RIDE THE SKY: NEW PROTECTION
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16/08/2007Uli Kusch ha lasciato i Masterplan. E vabbè, oramai ci siamo abituati all’idea e sembra che nemmeno la band di Roland Grapow ne abbia pagato più di tanto le conseguenze. Ma il buon Uli, che ci ha abituato a questi inaspettati split (Gamma Ray, Helloween e Masterplan nell’ordine), si rialza per l’ennesima volta e fonda i Ride The Sky. Al suo capezzale richiama Benny Jansson (Tears Of Anger) alla chitarra, Kaspar Dahlqvist (Dionysus, Stormwind, Treasure Land) alle tastiere, Mathias Garnås (Xsavior) al basso e Biorn Jansson alla voce il quale, guardacaso, oltre a cantare nei Tears Of Anger è anche colui che ha sostituito un certo Jorn Lande nei Beyond Twilight. Non c’è dunque poi tanto da stupirsi se vi dico che la proposta dei Ride The Sky si avvicina particolarmente a quella dei Masterplan dei primi due album, basti sentire un brano come “The Prince Of Darkness” per farsene un idea, dedicandosi ad un fedele Power/Progressive Metal di natura melodica con chitarre meno ispirate agli Helloween ma con un taglio più aggressivo. Questo “New Protection” risulta un lavoro ben congeniato, arricchito di pezzi d’indubbia validità come la titletrack, “A Smile From Heaven’s Eye” e “Far Beyond The Stars” i quali però pagano dazio per una personalità ancora non chiara che lascia scivolare via i brani senza lasciare il segno. Inutile stare a discutere sulla prestazione tecnica dei singoli e sulla qualità della produzione visti i nomi che ci troviamo a fronteggiare, questi Ride The Sky potrebbero diventare un nome “importante” se in futuro sapranno personalizzare maggiormente la propria proposta. Consigliato a tutti i fans dei Masterplan e della voce di Biorn Jansson, “New Protection” risulterà un piacevolissimo disco del quale però non tutti riusciranno ad innamorarsi. Un evidente e confortante segnale che Kusch, superati i quarant’anni, non ha certo intenzione di tirare i remi in barca…
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