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STEELY DAN: Countdown To Ecstasy

Sunset boulevard sez

Conto alla rovescia, ma in questo caso per l’estasi! Titolo e copertina richiamano alla mente i Megadeth (conto alla rovescia per l’estinzione). Si, perché gli Steely Dan sono anche alieni, anticipatori del futuro e fantascientifici. Nella copertina, come per il gruppo thrash metal, è presente una figura umana nuda. Un corpo, non appeso al vuoto ed urlante, ma una figura umana nuda, seduta, che si guarda intorno, in più scatti continui. E’ una PERSONA MESSA A NUDO DAL SUO STESSO CINISMO! E per capire questo concetto credo che sia necessario imparare a conoscere Donald Fagen. Alto borghese, laureato negli anni ’70 (difficile laurearsi in quegli anni).

Amante della qualità audio, forse possessore di costosissimo impianto hi-fi. Si prendeva “troppo sul serio”. Sempre alla ricerca della perfezione con produzioni musicali estenuanti. Autoironico tanto da chiamare la sua band come un vibratore. Un vibratore d’autore, però. Immagine rubata al libro “Il pasto nudo di Burroughs”! Humor e umore nero. Insicuro e terrorizzato a cantare in pubblico. In questo lavoro gli tocca cantare. Solista dalla prima all’ultima traccia. Questo secondo album è come lui, come Fagen. Manca di un singolo commerciale, un singolo trainante nelle vendite e tratta di temi per nulla commerciali. "Bodhisattva" la prima traccia. "Bodhisattva" è un essere vivente destinato a diventare illuminazione, a divenire un Buddha. Questa canzone di orientale non ha nulla, solo il titolo. Cinque minuti di jazz impazzito, jazz scoppiettante, non quello noioso, con un intro richiamo al rock dei Deep Purple. E’ una preghiera informale e strumentale, con Fagen che chiede “Ehi tu, mi prenderesti per mano? Vendo casa e sarò lì per brillare nel tuo Giappone, nella tua Cina”; parodia al tempo stesso "per raggiungere l’illuminazione devo prima disporre dei beni materiali?!" "Razor Boy" è una canzone molto antipatica, sulla scia del suo personaggio. La sua voce chiede “La canterai ancora quella canzone, quando il ragazzo del rasoio arriverà, e ti porterà via le tue cose?”. Saltatela volutamente! Che poi arriva "The Boston Rag". La musica dei bordelli, la musica a luci rosse; due ritmi in un’unica traccia. Per tre quarti un andamento regolare e ossessivo del piano, barbosa da morire, per poi arrivare al quarto finale: un flash, una sincope, perdita della coscienza, il trascinamento musicale! Un vibrafono anticipa un assolo di chitarra elettrica coinvolgente ed entusiasmante che ha un effetto droga! (E intanto pensavo tra me e me, alla mia domanda “Perché lo facevi?", lui mi rispose “perché era troppo bello!". Risposta spiazzante).

Ma passiamo alla traccia "Your Gold Teeth", caratterizzata da un jazz latino, elegante, misurato. Una salsa jazz che richiama l’attenzione sul divenire degli Steely Dan che in questo lavoro sperimentano progressioni jazz. Inserti di chitarra elettrica portano sfumature alla Santana. E per finire "King Of The World". Canzone attuale. Questi due ragazzotti brutti ed antipatici l’hanno scritta dopo aver visto il film del 1962 “Panic In The Year Zero” che racconta di un attacco nucleare a Los Angeles. E "King Of The World" esprime i pensieri del sopravvissuto che si chiede “se rimango nel luogo sicuro potrei vivere fino a sabato?!”. Ecco perché fantascientifici gli Steely Dan! Siamo nel 2020. Tempo segnato dal Coronavirus. Anche loro restano a casa! Io adoro la sua voce cavernicola! PS. Il luogo sicuro era una grotta.

P 1973 ABC Records

Tracklist
01. Bodhisattva
02. Razon Boy
03. The Boston Rag
04. Your Gold Teeth
05. Show Biz Kids
06. My Old School
07. Pearl Of The Quarter
08. King Of The World
 
Line-up:
Donald Fagen: Vocals
Walter Becker: Bass
Jim Hodder: Drums, Percussion
Jeff Shunk Baxter: Guitar
Denny Dias: Guitar
Jeff Shunk Baxter: Sitar
Donald Fagen: Keyboards, Synth
Walter Becker: Harmonica
 
Guest Musicians:
Lanny Morgan, Bill Perkins, Ernie Watts, John Rotella: Sax
Victor Feldman: Vibraphone, Marimba, Percussions
Ben Benay: Acoustic Guitar
Rick Derringer: Slide Guitar
Ray Brown: Doublebass
Walter Becker, Jim Hodder, Shirley Mathews, Myrna Mattheuss, Patricia Hall, David Palmer, Royce Jones, James Rolleston, Michael Fenelly: Backing Vocals

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