RIAN: Twenty Three
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05/08/2021'Twenty Three', nuovo album del gruppo svedese dei Rian, arriva come una piacevole e confortevole notizia. Ascoltando questo piacevolissimo album veniamo cullati, coccolati da un morbido cuscino (ammetto di aver apprezzato l’album durante un viaggio in nave), di tradizione e dolcezza melodica. Undici tracce ben eseguite, godevoli, non troppo variegate, è vero, ma sicuramente che sanno catturare l’attenzione dell’amante dei chorus fatti ad arte, delle schitarrate melodiche e dei pad emozionali. Richard Andermyr con la sua voce pulita capace di arrivare anche a registri alti e potenti esprime molto bene l’anima e l’essenza del disco, molto ben accetto per chi attendeva un seguito all’ottimo 'Out of the Darkness' uscito nel 2017. Molto presente anche la voce di Jan Johansson alla batteria, che ha contribuito alla stesura dei pezzi. Dicevamo quattro anni di attesa, sono valsi la pena? Sicuramente si, i Rian sono più maturi, meglio amalgamati e in grado di strutturare un lavoro molto interessante. L’album si apre in maniera stimolante "Stop" e in "The Dark" a seguire; poi un crescendo: i pezzi migliori infatti sono sulla seconda metà del disco. Pezzo da 90 è "Stranger To Me", non da meno "The Passenger" e la ballad "Your Beauty", molto bella con un gradevolissimo ed orecchiabile chorus. Se aspettare quattro anni ci ha fornito questo prodotto, ne aspetteremo ancora quattro volentieri per avere un altro lavoro di questa portata.
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