SPOCK'S BEARD: Noise Floor
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05/07/2018Nuova fatica discografica per gli statunitensi Spock's Beard, progetto che abbiamo seguito sin dagli albori e che, con la sua sensibilità artistica, ha saputo avvicinarci al progressive. Genere molte volte considerato elitario, ha saputo con gli anni evolvere ed abbracciare maggiormente anche l’aspetto emotivo della musica. Un’altra band che al pari degli Spock's Beard, ha saputo riscaldare la tecnica e la raffinatezza del filone, sono i The Flower Kings. Paragone dovuto, due punte di diamante per un gesto armonioso, mai pago di se stesso e dell’amor proprio per le indubbie capacità espresse. Gli statunitensi hanno saputo con gli anni mantenere costante il loro livello, senza stravolgere mai se stessi. Rimarcando il rispetto anche per i toni del passato, hanno mantenuto attuale il sound, pescando da ELP e Yes con coerenza. L’hammond che riaffiora tra le trame dei pezzi non è semplice ed affettuoso tributo alla old school, occhio mistico rivolto anche ad un pubblico più attuale. Anni novanta ma non solo, passato e presente, il tutto abbracciando chi oggi ha sensibilità all’ascolto e voglia di guardare ad un genere dallo sguardo policromo. 'Noise Floor' si compone di due parti: la prima omonima del disco, ed un secondo cd intitolato 'Cutting Room Floor'. Ogni volta che ci troviamo ad un nuovo inizio di brano veniamo catapultati in una pace assoluta, in un’alba che ci libera di ogni peso, amore incondizionato, pianto di gioia che tutto lascia correre via lontano. Meccanismo che pareva ormai inadeguato, incapace di ripercorrere la via della fiducia viene rimesso in moto, naturalmente. L’esempio concreto è un album tiepido e amorevole, in cui brani come "So This Is Life" vi culleranno indirizzandovi ad altri, come "One So Wise", arcobaleni di entusiasmo fatti a note. Cosa dire se non che ci troviamo di fronte all’ennesima prova maiuscola di una band capace di regalare sempre più che buoni risultati. L’unica pecca degli Spock's Beard è forse stata la mancanza di un accento che li sappia distinguere, sia da sé stessi nel corso degli anni, sia dal resto della scena. Considerato però l’età e la carriera, credo sia naturale ormai attenderci questo tipo di proposta. Lasciatevi emozionare.
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