di vista personale ed intrigante: in pratica ogni capitolo è dedicato ad un album prodotto dove sia le band, sia il produttore stesso raccontano particolari, sventure e fortune che hanno portato alla registrazione ed alla nascita di quel disco. E si fa presto a capire come mai sia stato il vincitore di ben dieci Grammy Award: Rick Rubin è una persona decisa, che sa quello che vuole, che riesce sempre ad ottenere il massimo dalle persone che lavorano per e con lui, ed ha un talento innato che lo porta a scommetere sempre sul cavallo vincente. I risultati parlano chiaro, è lui senza dubbio il Re Mida della consolle da quasi tre decadi.
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