THE CONFLITTO: Dusk Over The Nations
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20/06/2011Ascoltando l'intro mi stavano già brillando gli occhi pensando ad una collaborazione della grandiosa Anne Clark con il suo spoken word inconfondibile, con questa band italiana; invece ho scoperto che la voce è di Chiara Poy, e che la band in questione propone, tra alti e bassi, un hardcore noise di ispirazione statunitense. Il sound è ben prodotto, le idee ci sono, si sente che sanno suonare, ma il tutto è penalizzato dall'uso di tre voci in perenne screaming (di ispirazione Converge) che tendono ad infastidire in egual misura per il loro essere ispide. I brani migliori sono quelli in cui rallentano e non cantano; "Beautiful Machine" vale da sola l'acquisto del cd per i suoi stop-and-go mozzafiato rubati agli Helmet del periodo d'oro di 'In The Meantime', nonchè "Teddy". Mi hanno ricordato una misconosciuta band italiana che ebbi il piacere di conoscere dal vivo anni orsono al Beach Bum Rock festival di Jesolo, i Full Effect; i grandiosi Negazione per quel loro fondere strutture hardcore e ritmiche metal, gli Unsane per la violenza noise, ed i Dillinger Escape Plan per le dissonanze e le complicate partiture. Essendo la prima release meritano una prova di appello per constatare se hanno fatto tesoro dei peccati di gioventù.
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