THE SPIRIT LIVES ON: THE MUSIC OF JIMI HENDRIX REVISITED - Volume II
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09/11/2004La Lion Music ci sforna un tributo a Jimi Hendrix. Quanti ne abbiamo visti? Credo decine, e ben pochi erano validi. Perchè Hendrix era Hendrix: un uomo che ha sconvolto, a modo suo, il mondo della musica. Un chitarrista geniale, un cantante discutibile che è riuscito a sembrare più che valido, ma soprattutto un uomo del suo tempo. E il suo tempo c'è già stato. Non sto dicendo che si dovrebbe cestinare Hendrix, non sono ancora impazzito del tutto. Solo mi chiedo: nel 2004, che senso ha che una casa si metta a chiamare un po' di artisti per dirgli "facciamo un bel tributo a Jimi"?. Temo ben poco. Ed in effetti, pur trattandosi di musicisti di prim'ordine, il risultato non è poi questo granchè. Qualcuno dirà: "prevedibile". E non a torto. Mettetevi nei panni di chi organizza un cd del genere: innanzitutto vi chiederete se tentare un tributo nel senso delle cover a fotocopia o piuttosto tentare con le riletture, dopodichè avrete il problema della tracklist: i pezzi immortali o quelli che non sono ancora finiti anche nelle pubblicità dei biscotti, e che FORSE qualcuno ancora non conosce? La riposta alla prima domanda, in questo caso, è stata "rielaboriamo, ma non troppo": in fondo, i gruppi che tentano di replicare Hendrix a fotocopia li si trova ogni 4-5 giorni nei locali, mentre quelli che lo rivisitano sono alla Festa de L'Unità lì a fianco. Quindi, cerchiamo la via di mezzo. La risposta alla seconda è: via di mezzo anche qui. Solo brani stranoti? Confronto troppo diretto, e "non si può battere un morto" (chi mi azzecca da dove viene questa citazione? N.d.r.) Solo brani sconosciuti? E chi lo compra? Certo, gli artisti chiamati a rendere omaggio al grande Jimi sono validissimi: non stiamo parlando di un gruppetto di quindicenni che cerca di suonare al di sopra delle proprie potenzialità. A livello tecnico non c'è proprio nulla da lamentarsi. Il risultato è ben più che orecchiabile, anzi, è fin troppo piacevole, fin troppo perfetto: come si diceva, Hendrix è stato Hendrix, nel suo tempo, con le sue caratteristiche, con le sue strumentazioni ed imperfezioni che, in qualche modo, ne hanno impreziosito le sonorità.
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