THE CONTORTIONIST: Intrinsic
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24/10/2012Contrariamente al monicker che hanno, gli americani impacchettano una manciata di brani tutt'altro che contorti che sanno di Dream Theater si, ma che vantano melodie eteree e stacchi non proprio tanto elaborati come ci si aspetta. I tipici breakdowns di scuola -core fanno capolino qua e là senza spingere più di tanto, l'atmosfera rarefatta dona ai brani un retrogusto particolare, l'elemento che più può piacere di 'Intrinsic'. Neanche la voce si perde in territori estremi in modo esagerato, anzi son più le volte in cui, come in "Anatomy Anomalies", ascolterete una band in grado di costruire trame interessanti ma ancora troppo prive di mordente tali da risultare totalmente vincenti. Linee vocali sorrette da un vocoder mai troppo invadente, band con buone idee, ma troppo intenta a dare ad 'Intrinsic' un'aria raffinata. Il che è un bene, perchè lo differenzia finalmente dai tanti dischi che escono ogni giorno in ambito metalcore e affini. Peccato che ad ascolto concluso ci rimane un forte amaro in bocca. Bel lavoro di synth, belle idee, ma svanisce tutto così, d'improvviso.
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