TABOR, TY: ROCK GARDEN
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28/09/2006Disco maturo questo Tabor il quale, sulla scia creativa tornata alla ribalta della sua band d'origine con il recente "Ogre Tones", mette in mostra tutte le sue qualità soliste che esplicitamente rimandano a quanto il trio texano è riusciuto a proporci in venti anni di carriera. Le coordinate sono note, quindi, figlie di un stile ricercato e mai fine a sè stesso, e dal suono pieno, corposo, che fa da base a melodie poco abituali, anch'esse assai ricercate. Ma quello che impressiona di più è la capacità di rendere scorrevole un disco che potrebbe risultare ostico ai più grazie a soluzioni più morbide ed accessibili che potrebbero far felici anche gli ascoltatori di sonorità classicamente più melodiche. E' il caso di brani come "Afraid", o "She's A Tree", che godono di un impatto istantaneo e catchy più del solito facile da assimilare e canticchiare. Non mancano certo i tributi ai Beatles, sparsi qua e la tra le tracce che costituiscono da sempre un punto cardine dell'intera discografia dei King's X, e di ritorno di quella solista dei vari membri anche se in misura minore. E' da salvare più o meno tutto, quindi, in "Rock Garden", dove ogni brano ha vita propria tanto che figurerebbero alla grande ognuno come singolo, e che riescono a convivere allo stesso tempo in un contenitore musicale dal filo logico e dalla qualità costante. Esempio di come si possa gestire una creatività ben delineata senza mai vedere manco l'ombra della furbata da mestierante che attanaglia buona parte dei musicisti arrivati alla soglia di qualche decade di attività. Musica per chi, come Tabor, non ne ha mai abbastanza.
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