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SONS OF APOLLO: MMXX

data

21/01/2020
82


Genere: Progressive Metal
Etichetta: Inside Out Music
Distro: Sony
Anno: MMXX

Tornano i Sons Of Apollo, all star band composta da Mike Portnoy (Dream Theater e Winery Dogs ed altri), Billy Sheehan (Mr. Big e Winery Dogs), Derek Sherinian (Dream Theater e Planet X), Jeff Scott Soto (Malmsteen e Talisman) e Bumblefoot (Guns’n’Roses), a soli due anni dall’esordio ‘Psychotic Symphony’ e ad uno da 'Live With The Plovdiv Psychotic Symphony'. Non basterebbero mille righe per scrivere le note biografiche di questi attivissimi cinque mostri sacri i cui curriculum potrebbero riempire un tomo della Treccani, quindi passiamo direttamente all’analisi di questo disco. Le coordinate sonore di ‘MMXX’ non si discostano da quelle del suo predecessore e restano ancorate ad un robusto metal progressive, reso ancor più aggressivo dalla voce potente e oscura di Soto che, ancora una volta, fornisce una prova sublime. E’ quasi superfluo sottolineare come gli standard compositivi siano altissimi e come il tutto sia suonato divinamente, e non potrebbe essere altrimenti. La opener "Goodbye Divinity" è sicuramente una delle tracce migliori (non a caso scelta come singolo), insieme a "Asphyxiation", "Fall To Ascend" e la conclusiva "New World Today". L’unico passo falso è, e mi duole dirlo, la ballad "Desolate July" dedicata allo scomparso David Z, loro grande amico. Purtroppo si tratta di un pezzo un po' scontato e banale, fin dalla sua introduzione con le campane a morto. A parte questo piccolo passaggio a vuoto, si tratta di un ottimo album a cui però, volendo trovare il pelo nell’uovo, manca coraggio. Perché da cinque fuoriclasse del rispettivo strumento e di songwriting, mi aspetterei qualche azzardo ed esperimento in più. E invece questo ‘MMXX’ è un bellissimo, ma ‘canonico’ disco di metal progressive che non aggiunge nulla di nuovo ad un genere che, per definizione, dovrebbe progredire e muoversi sempre e che invece si trova in una fase piuttosto stagnante. Spero vivamente che dal prossimo album il quintetto americano inizi ad osare di più ed esca da sentieri già abbondantemente battuti.

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