KARI RUESLATTEN
Quando si ha bisogno di prendere una piccola pausa dalla frenetica vita quotidiana, esistono vari modi che garantiscono che questa pausa sia assolutamente soddisfacente. Tra questi modi c'è sicuramente l'ascolto di una tra le più belle ed eteree voci della scena musicale contemporanea; una voce che unisce natura e passione come quella della cantante norvegese Kari Rueslatten che con il nuovo album 'To The North' ci conduce per mano attraverso paesaggi incontaminati. A fronte della nuova uscita abbiamo provato ad approfondire il discorso con Kari per cercare di capire da dove trae ispirazione.
Ciao Kari, e benvenuta su Hardsounds.it. Per iniziare, vogliamo dirti che siamo davvero felici del tuo ritorno nelle scene musicali l’anno passato, dopo parecchi anni. L’anno scorso ci hai riempito di piacere con 'Time To Tell', e quest’anno sei tornata con 'To The North'. Da cosa è scaturita questa rinnovata vitalità musicale? E speriamo che tu ci abbia preso gusto…Grazie molte! Tornare a fare di nuovo musica è davvero entusiasmante e rende la mia vita completa. E non credo di prendermi un’altra pausa.
Nella tua carriera sei sempre rimasta all’interno di determinati range musicali, che contemplano un concetto di musica basato sulla calma, sulla quiete e la sobrietà. Riesci a vivere queste sensazioni anche nella tua vita quotidiana? Eh, bella questa domanda: come bilanciare tutto nella vita. Sto ancora cercando di trovare la chiave segreta. Quando scrivo le mie canzoni mi sento molto intima; è la mia via d’uscita, la mia evasione, e il mio placido rifugio è sedermi davanti al pianoforte e iniziare a suonare e cantare.
La copertina del nuovo album ed alcune foto promozionali ci scoprono una Kari Rueslatten immerse nell’armonia della natura; armonia che si rispecchia nel tono che hai dato alle canzoni. Che rapporto hai con la natura, specialmente pensando che tu sei nata in un paese che di natura ne ha da vendere, come la Norvegia? Mi sono sempre ispirata alla Natura e alla musica folk norvegese, l’oscurità e la malinconia della notte, dei grandi boschi, ma anche la bellezza che ci circonda. Penso che queste saranno sempre la mia chiave d’ispirazione quando scrivo le mie canzoni, così come per 'To The North'.
Oltre alla Norvegia, c’è qualche altro posto che ti ispira in modo particolare? Forse non proprio un posto, piuttosto sono molto affascinata dalla mente umana; il nostro modo di pensare, di agire, di ragionare; le nostre emozioni ed i nostri comportamenti.
Il videoclip che promuove ed anticipa il nuovo album è tratto dal brano “Battle Forevermore”. Pensi che nella vita bisogna combattere tutti i giorni per raggiungere i nostri obiettivi? Bella domanda. Penso in maniera definitiva che saremmo degli sciocchi ingenui se pensassimo che le cose siano sempre facili.
Hai registrato l’album nei prestigiosi Parr Street Studios, a Liverpool, in Inghilterra, dove molti artisti di fama internazionale hanno registrato I loro lavori, come Coldplay, Anathema, Moby, Saxon, Marillion, e molti altri. Lavorare in un tale contesto ti ha dato degli spunti e delle sensazioni particolari? È stato uno studio molto speciale per registrare 'To The North' sebbene sia talmente grande e famoso, è stato anche molto rilassante e con un’atmosfera davvero amichevole ed armonica. Ma prima di ogni altra cosa, bisogna dire che ciò che è stato davvero grandioso sono stati i musicisti che hanno suonato in quest’album. Tutti i brani sono stati registrati dal vivo in studio, e il rapporto tra i brani e i musicisti si è sviluppato in modo notevole, facendo diventare questo rapporto davvero forte e duraturo. Sono stati tutti talmente appassionati nei confronti delle canzoni, ed hanno approcciato le canzoni in modo meraviglioso.
Ascoltando l’album, abbiamo avuto la sensazione di vivere in totale assenza di gravità, una parentesi estatica prima di tornare nella vita reale. È la stesa sensazione che tu provi quando suoni ogni singolo momento di 'To The North'? Grazie molte, sono davvero grata di queste parole. Il mio scopo è stato di creare un album che porti l’ascoltatore fuori dalla routine quotidiana per un breve lasso di tempo. Mi piace vedere 'To The North' come una colonna sonora.
Quali sono state le tue principali ispirazioni per quest’album? Ci sono molti artisti che mi hanno ispirato durante gli anni, ed anche nella realizzazione di 'To The North'. Attualmente ho realizzato una playlist su Spotify con circa una ventina di canzoni ed artisti che sono per me fonte d’ispirazione. La playlist si chiama “Lost in the Nordic Woods”, e la si può trovare sul mio profilo “Kari Rueslatten” su Spotify, cosicché ognuno è il benvenuto ad ascoltarla.
