THE WOUNDED KINGS: THE SHADOW OVER ATLANTIS
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03/03/2010Duo inglese al secondo lavoro e dedito ad un doom metal primitivo, che affonda le radici nell'origine del genere, ma che prova a non restare ancorato nel terreno lavorando paradossalmente di fino in materia di arrangiamenti. Funereo, tombale, 'The Shadow Over Atlantis' lascia intravedere in più di un'occasione il talento visionario di Steve Mills e George Birch, ma allo stesso, e per fortuna in misura minore, non riesce a materializzare a pieno la consistente potenzialità delle composizioni: a tratti prolisse e senza via di sbocco. Non che la scelta stilistica miri alla luce, solo che la drammaticità di fondo suona forzata. Ad ogni modo, è un disco capace di orchestrare con semplice complessità l'atmosfera di morte che incombe nota dopo nota, ed il risultato finale che si configura è di quelli imponenti, opprimenti, desolanti. Questo anche grazie come la voce pulita di Birch, decadente e spettrale. Un discanto inusuale che "fantasmizza" il sostrato lirico dell'album, e lo rende disperato come grida ovattate che echeggiano dall'oltretomba, sepolte da cumuli di terra millenari. E se la produzione risulta scarna, essenziale, è pur vero che tale scelta valorizza funzionalmente l'essenza occulta che avvolge il lavoro. Fantastico l'artwork di copertina.
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