OMRADE: Edari
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17/04/2015Primo lavoro per il duo Omrade, ‘Edari’ viene presentato come un melting pot di vari generi che toccano il post industrial, l’avant-gard, l’ambient, il trip hop e l’elettronica ispirandosi a gruppi come gli Ulver dell’ultimo periodo, ed ai God Is An Astronaut. A nostro avviso, pur provando a proporre qualcosa di personale e nuovo, non riescono a raggiungere quei livelli, e tutte queste influenze rimangono un po’ disomogenee, fini a sè stesse, senza delineare un filo conduttore fra le otto tracce che compongono il disco, caratterizzato da suoni lenti, esasperati, dilatati al massimo. Viene ricreata un’atmosfera dark-gotico-psichedelica che però non cattura sempre come forse vorrebbero. "Motsogn", lanciato come singolo, e di cui è stato realizzato un video, sembra essere una delle tracce più deboli, mentre degne di nota "Luxurious Agony" e "Ottaa Sen". Da apprezzare la sperimentazione in diverse direzioni e la ricerca di sonorità particolari che prevede l’utilizzo di trombe, sax, synt, chitarre prog, riferimenti a musica classica, venature jazz e una lontana eco death. Nonostante qualche dubbio rimane un buon album.
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