Secondo te, qual è il momento ideale della giornata per ascoltare quest’album? Penso che sostanzialmente 'To The North' sia un album da ascoltare di sera e di note, dato che la musica è malinconica e tranquilla, non molto up-tempo ed allegra. È anche un album da ascoltare durante un viaggio. Mi piace molto ascoltarlo durante i miei viaggi, e penso che 'To The North' sarà un bel disco da ascoltare.
Ora facciamo un giochino simpatico, che spero sia di tuo gradimento. Hai a disposizione la possibilità di scegliere tre/quattro lettere dell’alfabeto, che puoi associare con qualsiasi cosa: una parola-chiave, una persona per te importante, un posto particolare, eccetera. Da ciò che sceglierai, ti do la possibilità, per ciascuna di queste tre/quattro lettere, di raccontarci un tuo pensiero.
Scelgo A come Autunno: questo sarà un autunno speciale, dato che il mio nuovo album 'To The North' uscirà ad ottobre.
Scelgo M come Musica: sono davvero felice di tornare a comporre musica, che è qualcosa che riempie la mia vita con energia.
Scelgo L come Lettori di quest’intervista: ringrazio chi tra di voi leggerà quest’intervista, spero che stiate vivendo un felice momento.
E infine scelgo F come la mia Famiglia: la mia famiglia rappresenta tutto per me.
Con i The 3rd And The Mortal sei stata tra gli artisti pionieri di un certo modo di concepire il rock atmosferico, e conseguentemente la componente dark-gothic della musica rock e metal. L’ingresso delle voci femminili nella musica metal, dalla prima metà degli anni ’90 in poi, ha creato molte band di assoluta qualità, ed anche la scena dark-gothic metal con voce maschile. Cosa ne pensi di questo denso percorso musicale? Trovi delle similitudini tra 'Tears Laid On Earth' (album del 1994 dei The 3rd And The Mortal con Kari Rueslatten alla voce, ndr) e i tuoi recenti lavori? La musica è in continuo sviluppo e cambiamento, e molte donne nell’industria musicale tendono a fare cambiamenti, per come la musica è espressa; inoltre è importante che ci siano molte donne ovunque nell’industria musicale, sia come musiciste, che come tecniche del suono e facenti parte di etichette discografiche. Riguardo alle similitudini tra 'Tears Laid On Earth' e 'To The North', ce ne sono alcune. Trovo che alcuni elementi folk, ambient ed atmosferici siano comparabili tra di loro.
Continuando a parlare dell’apporto che il cantato femminile ha dato alla scena dark-gothic metal, non possiamo dimenticare il progetto 'The Sirens'. Da chi è partita la scintilla fondamentale e qual è stata la più grande motivazione che ha permesso di creare un progetto di tale calibro artistico? Il progetto 'The Sirens' è nato dall’iniziativa di Anneke Van Giersbergen e Liv Kristine di fare un progetto insieme. Allo stesso tempo, Anneke ed io abbiamo comunicato sulla stessa lunghezza d’onda, ed abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa insieme tutte e tre. La nostra caratteristica comune è stata quella che noi tutte eravamo le voci fondative delle nostre ex band, The 3rd And The Mortal, The Gathering e i Theatre of Tragedy. “The Sirens” è un progetto-live, dove interpretiamo le canzoni dalle nostre band passate e dalle nostre carriere da soliste, con in più materiale nuovo come 'The Sirens'. Per me una motivazione fondamentale è stata quella di riuscire ad esibirmi sul palco con due cantanti così eccellenti e talentuose, e mi piace inoltre suonare le vecchie canzoni dei The 3rd And The Mortal ancora dal vivo con una grande band come la band di 'The Sirens'.
Speriamo in una tua presenza dal vivo in terra italiana, la quale sfortunatamente non ha potuto accogliere un live di 'The Sirens', nonostante il calore, il rispetto e il seguito che i fans italiani hanno nei vostri confronti. C’è stata una motivazione particolare che vi ha portato a scegliere altre destinazioni (come per esempio Pratteln, in Svizzera, a cui ero presente…)? Ci sarebbe davvero piaciuto venire in Italia, e spero che ci sarà occasione di venirci un giorno, lo spero proprio.
Grazie mille per il tempo concessoci. Fai un saluto ai fans italiani. Grazie molte per l’intervista. Saluto tutti quanti, ringrazio chi leggerà quest’intervista e spero che ascolterete il mio nuovo album 'To The North' (in uscita il 16 ottobre, ndr). Non vedo l’ora di incontrarvi in concerto!
Commenti