UNDERTAKERS: REVISION DISTORTION XVERSION
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24/06/2004Gli Undertakers sono una delle migliori realtà che il suolo italico abbia mai partorito, con ben 13 anni di carriera alle spalle e numerosi concerti consivisi con gruppi del calibro di Napalm Death, Malevolent Creation, Vader, Cannibal Corpse, Vital Remains, Yattering, Sinister, Disgorge, la band ha negli anni maturato la proposta sonora facendo risultare così il proprio brutalcore personale e non omologato. Con questo "Revision Distortion Xversion" il quintetto partenopeo ha voluto dare una nuova versione ad alcuni dei brani che componevano il grandissimo "Vision Distortion Perversion" dandoli in pasto a Reeks, Fire At Work e Anticracy. In questa nuova veste pezzi come "The Night Of The Bastards" risultano come un immenso calderone con all'interno sparate techno\trance, drum'n' bass, industrial (a tratti le influenze dei Nine Inch Nails si fanno evidenti) e stralci di chitarra distorta, siamo ben distanti quindi dal genere che ci si aspetterebbe dagli Undertakers. Eppure il sound ottenuto risulta interessante nel suo essere caotico e completamente fuori dagli schemi - talmente fuori dagli schemi che vi capiterà di sentire un sassofono "rumoreggiare" (à la John Zorn per intenderci) in "...Massacre" - ed è per certi versi riconducibile al primo lavoro dei The Berzerker pur essendo meno suonato e tirato del suddetto. "Revision Dstortion Xpervesion" è una piccola parentesi nella carriera di un gruppo da sempre devoto alla causa della devastazione totale, che in quasto caso ha voluto massacrare i padiglioni auricolari in modo differente, un lavoro di difficile ascolto che dividerà i sostenitori degli Undertakers, chi non lo apprezzerà potrà sempre "consolarsi" ascoltando la versione originaria, che per inciso anche il sottoscritto predilige.
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