SPLENDIDULA: Post Mortem
data
06/03/2019Splendidula è la dissonanza che ripiega se stessa sull’armonia, cacofonia che si disperde in una melodia malinconica e che mostra di sé emotività profonde. 'Post Mortem' è la seconda uscita in studio per gli artisti sopra citati, un sound che supera le definizioni, a metà tra effusioni gothic e un approccio più modernamente core e sperimentale, impreziosito da sabbiosi filari di stoner. Ritualità ed intensità vocale sono il punto di forza di un progetto che vede protagonista una voce femminile intrecciarsi sporadicamente con una più gutturale maschile. In chiave certamente diversa, i toni ci ricordano la maestria di Danie Powers dei Powers Court. Ci teniamo a precisare che non è una questione di genere, ma di approccio, di tonalità di un’artista poliedrica e riconoscibile. Kristien Cools non è da meno, come del resto tutta la band, la cui genialità è essenza per un’uscita che va oltre classificazioni. Sensazione di leggerezza e consapevolezza che ci spinge in alto, librando in volo sopra un muro che si alza ma che non spaventa. Ogni qualvolta la diffidenza e l’angoscia sale, noi ci poggiamo su un soffio di vento alzandoci ancora. L’ipnotico uso delle ritmiche e i caleidoscopici arpeggi di chitarra ci portano in uno spazio immenso, indefinito, in cui luci e figure si deformano e in cui noi ci muoviamo in estasi. Il silenzio nell’occhio del ciclone, pezzi di noi che galleggiano e che contempliamo, mentre intorno a noi vorticosa si scatena rabbia. Esoteriche cadenze doom unitamente a contaminazioni sludge, chiudono il cerchio di un disco sensuale, mistico e intenso. Torniamo indietro nel tempo, a Black Sabbath ed Uriah Heep, il tutto però contestualizzato con personalità alle attuali espressività core. Il mistero della morte, di quel nero abisso in cui tutti noi inevitabilmente finiremo, certezza da cui rifuggiamo ma alla quale non possiamo dire di no. Il silenzio, i ricordi, il timore di perdere e la consapevolezza di alcuni che l’amore e l’arte sopravvivranno, così da restare legati a ciò che teniamo, a ciò che abbiamo faticosamente plasmato. Complimenti ad una band dalla sensibilità spiccata, auspicando di incrociarli di nuovo sul nostro cammino.
Commenti