PINK CREAM 69: THUNDERDOME
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20/01/2004Tra le mie maggiori aspettative di questo 2004 non potevano di certo mancare i teutonici Pink Cream 69, una band che nonostante diversi cambi di line-up e molti problemi che hanno investito i vari componenti della stessa (non ultima la tendinite che per circa tre anni ha impedito al chitarrista Alfred Koffler di esibirsi dal vivo), è sempre riuscita a gettare sul mercato lavori di ottima fattura, nel nome di un hard-rock granitico ma pur sempre melodico, capace di evolversi nel corso degli anni e di mantenere uno stampo caratteristico che ben li differenzia da altre formazioni presenti nella scena musicale. Dopo aver analizzato ed ascoltato tutte le dodici tracce inserite nel cd, posso affermare senza dubbi che "Thunderdome", questo il titolo scelto per l'album, racchiude tutti gli elementi vincenti che hanno permesso al gruppo di guadagnarsi i pareri positivi di critica e pubblico, nessuno escluso. Chitarre dai riffs taglienti e di facile assimilazione, ed una sezione ritmica semplice ma potente vengono ottimamente trainati dietro al microfono dalle riconoscibilissime parti vocali del singer David Readman, un artista che come pochi altri riesce ad inserirsi alla perfezione all'interno del panorama hard, grazie alla sua camaleontica timbrica ottima sia nelle parti pulite che in quelle più grintose. Un ottimo lavoro quindi, che non raggiunge gli altissimi livelli del fantastico "Sonyc Dynamite" solo per la presenza di un paio di songs poco convincenti (su tutte il remake della fastidiosa "My Sharona"), le quali finiscono per limare una nuova uscita altrimenti davvero perfetta. E non dimenticatevi che la appetibile versione in digipack contiene anche una succosa bonus-track, motivo in più per non non tralasciare questo più che convincente "Thunderdome".
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