TESTAMENT: LOW
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19/02/2006Dopo il passo falso “The Ritual” i Testament ritornano prepotentemente a fare sul serio con un nuovo capitolo, il sesto della carriera, ricco di novità. In primis l’assenza di Alex Skolnick, sostituito alla chitarra solista dal talentuoso James Murphy, anch’egli affermato axeman dalla tecnica indiscutibile. Anche Louie Clemente non fa più parte della band così che dietro il drumkit in quest’occasione troviamo John Tempesta (già con gli Exodus) che non rientra comunque nella line up ufficiale, figurando qui unicamente in veste di session man. Rispetto al passato sembra cambiato anche l’approccio interpretativo di Chuck Billy, che sfoggia un timbro più impostato e si concede un uso più massiccio del growling, con risultati più che confortanti, come testimoniato da pezzi come “Dog Faced Gods” e “Legions (In Hiding)”… e quando si parla di legioni i Testament sono sempre devastanti. “Low” è un disco molto piacevole nel suo insieme che mostra come il gruppo made in Bay Area sia rientrato pienamente in carreggiata dopo la sbandata del precedente lavoro. In dodici tracce estremamente varie ritroviamo una band particolarmente agguerrita capace anche di sperimentare nuove soluzioni che si discostano parecchio da quanto fatto in passato (certe nuove sfumature death oriented hanno lasciato il segno) senza però perdere di vista la propria anima thrash. Non tutto riesce per il meglio (e c’è qualche filler di troppo), ma di certo questo “Low” non può lasciare indifferenti vista la presenza di canzoni riuscite e coinvolgenti come la stessa title track, il mid tempo “Hail Mary” o la dirompente “Ride”. E senza dimenticare la già citata “Dog Faced Gods” (a dir poco furiosa), forse la traccia migliore del lotto e in un certo senso ghiotta anticipazione del loro album più violento, “Demonic”, che uscirà qualche anno dopo.
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