the murder of my sweet: divanity
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30/01/2010Ottimo debutto, sotto l’ala protettrice della Frontiers, per gli svedesi The Murder Of My Sweet, band che si potrebbe senza ombra di dubbio definire un vero e proprio crocevia tra il mondo del metal e quello del pop. Infatti questo lavoro propone delle deliziose sonorità gothic sapientemente miscelate da sottili contaminazioni emo e da azzeccatissime inflessioni mainstream (per averne un chiara idea consiglio vivamente di ascoltare l’attraente brano "Follow The Rain"). Ciò che rende questo lavoro un piccolo gioiello di inestimabile valore è la presenza sia di orchestrazioni che di ottimi riff di chitarra terribilmente malinconici ma che non diventano mai troppo zuccherosi. A completare il tutto ci pensa l’ottima prova vocale di Angelica Rylin, che si districa in maniera magistrale e quasi epica tra pezzi sinfonici del calibro di "Kiss Of Death" fino a delle autentiche mazzate sonore come la tagliente e detonante "Revolution". Il tutto condito dalla maniacale produzione di sua magniloquenza Daniel Flores. Per concludere non resta che fare nuovamente i complimenti sia alla band per aver dato alle stampe un autentico capolavoro sia alla Frontiers per aver creduto in un gruppo che sicuramente potrà divenire molto di più di un semplice e scontato side project.
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