REECE / KRONLUND: Solid
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27/06/2011Dopo anni passati fuori dal giro David è diventato uno degli artisti più prolifici della scena hard rock di oggi, dai Bangalore Choir ai Gypsy Rose attraverso le uscite soliste sta quasi saturando il mercato. La sua voce è innegabilmente splendida e, anche se non raggiunge più le tonalità di una volta, si fa apprezzare per il calore ed i colori espressi. Il problema però sorge nel momento in cui le produzioni per le quali dona il suo estro incominciano a suonare tutte uguali, sarebbe carino magari si dedicasse a lavori più melodici e ispirati a livello di songwrighting che non assomiglino tutti a 'Eat The Eat' degli Accept, misto al debutto dei Bangalore. Questo disco non è esente dalla sorta di alone di monotonia avvertito negli altri dischi, splendide produzioni, musicisti fantastici, ma brani debolucci e con il sapore dolceamaro di già sentito. Detto questo, Kronlund è il suo compagno di ventura nei Gypsy Rose, ottimo chitarrista e buon compositore, "My Angel Wears White" in apertura è un vero clone di "Angels In Black" dell'esordio dei Bangalore, splendida nella costruzione e nell'incedere, straordinaria se non fosse per l'aria del già sentito di cui sopra, qui collabora un po' in tutto il "solito" Tommy Denander. "Animals And Cannibals" è bella tirata e con un gran bell'inciso, anche se un po' troppa power ed epica alla Blind Guardian, mentre "I Remember You" è uno splendido lento che, se solo avesse avuto una produzione meno heavy metal, sarebbe risultata un eccelso esempio di hard rock moderno, entrambe scritte insieme al grande Christian Tolle. Questo è quanto, nello scorrere dei pezzi ci si esalta per poi depremersi un attimo per quest'aria di trito e ritrito, quindi da avere per la prestazione superba di Reece, da avere se non si possiede nulla del genere, e comunque se si vuole ascoltare uno gran bel disco di heavy rock senza pretese e con la mente libera dal "questo mi ricorda quello".
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