WATCH ME BLEED: SOULDRINKER
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19/10/2009Se cercate un mix di thrash e death metal con qualche marcato accento 'core, allora vi consiglio di provare ad ascoltare il disco di debutto dei Watch Me Bleed. All'interno di 'Souldrinker', questo il titolo, convivono e combattono infatti differenti tratti stilistici, che confluiscono in una proposta spesso avvincente e destinata a tormentare l'incauto ascoltatore. Non tragga in inganno l'opener "Rise", la cui struttura ritmica ricorda non poco i Nevermore, perchè il quintetto austriaco dimostra lungo tutto il lavoro di saper sviluppare con originalità il proprio credo musicale. Pesantissimi, come avviene in "Sixsixseven" (così possono dire di saperne una più del diavolo?), i nostri puntano tutto su un sound ruvido e granitico che esalta l'incedere spesso marziale dei brani. L'assalto della band è guidato da ben due cantanti (la principale peculiarità del progetto Watch Me Bleed), che, alternandosi nel prendere le redini della situazione con i loro diversi approcci vocali, rendono più dinamici ed invitanti i pezzi qui presenti: il brano più riuscito, da questo punto di vista, è con tutta probabilità "Bloodred Rain", con i due singer perfettamente a proprio agio nello scambiarsi il ruolo di attore protagonista. 'Souldrinker' è un album godibile, figlio di un songwriting che mette al primo posto impatto ed immediatezza, in grado di dar vita a composizioni dirette e implacabili: ascoltate "The Game Is On" e, soprattutto l'irriverente "Jackhammer", poi ditemi se le chiappe vi restano incollate o meno alla sedia... Vabbè, molto probabilmente i Watch Me Bleed non rivoluzioneranno l'heavy metal, ma ciò non toglie che col presente debut sono riusciti ad assestare qualche sonora mazzata.
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