THE JULIET MASSACRE: Human Abuse
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15/06/2015Oggi parliamo di slam brutal death metal, un genere di nicchia, qualcosa che quindi riesce a farsi apprezzare solo da chi ama la parte più corrosiva e carnale del metal. Per farlo prendiamo come esempio 'Human Abuse' dei Juliet Massacre, una band italianissima molto rispettata anche fuori dai confini nazionali. Un rispetto che si basa principalmente su alcuni aspetti: ci sanno fare e sono dei seri professionisti. Il disco parte nella maniera più furiosa immaginabile, giusto per non lasciare spazio a dubbi di ogni sorta: doppio pedale e blast beat incessanti, una cura maniacale del riffing e ben due voci a dare il benvenuto all’ascoltatore. Il tutto con quella foga distruttrice che aveva contraddistinto il loro debutto 'Pray For An Afterlife'. 'Human Abuse' non è quindi una sorpresa per chi già ha avuto a che fare con questa band, bensì a quel sapore di conferma. La conferma di essere davanti a un progetto che non ha alcuna paura di esporsi in maniera diretta, autoproducendosi. Tanto a dar loro ragione ci sono ospiti del calibro di Julien Truchan dei Benighted e Radim degli Spasm, due nomi che nell’ambiente brutal death europeo sono noti ai più e che qui si sono prestati a dare la loro dose di odio a due bombe come "The Tragedy of the Guns" e "Slam Against the Injustice". Intensità e grande preparazione tecnica dei musicisti fanno poi di 'Human Abuse' un lavoro eccelso, che va a posizionarsi tranquillamente tra le prime uscite targate Black Dahlia Murder in fatto di virtuosità, e Job For A Cowboy per la dose massiccia di brutalità offerta. Se siete amanti di questo tipo di musica date una chanche ai Juliet Massacre, vi sorprenderanno parecchio.
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