PRIMORDIAL: TO THE NAMELESS DEAD
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06/11/2007Eccellente ritorno sugli scaffali per gli irlandesi Primordial. Dopo il geniale 'The Gathering Wilderness' di un paio di anni, con tutto il suo seguito di recensioni più o meno serie (e qui in Italia si leggono sempre le migliori, in questo senso), siamo qui a parlare di 'To The Nameless Dead' album che prosegue in un certo senso lo stile intrapreso con il precedente, meno diretto e più riflessivo/malinconico ma non per questo meno incisivo a livello pratico. Un'aura malinconica, quasi nefasta e decadente pare riecheggiare per tutta la durata del disco, peraltro molto corposa, quasi a voler denunciare la perdita di un'età simbolicamente migliore di questa, un tempo nel quale se per certi versi era più difficile vivere, c'erano valori cari a A. A. Nemtheanga, anche qui nella duplice veste di cantante e scrittore di testi. Difficile descrivere con solamente un paio di termini quello che è veramente questo album e probabilmente non è nemmeno così utile, basta lasciarsi trascinare dalla malinconica tristezza delle sue otto composizioni e ci si accorgerà che dare un nome alle cose non è sempre così necessario come si può pensare. I tempi medi delle canzoni non sono quasi mai tirati e quindi parlare di death/black metal appare un po' stupido quanto il pretendere di poter assimilare tale opera in un paio di ascolti: 'To The Nameless Dead', come il suo diretto predecessore, è un album da ascoltare piano piano, senza fretta, canzone dopo canzone affinché si riesca a percepire le sublimi visioni (in musica) che l'album sa regalare molto generosamente, ma in maniera alquanto criptica.
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