ZODIAC MINDWARP & THE LOVE REACTION: WE ARE VOLSUNG

Il ritorno di Zodiac Mindwarp(al secolo Mark Manning) e dei suoi Love Reaction mi mancava. Cinque anni di assenza dalle scene ne avevano ormai decratato la fine, pur se mai ufficialmente avvenuta. Tra tutti i ritorni di questi ultimi anni mai mi sarei aspettato quello del pisellone inglese e della sua (rinnovata) gang di smidollati. Si, pisellone, perchè chi come me ha vissuto gli anni '80 ricorderà certamente il personaggio per la lunghezza della terza gamba, e soprattutto per il piercing che lo "addobbava" (clamorosamente già in anticipo sui tempi), e che finiva in bella mostra ad ogni concerto. Uno status pecoreccio e per certi versi rivoluzionario che non poteva che riflettersi anche sulle sue prestazioni di rocker sguaiato, sboccato, continuamente in controtendenza anche quando già contro si considera il rock'n'roll dei Crue e di tutta la scena street/glam. Paladino di biker, di pugnettari frequentatori di peep-show, di habituè di bordelli di quarta categoria, di cessi pornoromatici e di ubriaconi senza quartiere Zodiac seppe ritagliarsi la sua fetta di notorietà che via via, pur senza mai fermarsi, è andata inesorabilmente scemando. Ma come tutte le cose inattese, dimenticate, l'improvviso ritorno rende la sorpresa piacevole al di là dei contenuti. Quando poi, però, si scopre che i contenuti stessi sono parte integrante della sorpresa, allora l'interesse ed il piacere salgono alle stelle: 'We Are Volsung' è un concentrato di sanguigno, sporco, fradicio rock'n'roll sputato fuori con sudore. E' una bottiglia di whisky piena lanciata verso il palco che va a sfondare la cassa della batteria; è un'ondata di sputi, una scazzotata tra teste di cazzo che se le danno di santa ragione ad un concerto mentre la band continua a suonare; è il tasso alcolico del più incatramato figlio di puttana che avete mai incontrato; è un pantolone di pelle con uno sbrego sul culo e la bava della lingua sulla chiappa appena lasciata dal pappone di turno; è pelle, è cuoio, è motori. E' chitarre slabbrate ed appiccicose, batteria con rullante apertissimo e suono simil sfondato; è voce dai toni strafottenti e provocatori, liriche come al solito da fumetto porno - nonostante le tematiche dei brani si ispirino alla mitologia nordica!?! Tutto questo in poco più di trenta minuti, in dieci canzoni, in cui si concetra l'essenza del rock, quello esagerato, senza freni. Quello degli Zodiac Mindwarp & The Love Reaction, quello che trasuda di The Stooges, di MC5, di selvaggio e di porca di quella troia...