MAYHEM: Daemon
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07/12/2019Immagini infernali, blasfemi crescendo vocali e inumane pause sono il condensato dell’ultima fatica in studio degli storici Mayhem. La band torna al passato, agli albori del proprio black metal, fraseggi di attualità e personalità come sempre spiccata sono gli accenti di un sound che, oggi come non mai nel recente passato, ha in sé l’eco della old school. In tal senso però, a livello di produzione, non si risente di quell’indefinitezza che talvolta oscura le peculiarità tecniche di artisti esperti. 'Daemon' parla dell’inferno, parla di un’attitudine che anche alla luce di recenti dichiarazioni degli artisti, guarda al passato degli anni insanguinati del black metal: omicidi, chiese in fiamme e stile di vita impregnato di nera fiamma. Oggi come oggi non sappiamo quanto ci sia di vero o di magistralmente costruito dietro tutto ciò, volto quasi a ricreare ambientazioni ideali alla promozione del full-length. Premesso ciò ,che poco e nulla c’entra con la musica, non possiamo che addentrarci in un disco dal quale restare colpiti. Naturalezza e genuinità che si scrollano di dosso influenze e sperimentazioni, trasudando black metal e poi implementando elementi heavy. Un retrogusto di rock e thrash che si conficca nell’anima e che incarna perfettamente le origini di un sound a cui non importavano mode. Il seguito poi che ne è scaturito è stato la “sovraproduzione” di varie realtà , il cui scopo era quello di incarnare un malessere, senza però metterci del proprio. Non è questo mai stato il caso dei Mayhem, i cui presunti bassi erano dati da un’interpretazione dissonante e fuori dal coro che hanno contribuito loro stessi a creare. 'Daemon' non ha il puzzo del preconfezionato, è semplicemente un tuffo in antri infernali, un punto di vista personale di atmosfere luciferine. La prova di Attila Csihar è sempre indiscutibilmente di qualità, ricreando contesti bestiali ed in cui il dolore si mescola al piacere e all’ineluttabile fascino dell’occulto. Tanti cambi di tempo, ritmiche serrate e cacofonie che diffondono un sulfureo sentore di crudeltà. La gelida espressione del black lascia il passo in più punti all’incandescente odio, fiamme dell’inferno che si alimentano di peccato e dissolutezza. Il punto di vista così pare quello di un demonio che si compiace di sé, un lavoro che incarna perfettamente lo spirito iniziatore del filone. Chi va cercando musica al passo con i tempi, personale e che rappresenti i dogma della nera fiamma non deve lasciarsi sfuggire 'Daemon', lugubre stella del firmamento musicale.
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