PENTHAGON: PENTHAGON
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14/03/2012Primo album per i nostrani Penthagon, band dedita a un incrocio di heavy e thrash metal che a momenti può rivelarsi interessante. Con l'opener "Digital Trap Box" ci troviamo di fronte a un sound che richiama molto lo speed anni '80, per capirci gli Exciter, i Whiplash. Insomma, voce strillante, riff thrash dall'animo heavy. Purtroppo ci si annoia subito, soprattutto per il minutaggio francamente eccessivo. Ma con il groove di "In The Name Of Peace", il brano più lungo tra l'altro, ci becchiamo qualche influsso moderno coi refrain più puliti e i break. Anche se a tratti suona di già sentito, probabilmente sarà un ottimo pezzo in sede live. In "Sleep Or Awake", ma soprattutto in "Shine Like The Sun" sentiamo qualcosa di diverso, oseremmo dire delle influenze più prog, un riffing più tecnico e qualcosa di Nevermore e Forbidden. Con "Labyrinth Of Fear" siamo più sul versante anni Ottanta, stile Megadeth/Testament. Chiusura con una cover di lusso, nientemeno che "Innuendo" dei Queen, a nostro parere assai lontana dall'essere affascinante come l'originale. Per concludere diciamo che i ragazzi non dicono nulla di nuovo, ma regalano una performance decente, meritevole di una possibilità.
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