RATZMATAZ: Global Revolution
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23/05/2012Band veronese all'esordio che propone un semplice hard rock di chiara matrice statunitense che si rifà a band care al Sunset Blvd di venticinque anni fa, quindi vicini allo street a la L.A. Guns, Jet Boy, Faster Pussycat e compagnia bella con alcune differenze site principalmente nella qualità dei brani e nei suoni. La band di cui sopra avevano, oltre all'attitudine, alcuni brani che sono rimasti storici cosa di cui i nostri baldi scaligeri difettano nel senso che il disco è sì piacevole e scorre via bene, il problema è che alla fine lascia poco, non c'è un pezzo trascinante, un cavallo di battaglia, il tutto rimane moderatamente sterotipato, scontato, creando così poca sorpresa e attesa. Non basta "Gay To Be Pride" a sollevare le sorti, nemmeno una produzione "d'annata", ovverosia con suoni tipici degli eighties, anche se è la principale artefice del tiro di questa band che sicuramente dal vivo pettinerà a dovere. Quanto sopra non è una bocciatura, vuole essere uno sprone a continuare sulla strada del pezzo di cui sopra e comporre in maniera un attimo più matura e, perchè no, ruffiana, i risultati non tarderanno di certo ad arrivare.
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