SHALLOW RIVERS: Nihil Euphoria
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02/04/2014La Russia si dimostra sempre più un crogiolo di band dedite ad interscambiarsi vicendevolmente i rispettivi membri per dar vita a side projects di grande valenza che, purtroppo, difficilmente avremo la possibilità di vedere dal vivo visto che con solo due membri sono soliti suonare tutti gli strumenti. Considerando che i protagonisti in questione sono Yury Ryzhov (attualmente nei Revelations Of Rain, miglior band doom/death della grande madre Russia a detta di chi scrive), e Vladimir Andreev (producer del disco ed ex chitarrista dei Revelations Of Rain ora nei My Indifference To Silence, altro project notevole e già censito su queste pagine), ne consegue che conclamato è l'amore per il doom/death metal arricchito da un piglio rock tellurico - "Leda And The Swan" - aggressivo e drammatico - "Hoes Of The Fall" (con tanto di crescendo finale a là Behemoth) - con chitarre malinconinche alla Swallow The Sun/November's Doom; e anche dell'ottimo gothic che amplifica la componente malinconica tramite le tastiere - "If Ever". Nella parte finale del disco cala leggermente l'ispirazione, la band si rintana nel manierismo perdendo parte delle qualità che rendono articolate, rocciose e più godibili le prime tracce, rallentando i ritmi e facendo collimare l'esecuzione con il funeral doom, permettendo alla malinconoia di subentrare alla malinconia. Considerate le potenzialità dimostrate nelle prime sei tracce (la produzione non è il massimo), è un vero peccato che la band non abbia saputo tenere alta l'ispirazione per tutta la durata del disco, avrebbero dato vita ad un piccolo capolavoro; nella musica come nella vita è di fondamentale importanza sapersi accontentare, ne consegue che sei brani di gran livello su otto in totale sono un bel traguardo per un esordio.
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