OF HATRED SPAWN: Of Hatred Spawn
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23/05/2019L’omonimo degli Of Hatred Spawn è una di quelle stangate che tramortiscono e lasciano inebetiti anche i più avvezzi al metal più estremo. Prima fatica in studio per i canadesi, artisti già attivi in altre realtà e che mostrano sin da subito la loro esperienza e capacità. Il sound è un death metal di matrice Usa, nello specifico vicino a Morbid Angel e primi Deicide, il tutto impreziosito con dei tratti melodici che possono far pensare anche alla scuola svedese. Il full-length è dinamico, adrenalinico ed intenso per capacità di balzare da un punto all’altro dei pezzi. Le intricate trame mostrano pause mai scontate, accelerazioni vibranti che poi si pregiano di orpelli strumentali. Sopraffini ed al contempo brutali gli Of Hatred Spawn innescano una serie di esplosioni che diventano fugace arte di un attimo, bellezza che raggiunge il proprio apice proprio quando deflagra e riporta la materia dapprima plasmata in primordiale istinto. Funambolico Matt Collacott, cantante che riesce a muoversi da tonalità disparate senza mai essere in difficoltà, anzi valorizzando ancor di più l’intreccio “ordito” dagli strumenti. Furia chirurgica, presenza che si traduce in una consistenza che si fregia di genialità e fantasia, sfumature e pennellate che non possono che lasciar senza fiato gli ascoltatori. La band ha iniziato fortissimo, per ora restando ancorata al death metal, a metà tra old school ed accenni più moderni, senza però incastonare quel fattore che li trasporti nell’olimpo dell’unicità. Le premesse sono ottime, il tempo ci dirà, come capita spesso, come le cose potranno andare. Per ora godiamoci un full-length di spessore, vitale e che ci farà tornare indietro nel tempo e a quell’entusiasmo che tante volte non si risente in realtà di nuova costituzione del panorama death metal moderno (e non). Mostruosa fiera si muove lasciando solchi lungo il proprio percorso, segni che noi sfioriamo e che fanno rabbrividire per profondità e veemenza.
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