THE SOVIETTES: LP III
data
20/07/2005Sembra proprio che nella musica moderna ormai la tastiera sia diventata uno strumento irrinunciabile: in questi ultimi anni, sono decine (se non centinaia) i gruppi che fanno ricorso a questo strumento per ammorbidire il loro sound e renderlo orecchiabile anche agli ascoltatori meno avvezzi alle sonorità rock. Purtroppo, recentemente anche il punk è stato coinvolto da questo fenomeno, così che stanno emergendo molte bands che propongono sonorità influenzate dalla new wave ottantiana, coniugando punk rock e pop ballabile vecchio stile. Il boss dell’americana Fat Wreck Chords, il buon vecchio Fat Mike, è sempre molto attento agli sviluppi del mercato discografico, ed infatti non ha perso l’occasione di scritturare bands come i qui presenti The Soviettes, lanciandole direttamente nel gotha della scena punk americana e mondiale attraverso lunghi tours nazionali ed internazionali. Però, nonostante la promozione della Fat Wreck, non posso fare a meno di constatare i limiti di questa band dal punto di vista musicale: il loro terzo lavoro (il primo sotto Fat Wreck), infatti, manca decisamente di originalità. Il sound della band è piuttosto banale, tanto che già dopo le prime due tracce (le piacevoli “Multiply and divide” e “Paranoia cha cha cha!”) non vedrete l’ora che il disco finisca. Insomma, i 14 pezzi dell’album (per 28 minuti totali) non valgono affatto il prezzo del cd: magari qualcuno potrà gradire, ma a me sta roba non piace proprio…
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